Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 30 ottobre 2015, n. 43943 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MILO Nicola – Presidente Dott. VILLONI Orlando – Consigliere Dott. CAPOZZI Angelo – Consigliere Dott. BASSI A. – rel. Consigliere Dott. PATERNO’...
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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza del 16 marzo 2015, n. 11079. In tema di ricorso per cassazione, quando ci si trova dinanzi a una “doppia pronuncia conforme” e cioè a una doppia pronuncia (in primo e in secondo grado) di eguale segno (vuoi di condanna, vuoi di assoluzione), l’eventuale vizio di travisamento può essere rilevato in sede di legittimità solo nel caso in cui il ricorrente rappresenti (con specifica deduzione) che l’argomento probatorio asseritamente travisato è stato per la prima volta introdotto come oggetto di valutazione nella motivazione del provvedimento di secondo grado. Le regole dettate dall’art. 192 c.p.p., comma 3, non si applicano alle dichiarazioni della persona offesa, le quali possono essere legittimamente poste da sole a fondamento dell’affermazione di penale responsabilità dell’imputato, previa verifica, corredata da idonea motivazione, della credibilità soggettiva del dichiarante e dell’attendibilità intrinseca del suo racconto, che peraltro deve in tal caso essere più penetrante e rigoroso rispetto a quello cui vengono sottoposte le dichiarazioni di qualsiasi testimone
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza del 16 marzo 2015, n. 11079 LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PALLA Stefano – Presidente – Dott. MICCOLI G. – rel. Consigliere – Dott. DE MARZO Giusepp – Consigliere – Dott. CAPUTO Angelo – Consigliere – Dott. DEMARCHI ALBENGO...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 gennaio 2015, n. 3417. La ritrattazione della persona offesa non costituisce tecnicamente una nuova prova idonea a giustificare l'accoglimento di un'istanza di revisione di una sentenza penale da parte del giudice. Tali dichiarazioni, infatti, hanno la natura di semplici elementi di prova non bastevoli da soli ad assumere valore probatorio
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 26 gennaio 2015, n. 3417 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. GRAZIOSI Chiara – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – rel. Consigliere Dott. MENGONI...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 24 settembre 2014, n. 39091. Escluso che la prova dell'impossibilità di adempiere all'obbligazione nei confronti dei congiunti possa desumersi dalla circostanza che l¿obbligato è stato ammesso al patrocinio a spese dello Stato
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 24 settembre 2014, n. 39091 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MILO Nicola – Presidente Dott. PETRUZZELLIS Anna – Consigliere Dott. APRILE Ercole – Consigliere Dott. BASSI A. – rel. Consigliere Dott. PATERNO’...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 19 giugno 2014, n. 26466. L'assenza di una perfetta coincidenza tra quanto dichiarato dalla vittima del reato e fonti esterne su elementi non considerati pregnanti non è idonea a minare l'attendibilità delle accuse, al punto da integrare una violazione del principio per cui la condanna deve essere pronunciata «al di là di ogni ragionevole dubbio».
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 19 giugno 2014, n. 26466 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. GRAZIOSI Chiara – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – Consigliere Dott. SCARCELLA...