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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 12 settembre 2013, n. 20908. Rientra tra i doveri a carico del dirigente (nella specie direttore tecnico del settore produttivo) quello di vigilanza del rispetto delle procedure e degli adempimenti prescritti nelle fasi di lavorazione. La violazione di tale obbligo di vigilanza costituisce grave inadempimento del lavoratore, tale da minare il vincolo fiduciario nel rapporto di lavoro e costituire giusta causa di licenziamento

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 12 settembre 2013, n. 20908 Fatto G.P. – dirigente con funzioni di Direttore tecnico dell’Officina Farmaceutica di produzione della Pulitzer Italiana s.p.a. – impugnava innanzi al Tribunale di Roma il licenziamento per giusta causa e giustificato motivo oggettivo intimatogli dalla società in data 5.7.2002. L’adito giudice, con sentenza...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 10 settembre 2013 n. 20715

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 10 settembre 2013 n. 20715[1]   La corte di merito ha ritenuto che l’aver estratto un indirizzario interno ad uso aziendale al quale potevano accedere tutti i dipendenti della Mondadori (si trattava di indirizzi di dipendenti e collaboratori) trasferendolo sul computer del Sindacato Libero ed...

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Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 4 settembre 2013, n. 20319. Legittimo licenziare il dipendente se all’azienda tessile per presunte irregolarità vengono sequestrati gli impianti

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 4 settembre 2013, n. 20319 Fatto L.F. conveniva in giudizio innanzi al Tribunale di Trani in funzione di giudice del lavoro la Tessilfil s.r.l. esponendo: di aver lavorato quale operaio alle dipendenze di detta società e di essere stato collocato in CIG dal 5.7.2004 al 2.10.2004 e, quindi,...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 9 agosto 2013, n. 19096. Integra violazione del dovere di fedeltà di cui all’art. 2105 cod. civ., ed è potenzialmente produttiva di danno, la costituzione, da parte di un lavoratore dipendente, di una società per lo svolgimento della medesima attività economica svolta dal datore di lavoro

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 9 agosto 2013, n. 19096 Svolgimento del processo Con sentenza del 14 aprile 2010 la Corte di appello di Salerno, riformando la sentenza di primo grado, ha ritenuto legittimo il licenziamento intimato dalla soc. CE.DI.SA. s.p.a. al proprio dipendente C.S. , il quale aveva avuto una partecipazione alla...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 3 settembre 2013 n. 20158. Legittimo il licenziamento del dipendente di una casa di cura per anziani condannato per spaccio di sostanze stupefacenti, seppure al di fuori della struttura, per la rottura del vincolo di fiducia da parte del datore

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 3 settembre 2013 n. 20158[1] L’elencazione delle condotte legittimanti l’irrogazione della sanzione del licenziamento per giusta causa (ultimo capoverso dell’art. 41 Ccnl) ha valore puramente indicativo e certamente non tassativo laddove il fondamento del recesso possa essere individuato nella nozione legale di giusta causa e...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 5 agosto 2013, n. 18617. In tema di il licenziamento collettivo

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 5 agosto 2013, n. 18617 Svolgimento del processo Con ricorso al Tribunale di Milano S.A. e gli altri litisconsorti indicati in epigrafe convenivano in giudizio la società Star Fly per ottenere la declaratoria di illegittimità del licenziamento collettivo, eccependo la violazione della L. n. 223 del 1991, art....

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 6 agosto 2013 n. 18731. L’accettazione della lettera di recesso da parte del datore di lavoro non può essere qualificata come acquiescenza al licenziamento da parte del dipendente

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 6 agosto 2013 n. 18731[1] La decisione si fonda non solo sulla valenza da conferire alla accettazione della lettera di licenziamento, quanto anche sulla valutazione delle prove acquisite attraverso l’istruttoria orale, che avrebbero fatto emergere l’insussistenza di ogni attività concorrenziale da parte del F. in...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza n. 18268 del 30 luglio 2013. Legittimo il licenziamento della guardia giurata che dorme in servizio

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro    sentenza n. 18268 del 30  luglio 2013    Svolgimento del processo 1. – Con ricorso al Giudice del lavoro di Cosenza, M.F., premesso di essere stato dipendente con qualifica di guardia giurata di La Torpedine s.r.l., titolare di un istituto di vigilanza privata, impugnava il licenziamento disciplinare dalla stessa irrogatogli...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 19 luglio 2013 n. 17713. Il rifiuto, da parte del lavoratore subordinato, di essere addetto allo svolgimento di mansioni non spettanti può essere legittimo e quindi non giustificare il licenziamento

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 19 luglio 2013 n. 17713[1] Il rifiuto, da parte del lavoratore subordinato, di essere addetto allo svolgimento di mansioni non spettanti può essere legittimo e quindi non giustificare il licenziamento in base al principio di autotutela nel contratto a prestazioni corrispettive enunciato dall’articolo 1460 cod....