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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza n. 11717 del 15 maggio 2013. In tema di promozione automatica, incombe sul lavoratore l’onere probatorio

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza n. 11717 del 15 maggio 2013 Svolgimento del processo Con sentenza del 16.12.2008, la Corte di Appello di Lecce accoglieva il gravame proposto dalla società Poste Italiane avverso la sentenza di primo grado che aveva riconosciuto il diritto di M.T. all’inquadramento nell’Area Quadri di 2 livello a decorrere...

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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 24 maggio 2013, n. 2838. In tema di procedura di gara

La massima 1. Prima dell’aggiudicazione definitiva, non ricorre per la stazione appaltante l’obbligo di comunicare l’avvio del procedimento di revoca al concorrente, anche se aggiudicatario provvisorio. Difatti, l’aggiudicazione provvisoria, quale atto endoprocedimentale che determina una scelta non ancora definitiva del soggetto aggiudicatario della gara, non fa nascere in capo all’interessato un mera aspettativa alla conclusione...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 giugno 2013 n. 14067. Nessun obbligo di custodia per l’area di sosta comunale, anche se dotata di sbarre e dispositivi di sicurezza, quando è apposto il cartello “parcheggio incustodito”.

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 giugno 2013 n. 14067[1] L’istituzione da parte dei Comuni, previa deliberazione della Giunta, di aree di sosta a pagamento ai sensi dell’ articolo 7, comma 1, lettera e), del Dlgs 30 aprile 1992 n. 285 (Codice della strada), non comporta l’assunzione dell’obbligo del gestore...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 13071 del 27 maggio 2013. Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 13071 del 27 maggio 2013

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 13071 del 27 maggio 2013 Ordinanza Ritenuto in fatto che, prestandosi il ricorso ad essere trattato con il procedimento di cui agli artt. 376 e 380-bis cod. proc. civ., è stata redatta relazione; che la relazione ha il seguente contenuto: “1. I genitori (N.F. e N.O.) di...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 giugno 2013 n. 14027. Risarcimento in favore dell’automobilista se il premio sale per l’intesa collusiva delle compagnie

  Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 giugno 2013 n. 14027[1] La Suprema corte ha infatti richiamato l’indagine dell’Agcm secondo cui lo scambio di informazioni fra le compagnie assicuratrici è andato ben oltre le finalità – lecite e fisiologiche per le imprese del settore – di comunicarsi i dati rilevanti per...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 30 maggio 2013, n. 13649. Il contratto di associazione in partecipazione per un periodo di tempo determinato non è un contratto basato sull’elemento della fiducia e pertanto non è consentito il recesso unilaterale anticipato

La massima 1. Il contratto di associazione in partecipazione per un periodo di tempo determinato non è un contratto basato sull’elemento della fiducia e pertanto non è consentito il recesso unilaterale anticipato. 2. L’obbligo di pagare una somma di denaro da determinarsi in base ad un criterio preventivamente stabilito dà luogo a un debito pecuniario,...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza n. 12819 del 23 maggio 2013. Servitù coattiva, non può essese costituita o ampliata se esiste un percorso alternativo

Suprema Corte di Cassazione  sezione II sentenza n. 12819  del 23 maggio 2013 Svolgimento del processo R.P., proprietario in comune di Montebelluna di terreni a favore dei quali era stata costituita una servitù volontaria di passo pedonale e carraio, da esercitare su di un locus di m. 4 di larghezza attraverso un cancello telecomandato, conveniva...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 4 giugno 2013 n. 24165. L’educatrice e l’assistente bagnanti rispondono per colpa dell’annegamento del bambino lasciato solo nella piscina del villaggio ricreativo

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 4 giugno 2013 n. 24165[1] La Corte territoriale ha convincentemente spiegato che la ricorrente era venuta meno al dovere di vigilare costantemente sul minore che le era stato affidato, proprio ai fine di far fronte a pronta valutazione di situazioni rischiose non percepite come tali...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 29 maggio 2012, n. 13418. In tema di impugnazione del lodo arbitrale irrituale

La massima Nell’arbitrato irrituale, il lodo può essere impugnato per errore essenziale esclusivamente quando la formazione della volontà degli arbitri sia stata deviata da un’alterata percezione o da una falsa rappresentazione della realtà e degli elementi di fatto sottoposti al loro esame (c.d. errore di fatto), e non anche quando la deviazione attenga alla valutazione...