La massima Il consenso dell’avente diritto per avere effetto scriminante deve essere in correlazione cronologica con il compimento del fatto tipizzato come illecito, per cui per quanto attiene agli atti sessuali, tale consenso deve permanere durante lo svolgimento dell’attività sessuale, la quale si caratterizza nella sua liceità proprio per la presenza costante del consenso,...
Categoria: Cassazione penale 2012
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza del 22 ottobre 2012, n. 41193. La querela in atti va verificata al solo fine di accertare la procedibilità, restando escluso che dal detto atto il giudice possa trarre elementi utili al vaglio probatorio
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza del 22 ottobre 2012, n. 41193 Ritenuto in fatto 1. Il Giudice di Pace di Bassano del Grappa, con sentenza del 25/10/2011, dichiarato C.T.M. colpevole del reato di cui all’art. 590, comma 3, cod. pen., condannò il medesimo alla pena reputata di giustizia. 2. Quest’ultimo proponeva ricorso per...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 17138 del 9 ottobre 2012. Il medico è responsabile dei danni se non informa il paziente sui rischi dell’intervento
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 17138 del 9 ottobre 2012 Svolgimento del processo Con sentenza del 26 gennaio 2010 la Corte di appello di Trento in riforma della sentenza di primo grado ha condannato in solido l’azienda provinciale per i servizi sanitari della Provincia di Trento e C.G. a pagare per...
Corte Cassazione, sezione V, sentenza 25 ottobre 2012 n. 41661. Diffamazione quando si critica il professionista senza provare le accuse
Il testo integrale Corte Cassazione, sezione V, sentenza 25 ottobre 2012 n. 41661[1] [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/penale/sentenzeDelGiorno/2012/10/professionista-non-criticabile-se-il-cliente-non-ha-le-prove.html Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa renatodisa.com
Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 24 ottobre 2012 n. 41461. Il giudizio abbreviato condizionato non revocabile per circostanze imprevedibili
Il testo integrale Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 24 ottobre 2012 n. 41461[1] L’ordinanza di ammissione al giudizio abbreviato condizionato ad integrazione probatoria non è revocabile nel caso in cui la condizione alla quale il rito è stato subordinato si riveli non realizzabile per circostanze imprevedibili e sopraggiunte [1] Testo scaricabile e consultabile...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza del 15 ottobre 2012, n. 40383. In tema di lesioni e violenza privata
Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza del 15 ottobre 2012, n. 40383 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 4-3-2011 la Corte di Appello di Palermo, confermando quella del Tribunale di Agrigento in data 5-5-2009, riconosceva la penale responsabilità di V.G. per il reato di violenza privata commesso l’(…) in...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza del 15 ottobre 2012, n. 40383. Rito abbreviato semplice se l’imputato non compare all’udienza in cui doveva essere sentito
Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza del 15 ottobre 2012, n. 40383 Svolgimento del processo – Motivi della decisione Con sentenza 25.2.2010, la corte di appello di L’Aquila ha confermato la sentenza 13.1.03, emessa ex art. 442 c.p.p. dal Gup del tribunale di Pescara, con la quale S.P. e I.A., erano stati...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza del 11 settembre 2012, n. 34747. Può essere esclusa la responsabilità del datore di lavoro per le lesioni riportate dai lavoratori solo laddove egli non si sia limitato ad informare i lavoratori sulle norme antinfortunistiche previste, ma si sia attivato e abbia controllato sino alla pedanteria
La massima Il compito del datore di lavoro va dalla istruzione dei lavoratori sui rischi di determinati lavori – e dalla conseguente necessità di adottare certe misure di sicurezza – alla predisposizione di queste misure e, soprattutto, al controllo continuo, pressante, per imporre che i lavoratori rispettino quelle norme, si adeguino alla misure in esse...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 settembre 2012. Il reato di violenza sessuale, consistente nel compimento da parte della persona offesa di atti sessuali su se stessa, può essere commesso anche a distanza
La massima Il reato di violenza sessuale, consistente nel compimento da parte della persona offesa di atti sessuali su se stessa, può essere commesso anche a distanza, ovverosia a mezzo telefonico o di altre apparecchiature di comunicazione elettronica, atteso che per la configurabilità del delitto di cui all’art. 609 bis c.p. non è richiesto che...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 22 ottobre 2012 n. 41215. Reato di abuso di ufficio per il primario allorché il medesimo ponga in essere comportamenti di vessazione ed emarginazione dei medici del reparto che non assecondano le proprie scelte
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 22 ottobre 2012 n. 41215[1] Il primario di un ospedale è tenuto quale pubblico dipendente a prestare la sua opera in conformità delle leggi ed in modo da considerare sempre l’interesse della pubblica amministrazione, in particolare ispirandosi nei rapporti con i colleghi...