Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 1244 del 10 gennaio 2013 RITENUTO IN FATTO 1. Vicenda processuale e provvedimento impugnato – L’odierno ricorrente è stato condannato alla pena di 3000 € di ammenda per la violazione dell’art. 96 co. 1 lett a) D.L.vo 81/08 per avere, cioè, in qualità di amministratore dell’omonima società...
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 10 gennaio 2013, n. 536. Le norme dettate in tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro, tese ad impedire l’insorgenza di situazioni pericolose, sono dirette a tutelare il lavoratore non solo dagli incidenti derivanti dalla sua disattenzione, ma anche da quelli ascrivibili ad imperizia, negligenza ed imprudenza dello stesso
La massima Le norme dettate in tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro, tese ad impedire l’insorgenza di situazioni pericolose, sono dirette a tutelare il lavoratore non solo dagli incidenti derivanti dalla sua disattenzione, ma anche da quelli ascrivibili ad imperizia, negligenza ed imprudenza dello stesso, con la conseguenza che il datore di lavoro è...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza n. 21135 del 28 novembre 2012. Il datore di lavoro non risponde dell’infortunio se l’operaio trasporta il materiale a mano anzichè con il “muletto”
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza n. 21135 del 28 novembre 2012 SVOLGIMENTO DEL PROCESSO 1.- La sentenza attualmente impugnata conferma la sentenza n. 330/2004 del Tribunale di Venezia di rigetto della domanda di N. D. diretta ad ottenere la dichiarazione della responsabilità dalla F. s.p.a. oggi A. s.p.a. nella causazione del sinistro occorsole...
Corte di Cassazione sezione IV sentenza n. 43814 del 12 novembre 2012. In tema di infortunio sul lavoro vi è la responsabilità dell’appaltatore anche se manca la segnalzione dei rischio da parte del committente
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza n. 43814 del 12 novembre 2012 Svolgimento del processo Con sentenza del 19 marzo 2007 il Tribunale di Napoli in composizione monocratica dichiarava O.F. e G.L. responsabili dei reati di cui al D.P.R. n. 164 del 1956, artt. 70 e 77 e di cui all’art. 113...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 41191 del 22 ottobre 2012. Lesioni personali colpose per il datore di lavoro che non informa i dipendenti sul funzionamento dei macchinari pericolosi
La massima Nel campo della sicurezza del lavoro, gli obblighi di vigilanza che gravano sull’imprenditore risultano funzionali anche rispetto alla possibilità che il lavoratore si dimostri imprudente o negligente verso la propria incolumità; e che può escludersi l’esistenza del rapporto di causalità unicamente nei casi in cui sia provata l’abnormità del comportamento del lavoratore infortunato...
Corte di Cassazione, sezione lavoro sentenza del 5 novembre 2012, n. 18921. Lavoratori esposti all’amianto possono astenersi dall’attività lavorativa nel caso in cui il datore di lavoro non adotti tutte le misure necessarie a tutelare l’integrità fisica e le condizioni di salute del prestatore di lavoro
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza del 5 novembre 2012, n. 18921 Svolgimento del processo (…) e , quali dipendenti della (…) spa (oggi (…) spa), negli anni ‘80 dello scorso secolo erano addetti alle Officine Grandi Riparazioni di (…), ove, fino al marzo 1987, venivano effettuate operazioni di rimozione dell’amianto da vagoni...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 41063 del 19 ottobre 2012. Responsabilità di un socio amministratore di una snc nella qualità di datore di lavoro per la morte di un dipendente
La massima La posizione di garanzia del datore di lavoro, è inderogabile quanto ai doveri di vigilanza e controllo per la tutela della sicurezza, in conseguenza del principio di effettività, il quale rende riferibile l’inosservanza alle norme precauzionali a chi è munito dei poteri di gestione e di spesa (Cass. 3, 29229/2005, Ligresti); inoltre,...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza del 18 ottobre 2012, n. 40890. In tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro, la responsabilità penale del datore di lavoro non è esclusa per il solo fatto che sia stato designato il responsabile del servizio di prevenzione e protezione
Le massime La figura del responsabile del servizio di prevenzione e protezione non corrisponde a quella di delegato per la sicurezza. In effetti, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione costituisce figura tutt’affatto diversa da quella, meramente eventuale, del responsabile per la sicurezza che, in quanto destinatario di poteri e responsabilità originariamente ed...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza del 11 settembre 2012, n. 34747. Può essere esclusa la responsabilità del datore di lavoro per le lesioni riportate dai lavoratori solo laddove egli non si sia limitato ad informare i lavoratori sulle norme antinfortunistiche previste, ma si sia attivato e abbia controllato sino alla pedanteria
La massima Il compito del datore di lavoro va dalla istruzione dei lavoratori sui rischi di determinati lavori – e dalla conseguente necessità di adottare certe misure di sicurezza – alla predisposizione di queste misure e, soprattutto, al controllo continuo, pressante, per imporre che i lavoratori rispettino quelle norme, si adeguino alla misure in esse...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 10 ottobre 2012, n 40070. Società, responsabilità amministrativa, lesioni personali colpose, pena, limiti
La massima In caso di violazione delle norme in materia di sicurezza sul lavoro, la società datrice di lavoro non può essere sottoposta ad una sanzione pecuniaria in misura superiore alle 250 quote, poiché l’art. 25 septies del D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231, inserito dall’art. 9 della L. 3 agosto 2007, n. 123,...