Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 23 marzo 2015, n. 12192 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza emessa il 22-11-2013 la Corte d’Appello di Napoli confermava l’affermazione di responsabilità di B.A.R. per il reato di cui all’art. 453 cod. pen. (banconote contraffatte da 20 e 50 euro per il valore nominale di 7950 euro),...
Tag: Relatore LAPALORCIA Grazia
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 15 dicembre 2014, n. 52077. La c.d. bancarotta "riparata" si configura, determinando l'insussistenza dell'elemento materiale del reato, quando la sottrazione dei beni venga annullata da un'attività di segno contrario, che reintegri il patrimonio dell'impresa prima della soglia cronologica costituita dalla dichiarazione di fallimento, così annullando il pregiudizio per i creditori o anche la sola potenzialità di un danno per le ragioni creditorie, i quali integrano l'offesa tipica della bancarotta fraudolenta patrimoniale che è reato di pericolo
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 15 dicembre 2014, n. 52077 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FERRUA Giuliana – Presidente Dott. OLDI Paolo – Consigliere Dott. LAPALORCIA Grazia – rel. Consigliere Dott. FUMO Maurizio – Consigliere Dott. ZAZA...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 4 dicembre 2014, n. 51018. Il provvedimento di archiviazione de plano e' consentito in caso di opposizione alla stregua della ratio dell'articolo 410 c.p.p. (ravvisabile nell'esigenza di evitare opposizioni all'archiviazione meramente defatigatorie e il conseguente inutile protrarsi del procedimento), non solo quando manchi l'indicazione dell'oggetto dell'investigazione suppletiva e dei relativi elementi di prova, ma anche quando, pur essendo presente tale indicazione, l'investigazione suppletiva sia non pertinente, cioe' non inerente alla notitia criminis, o irrilevante, cioe' non concretamente incidente sugli esiti delle indagini preliminari . Il giudice non deve quindi effettuare una prognosi sfavorevole all'ipotesi accusatoria, ma valutare se il settore d'indagine indicato sia pertinente al thema probandum, e se sia rilevante, nonche' la concretezza e specificita' dei mezzi di prova offerti
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 4 dicembre 2014, n. 51018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LOMBARDI Alfredo Maria – Presidente Dott. OLDI Paolo – Consigliere Dott. LAPALORCIA Grazia – rel. Consigliere Dott. ZAZA Carlo – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 27 ottobre 2014, n. 44833. In caso di omicidio preterintenzionale, le eventuali negligenze dei sanitari nelle successive terapie mediche cui è sottoposta la vittima, non elidono il nesso di causalità tra la condotta di percosse o di lesioni personali posta in essere dall'agente e l'evento morte, non potendo esse costituire un fatto imprevedibile ed atipico, salvi casi del tutto eccezionali, rispetto alla serie causale precedente, della quale rappresentano uno sviluppo evolutivo, pur se non indefettibile
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V SENTENZA 27 ottobre 2014, n. 44833 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza in data 4-12-2012 la Corte di Assise di Appello di Roma confermava l’affermazione di responsabilità -riducendo la pena- di A.B. per l’omicidio preterintenzionale di M.H., il cui decesso era intervenuto il 15-10-2010. 2. L’8-10-2010 tra i due...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 14 ottobre 2014, n. 42899. Del reato di frode fiscale risponde anche l'ex consigliere qualora abbia partecipato scientemente all'organizzazione dell'illecito ancorchè non investito di alcun potere decisionale. E' ininfluente, a tali fini, la circostanza che al momento della presentazione della dichiarazione non rivestiva la carica consiliare. Ritenuto sussistente la fattispecie del concorso in reato, ex art. 2 del D.Lgs. 74/2000, anche nei confronti dell'ex consigliere per avere la società indicato nella dichiarazione dei redditi e dell'IVA componenti negativi inesistenti.
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 14 ottobre 2014, n. 42899 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MARASCA Gennaro – Presidente Dott. BEVERE Antonio – Consigliere Dott. OLDI Paolo – Consigliere Dott. LAPALORCIA Grazia – rel. Consigliere Dott....
- 1
- 2