Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|| n. 18435.

La legitimatio ad causam attiva e passiva

La legitimatio ad causam, attiva e passiva, consiste nella titolarità del potere e del dovere di promuovere o subire un giudizio in ordine al rapporto sostanziale dedotto in causa, mediante la deduzione di fatti in astratto idonei a fondare il diritto azionato, secondo la prospettazione dell’attore, prescindendo dall’effettiva titolarità del rapporto dedotto in causa, con conseguente dovere del giudice di verificarne l’esistenza in ogni stato e grado del procedimento. Da essa va tenuta distinta la titolarità della situazione giuridica sostanziale, attiva e passiva, per la quale non è consentito alcun esame d’ufficio, poiché la contestazione della titolarità del rapporto controverso si configura come una questione che attiene al merito della lite e rientra nel potere dispositivo e nell’onere deduttivo e probatorio della parte interessata. In tale prospettiva, l’effettiva titolarità passiva del rapporto giuridico controverso, poiché attiene al merito della controversia, rientra nel potere dispositivo e nell’onere deduttivo e probatorio della parte interessata.

Ordinanza|| n. 18435. La legitimatio ad causam attiva e passiva

Data udienza 20 gennaio 2023

Integrale

Tag/parola chiave: Domanda giudiziale – Titolarità della posizione soggettiva – Elemento costitutivo della domanda – Attinenza al merito della decisione – Allegazione e prova – Onere dell’attore – Contestazioni da parte del convenuto – Titolarità del rapporto controverso dedotte dall’attore – Natura di mere difese – Eventuale contumacia o tardiva costituzione – Valore di non contestazione o alterazione della ripartizione degli oneri probatori – Esclusione

 

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