Ai fini del computo dei termini di durata della custodia cautelare, nella determinazione della pena prevista per il reato per cui si procede si tiene conto anche delle circostanze attenuanti ad effetto speciale, solo se figurino “ab initio” nel fatto contestato dal P.M., ovvero se vengano riconosciute sussistenti dal giudice per le indagini preliminari, in sede di applicazione della misura coercitiva, o dal tribunale della liberta’, in sede di riesame o di appello, nell’ambito del rispettivo potere di qualificazione giuridica del fatto stesso

Sentenza 15 novembre 2017, n. 52151
Data udienza 20 settembre 2017

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PICCIALLI Patrizia – Presidente

Dott. MONTAGNI Andrea – Consigliere

Dott. MICCICHE’ Loredana – rel. Consigliere

Dott. CENCI Daniele – Consigliere

Dott. COSTANTINI Francesca – Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso l’ordinanza del 09/02/2017 della CORTE APPELLO di CAGLIARI;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MICCICHE’ LOREDANA;
lette le conclusioni del P.G. Dott. TAMPIERI Luca, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 9 febbraio 2017 la Corte d’Appello di Cagliari rigettava la richiesta di riparazione avanzata da (OMISSIS), per la dedotta ingiusta detenzione sofferta dal 27 febbraio 2010 al 20 aprile 2011 (per un totale di 417 giorni), in relazione a due condotte di detenzione e trasporto in luogo pubblico di una pistola di marca Beretta mod. 92 Fs parabellum, dalle quali era stato assolto, nonche’ per la detenzione di un fucile da caccia non identificato, reato per il quale era stato condannato invece dalla Corte di Assise di Cagliari alla pena di un anno e due mesi di reclusione.

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