Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|6 maggio 2024| n. 12115.
Poiché il contratto d’appalto prevede la prestazione di un’opera, con organizzazione dei mezzi ed assunzione del rischio, verso il pagamento di un corrispettivo, ove non consti dalle emergenze di causa che le parti abbiano inteso stipulare, nonostante l’uso del “nomen iuris” appalto, un contratto atipico aleatorio, l’espressione che potrebbe avere più sensi deve essere interpretata nel senso che all’appaltatore non può essere negato il diritto al corrispettivo ove abbia adempiuto alla propria obbligazione.