La massima Il “fatto ingiusto” rilevante ai fini della configurabilità dell’attenuante della provocazione, può essere costituito da ogni comportamento, intenzionale o colposo, legittimo o illegittimo, purché idoneo a scatenare la reazione altrui, presupponendo esclusivamente la volontarietà dell’atto, nel senso che viene meno solo quando la reazione iraconda sia determinata da un fatto del tutto accidentale....
Author: D'Isa (Renato D'Isa)
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 16 aprile 2012, n.5972. Le sentenze, pronunciate tra i coniugi e passate in cosa giudicata (in cause, rispettivamente, di divorzio e di caduta in comunione legale di altro bene acquistato separatamente da uno dei coniugi), le quali, nell’interpretare il contenuto e la portata precettiva di una precedente pronuncia intervenuta tra le stesse parti, abbiano ritenuto non idonea a determinare l’allentamento del legame matrimoniale la sentenza di primo grado di separazione personale in pendenza di un appello sul titolo della separazione stessa, sull’affidamento dei figli e sulla misura dell’assegno di mantenimento, non vincolano, in relazione a detto accertamento incidentale, il terzo che, ante rem iudicatam, abbia acquistato da uno dei coniugi la quota di contitolarità di un bene immobile
La massima Le sentenze, pronunciate tra i coniugi e passate in cosa giudicata (in cause, rispettivamente, di divorzio e di caduta in comunione legale di altro bene acquistato separatamente da uno dei coniugi), le quali, nell’interpretare il contenuto e la portata precettiva di una precedente pronuncia intervenuta tra le stesse parti, abbiano ritenuto non idonea...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 17 aprile 2012, n.6002. L’obbligo di prevenzione di cui all’art. 2087 c.c., che non configura una ipotesi di responsabilità oggettiva, impone al datore di lavoro di adottare non solo le particolari misure tassativamente imposte dalla legge in relazione allo specifico tipo di attività esercitata e quelle generiche dettate dalla comune prudenza, ma anche tutte le altre che in concreto sì rendano necessarie per la tutela del lavoratore in base all’esperienza e alla tecnica
Le massime 1. L’obbligo di prevenzione di cui all’art. 2087 c.c., che non configura una ipotesi di responsabilità oggettiva, impone al datore di lavoro di adottare non solo le particolari misure tassativamente imposte dalla legge in relazione allo specifico tipo di attività esercitata e quelle generiche dettate dalla comune prudenza, ma anche tutte le altre...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 15 marzo 2012, n. 10125. Le condanne per reati contro il patrimonio o per motivi di lucro riportate dall’imputato ostano all’ammissione al patrocinio a spese dello Stato anche se non si dimostri l’entità dei redditi illeciti.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV SENTENZA 15 marzo 2012, n. 10125 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe – Presidente Dott. ZECCA Gaetanino – Consigliere Dott. GALBIATI Ruggero – Consigliere Dott. D’ISA Claudio – rel. Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza n. 7321 del 24 febbraio 2012. L’esatta portata dell’art. 624 bis c.p., rubricato “Furto in abitazione e furto con strappo”
Suprema Corte di Cassazione Sezione II sentenza n. 7321 del 24 febbraio 2012 1. Con il provvedimento in epigrafe il GIP del Tribunale di Lecce ha dichiarato non luogo a procedere nei confronti di M.A. in ordine al reato previsto dall’art. 624 bis c.p. perchè il fatto non costituisce reato. Ricorre il Procuratore della Repubblica...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 11425 del 23 marzo 2012. Datore di lavoro e RSPP – Delega delle funzioni – Destinatario della sicurezza
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza n. 11425 del 23 marzo 2012 Con sentenza del 13 gennaio 2009 il Tribunale di Torino-sezione distaccata di Ciriè- dichiarava Bu. Ma. , Ai. Gi. e La. Al. colpevoli del reato di lesioni colpose commesso con violazione di norme antinfortunistiche in danno di Sa. Ma. (reato commesso in...
Corte di Cassazione, Sezione V, sentenza 18 aprile 2012 n. 15026. In tema di ingiuria un sordomuto non può essere condannato anche se emette dei suoni gutturali risultandone difficoltosa la interpretazione
Corte di cassazione – Sezione V penale – Sentenza 18 aprile 2012 n. 15026. In tema di ingiuria un sordomuto non può essere condannato anche se emette dei suoni gutturali risultandone difficoltosa la interpretazione Il testo integrale[1] Aprire il seguente collegamento ?? Corte di Cassazione, Sezione V, sentenza 18 aprile 2012 n....
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 17 aprile 2012 n. 6012. In tema di esecuzione forzata, i provvedimenti sulla sospensione del processo esecutivo, disposti, in senso positivo o negativo sono impugnabili con il rimedio del reclamo, ai sensi dell’articolo 669 terdecies c.p.c.
Corte di cassazione – Sezione VI civile – Ordinanza 17 aprile 2012 n. 6012.In tema di esecuzione forzata, i provvedimenti sulla sospensione del processo esecutivo, disposti, in senso positivo o negativo sono impugnabili con il rimedio del reclamo, ai sensi dell’articolo 669 terdecies c.p.c. Il testo integrale[1] Aprire il seguente collegamento ?? Corte...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 28 marzo 2012, n. 11704. La differenza tra il delitto di truffa e l’insolvenza fraudolenta
La massima Il delitto di truffa si distingue da quello di insolvenza fraudolenta perchè nella truffa la frode è attuata mediante la simulazione di circostanze e di condizioni non vere, artificiosamente create per indurre altri in errore, mentre nell’insolvenza fraudolenta la frode è attuata con la dissimulazione del reale stato di insolvenza dell’agente. Suprema Corte...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 13 gennaio 2012, n. 884. La violazione dell’art. 95 del D.P.R. n. 380 del 2001 è configurabile anche nella fattispecie in cui non sia stato utilizzato il cemento armato per la realizzazione dell’intervento edilizio, non rilevando, ai fini della configurabilità delle contravvenzioni previste da tale norma, la natura dei lavori
La massima La violazione dell’art. 95 del D.P.R. n. 380 del 2001 è configurabile anche nella fattispecie in cui non sia stato utilizzato il cemento armato per la realizzazione dell’intervento edilizio, non rilevando, ai fini della configurabilità delle contravvenzioni previste da tale norma, la natura dei lavori (ovvero che si tratti di interventi di manutenzione...