Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 21 luglio 2017, n. 3619
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 21 luglio 2017, n. 3619

In caso di incorporazione o fusione societaria sussiste in capo alla società incorporante, o risultante dalla fusione, l’onere di presentare la dichiarazione relativa al requisito, di cui all’art. 38, comma 1, lett. c), del d. lgs. n. 163 del 2006 applicabile ratione temporis, anche con riferimento agli amministratori e ai direttori tecnici che hanno operato...

Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 21 luglio 2017, n. 3623
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 21 luglio 2017, n. 3623

Un’offerta non può ritenersi anomala ed essere esclusa da una gara per il solo fatto che il costo del lavoro sia stato calcolato secondo valori inferiori a quelli risultanti dalle tabelle ministeriali o dai contratti collettivi, occorrendo, perché possa dubitarsi della sua congruità, che la discordanza sia considerevole e palesemente ingiustificata Consiglio di Stato sezione...

Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 13 luglio 2017, n. 3444
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 13 luglio 2017, n. 3444

Ai fini dell’esclusione di un concorrente non è necessario l’accertamento della responsabilità per l’inadempimento relativo ad un precedente rapporto contrattuale, quale sarebbe richiesto per l’esercizio di un potere sanzionatorio, ma è sufficiente una motivata valutazione dell’amministrazione in ordine alla grave negligenza o malafede nell’esercizio delle prestazioni affidate dalla stazione appaltante che bandisce la gara, che...

Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 7 luglio 2017, n. 3359
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 7 luglio 2017, n. 3359

La stazione appaltante che si determini al ritiro, in sede di autotutela, di una gara d’appalto, non è tenuta a darne previa comunicazione, ai sensi dell’art. 7 della l. n. 241 del 1990, al destinatario dell’aggiudicazione provvisoria, «trattandosi di atto endoprocedimentale interno alla procedura di scelta del contraente, per sua natura inidoneo, al contrario dell’aggiudicazione...

Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 5 luglio 2017, n. 3288
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 5 luglio 2017, n. 3288

Ai fini della perdita della capacità di partecipare a pubbliche gare, ogni errore commesso nell’attività di impresa, ma solo quelli caratterizzati da gravità. E’ vero quindi che eventuali pregresse risoluzioni contrattuali possono essere rilevanti a prescindere dal fatto che la stazione appaltante sia la stessa presso la quale si svolge il procedimento di scelta del...

Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 19 giugno 2017, n. 2977
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Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 19 giugno 2017, n. 2977

Dall’art. 49 del D.Lgs. 163/2006, s’evince l’obbligo che l’oggetto del contratto di avvalimento sia determinato mediante la compiuta indicazione delle risorse e dei mezzi prestati, oppure che tali elementi siano facilmente determinabili dal contesto in cui è maturato l’accordo; pertanto, non è possibile giungere ad un’interpretazione volta a sancire la nullità del contratto, se non...

Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 14 giugno 2017, n. 2926
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 14 giugno 2017, n. 2926

Nel porre a base d’asta non già il valore della concessione consistente nella stima del fatturato dell’impresa, ma il ristorno, che costituisce solo un costo della concessione (ed è pertanto un elemento del tutto eventuale del contratto), l’Amministrazione determina una grave disparità di trattamento tra i concorrenti, avvantaggiando implicitamente chi già gestisce il servizio, e...

Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 11 maggio 2017, n. 2199
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 11 maggio 2017, n. 2199

Per le gare bandite anteriormente all’entrata in vigore del nuovo c.d. codice degli appalti pubblici e delle concessioni (d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50), nelle ipotesi in cui l’obbligo di indicazione separata dei costi di sicurezza aziendale non sia stato specificato dalla legge di gara, e non sia in contestazione che dal punto di vista...

Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 10 maggio 2017, n. 2158
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Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 10 maggio 2017, n. 2158

La dichiarazione ex articolo 38, è sempre utile perché l’amministrazione sulla base di quella può/deve decidere la legittima ammissione alla gara e conseguentemente la sua difformità dal vero o la sua incompletezza non possono essere “sanate” ricorrendo alla categoria del falso innocuo Consiglio di Stato sezione VI sentenza 10 maggio 2017, n. 2158 REPUBBLICA ITALIANA...

Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 8 maggio 2017, n. 2093
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 8 maggio 2017, n. 2093

Ai sensi dell’art. 83, comma 9, del d.lgs. n. 50 del 2016, il quale seppure con una formulazione a contrario – che fa salva tra l’altro la ipotesi, innovativa, della mancanza, dell’incompletezza e di ogni altra irregolarità essenziale degli elementi e del documento di gara unico europeo, sanabili con il c.d. soccorso istruttorio oneroso –...