Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 22 aprile 2016, n. 17015 Ritenuto in fatto 1. Il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Savona ricorre avverso l’ordinanza in data 23 novembre 2015 con la quale il Tribunale di Savona in composizione monocratica non convalidava l’arresto eseguito nei confronti di S.G. in relazione al reato...
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L’esposizione del bene alla pubblica fede é ravvisabile quando la sorveglianza é esercitata in modo non continuativo ed é quindi inidonea ad impedire il libero accesso da parte del pubblico, atteso che, ai fini della configurabilità dell’aggravante, assume rilievo non la natura, privata o pubblica, del luogo di esposizione del bene, ma la facilità di raggiungere la res oggetto di sottrazione. Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 22 aprile 2016, n. 17001.
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 22 aprile 2016, n. 17001 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza resa in data 16 aprile 2015, la Corte d’appello di Milano, 1 sezione penale, confermava la sentenza con la quale il 22 febbraio 2013 il Tribunale di Monza, Sezione distaccata di Desio, aveva condannato F.T. in esito...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 17 marzo 2016, n. 11384. Ai fini della sicurezza sul lavoro, per la nozione di “cantiere temporaneo”, di cui al d.lgs. 81/2008 non rileva che nel contratto si faccia riferimento ad opere genericamente qualificate come di manutenzione. Ne consegue che, indipendentemente dall’inquadramento formale e contrattuale delle opere in corso di svolgimento al momento di infortuni sul lavoro, quando l’attività svolta in concreto dà vita ad un cantiere temporaneo si impone l’adozione di tutte le cautele e misure all’uopo previste, con conseguente applicazione delle previsioni di cui agli artt. 88 e ss., D.Lgs. 81/2008
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V SENTENZA 17 marzo 2016, n. 11384 Ritenuto in fatto Con sentenza in data 8 ottobre 2014, la Corte d’appello di Bologna, 3 Sezione penale, in parziale riforma della sentenza di condanna in data 7 giugno 2012 pronunziata dal Tribunale di Ravenna nei confronti di T.S. e R.S. , concedeva...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 3 febbraio 2016, n. 4513. La circostanza attenuante di cui all’art. 62, comma primo, n. 6, cod. pen. non può essere riconosciuta allorquando il risarcimento del danno è stato unicamente riferito dalla vittima dell’infortunio sul lavoro, ma senza alcuna indicazione circa il relativo ammontare, atteso che la valutazione in ordine alla congruità del risarcimento è rimessa all’apprezzamento del giudice, donde è necessario mettere a disposizione dell’organo giudicante elementi conoscitivi specifici sull’entità del risarcimento
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 3 febbraio 2016, n. 4513 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe – Presidente Dott. GRASSO Giuseppe – Consigliere Dott. PEZZELLA Vincenzo – Consigliere Dott. TANGA Antonio L. – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 3 febbraio 2016, n. 4501. Per assolvere i doveri in tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro, il datore non è esentato dalla conformità di un macchinario alla legislazione vigente al momento dell’acquisto ma ha l’onere di adeguare i presidi di sicurezza alle nuove acquisizioni tecnologiche e scientifiche; ne consegue che in mancanza di tale adeguamento il datore risponde dell’infortunio del lavoratore avvenuto a causa del macchinario non conforme
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV SENTENZA 3 febbraio 2016, n. 4501 Ritenuto in fatto Con sentenza 16.12.2014, la Corte di Appello di Lecce – sezione distaccata di Taranto -, in riforma della sentenza di primo grado con la quale il Tribunale monocratico di Taranto aveva condannato L.C. per il reato di cui all’art. 590,...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 4 dicembre 2015, n. 48269. Quando muore una persona estranea al cantiere si deve sempre verificare se il comportamento della stessa possa essere qualificato come anormale e quindi capace di interrompere il nesso eziologico tra l’evento e la condotta inosservante
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 4 dicembre 2015, n. 48269 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe – Presidente Dott. GRASSO Giuseppe – Consigliere Dott. GIANNITI Pasquale – Consigliere Dott. DELL’UTRI Marco – Consigliere Dott. PAVICH...