Il testo integrale

 

Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 11 settembre 2012 n. 34758[1]

Per la Corte di Piazza Cavour  il superamento dei limiti massimi non costituisce una presunzione assoluta in ordine alla condotta di spaccio del detentore  ma occorre valutare anche altri presupposti, giacché tale superamento non vale ad invertire l’onere della prova – che è a carico dell’accusa – in ordine alla destinazione della sostanza stupefacente ad uso non esclusivamente personale.

Ovviamente,, diverso è il caso in cui ci si trovi di fronte a quantitativi di rilievo e molto superiori alla “soglia”, ipotesi in cui si dovranno fornire giustificazioni coerenti e concludenti che spieghino il perché di una detenzione così massiccia.

Sorrento 11 settembre 2012.

Avv. Renato D’Isa

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