La massima Qualora sia proposta domanda di annullamento di un contratto per incapacità naturale, l’indagine relativa alla sussistenza dello stato di incapacità del soggetto che abbia stipulato il contratto ed alla malafede di colui che contrae con l’incapace di intendere e di volere si risolve in un accertamento in fatto demandato al giudice di merito,...
Categoria: Contratto in generale
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 14 dicembre 2012, n. 23014. In tema di condizione mista
Le massime 1. Il contratto sottoposto a condizione mista è soggetto alla disciplina dell’art. 1358 c.c. che impone alle parti di comportarsi secondo buona fede durante lo stato di pendenza della condizione. 2. Alla condizione potestativa mista pure applicabile l’art. 1359 cod. civ., secondo cui la condizione si considera avverata qualora sia mancata per fatto...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 29 novembre 2012, n. 21237. In tema di interpretazione del contratto nel giudizio di legittimità
La massima Il ricorso in sede di legittimità laddove censuri l’interpretazione del contratto accolta dalla sentenza impugnata, deve limitarsi ad evidenziare l’invalidità dell’interpretazione adottata attraverso l’allegazione (con relativa dimostrazione) dell’inesistenza o dell’assoluta inadeguatezza dei dati tenuti presenti dal giudice di merito o anche solo delle regole giustificative (anche implicite) che da quei dati hanno condotto...
Corte di Cassazione, sezione II sentenza del 23 novembre 2012, n. 20731. Il Giudice di appello può affrontare la questione relativa alla qualificazione del contratto (nella specie un contratto preliminare di permuta) anche se questa non era stata oggetto di specifico motivo d’impugnazione non c’è ultrapetizione
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza del 23 novembre 2012, n. 20731 Svolgimento del processo La Banca di (…) di (…) s.c. a r.L, conveniva in giudizio, innanzi al Tribunale di Gorizia, la D., di Z. F.e C. s.a.s. per sentirla condannare al pagamento della somma di lire 100.000.000 a titolo di risarcimento...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 21 novembre 2012, n. 20557. Se il climatizzatore non risponde alle caratteristiche pattuite il contratto è risolto
La massima La vendita di “aliud pro alio” configura una ipotesi di inadempimento contrattuale, diversamente dalle ipotesi di vendita di cosa affetta da vizi o mancante delle qualità promesse, che integrano la fattispecie dell’inesatto adempimento; nel primo caso al compratore spetta l’azione generale di risoluzione contrattuale per inadempimento, svincolata dai termini di decadenza e...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 21 novembre 2012, n. 20564. Il compratore decade dal diritto alla garanzia a far data dalla scoperta del vizio
La massima Ai fini della decorrenza del termine di decadenza di cui all’art. 1495 c.c., pur dovendosi, di regola, distinguere tra vizi apparenti ed occulti – là dove per i primi detto termine decorre dalla consegna della cosa, mentre per i secondi dal momento in cui essi sono riconoscibili per il compratore – occorre...
Opzione: il patto e l’irrevocabilita’ della dichiarazione
Opzione: il patto e l’irrevocabilita’ della dichiarazione Per una migliore lettura e comprensione del presente saggio si consiglia di scaricare il documento in PDF 1) La natura art. 1331 c.c. opzione: quando le parti convengono che una di esse rimanga vincolata alla propria dichiarazione e l’altra abbia facoltà di accettarla o meno, la dichiarazione della...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 13 novembre 2012, n.19702. L’impegno del venditore all’eliminazione dei vizi, accettato dal compratore, fa sorgere il corrispondente diritto, che è soggetto alla prescrizione decennale, mentre i diritti alla riduzione del prezzo e alla risoluzione del contratto restano soggetti alla prescrizione annuale
La massima L’impegno del venditore all’eliminazione dei vizi, accettato dal compratore, fa sorgere il corrispondente diritto, che è soggetto alla prescrizione decennale, mentre i diritti alla riduzione del prezzo e alla risoluzione del contratto restano soggetti alla prescrizione annuale. SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE SENTENZA 13 novembre 2012, n.19702 Ritenuto in fatto Con...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza del 7 novembre 2012, n. 19265. Nel contratto di prestazione d’opera per un intervento di chirurgia estetica qualora il cliente recede non deve pagare nulla
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza del 7 novembre 2012, n. 19265 Premesso in fatto È stata depositata in cancelleria la seguente relazione: “con la sentenza impugnata il Tribunale di Mondovì ha accolto i primi due motivi dell’appello proposto da T.E. avverso la sentenza del Giudice di Pace di Mondovì del 21 marzo...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 6 novembre 2012, n. 19105. La regola secondo cui il termine concesso al debitore con la diffida ad adempiere non può essere inferiore a quindici giorni, non è assoluta
La massima La regola secondo cui il termine concesso al debitore con la diffida ad adempiere, cui è strumentalmente collegata la risoluzione di diritto del contratto, non può essere inferiore a quindici giorni, non è assoluta, potendosi assegnare, a norma dell’art. 1454 comma secondo c.c., un termine inferiore ritenuto congruo per la natura del...