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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 24 maggio 2013, n. 22459. In tema di coltivazione di canap indiana: è attività sostanzialmente libera fino a quando la pianta non sia matura e si abbia la certezza dell’effettivo sviluppo del principio attivo. Il comportamento sanzionato è, per la ampia dizione della legge, quello della coltivazione, a qualsiasi stadio, della pianta che corrisponda al tipo botanico, purchè in condizioni tali da poter giungere al normale sviluppo

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 24 maggio 2013, n. 22459 Integrale Stupefacenti – coltivazione di pianta da stupefacente REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AGRO’ Antonio S. – Presidente Dott. SERPICO Francesco – Consigliere Dott. DI STEFANO Pierluigi...

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Corte di Cassazione sezione I sentenza 27 maggio 2013, n. 13081. In tema di responsabilità dei sindaci, qualora venga accertato che gli amministratori di una società a responsabilità limitata, poi dichiarata fallita, abbiano compiuto false fatturazioni e posto in essere una serie di operazioni infragruppo a carattere fittizio, gli stessi sindaci rispondono ai sensi degli artt. 2403 e 2407 c.c. per omesso controllo degli amministratori nonché sulla regolarità della gestione sociale

La massima In tema di responsabilità dei sindaci, qualora venga accertato che gli amministratori di una società a responsabilità limitata, poi dichiarata fallita, abbiano compiuto false fatturazioni e posto in essere una serie di operazioni infragruppo a carattere fittizio, gli stessi sindaci rispondono ai sensi degli artt. 2403 e 2407 c.c. per omesso controllo degli...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 27 maggio 2013, n. 13090. Il D.Lgs. 480/92, interpretato in linea con la direttiva comunitaria sul ravvicinamento dei marchi d’impresa (89/104/Cee), garantisce ai marchi “notori” una protezione più ampia rispetto a quelli comuni, difendendoli dal rischio confusione che si può generare anche quando i beni in commercio non sono uguali o strettamente affini

La massima Il D.Lgs. 480/92, interpretato in linea con la direttiva comunitaria sul ravvicinamento dei marchi d’impresa (89/104/Cee), garantisce ai marchi “notori” una protezione più ampia rispetto a quelli comuni, difendendoli dal rischio confusione che si può generare anche quando i beni in commercio non sono uguali o strettamente affini. Il fine è quello di...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 27 maggio 2013, n. 22915. Reato di maltrattamenti in famiglia si considera quest’ultima non soltanto quella legittima fondata sul matrimonio, ma anche quella di fatto, connotata da un rapporto tendenzialmente stabile fondato su legami di reciproca assistenza e protezione

Suprema Corte di Cassazione sezione VI Sentenza 27 maggio 2013, n. 22915 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AGRO’ Antonio S. – Presidente Dott. GARRIBBA Tito – Consigliere Dott. CORTESE Arturo – Consigliere Dott. CITTERIO Carlo – Consigliere Dott. PETRUZZELLIS...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 21695 del 21 maggio 2013. Il direttore generale può essere responsabile del reato di omesso versamento di ritenute previdenziali per l lavoratori

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 21695  del 21 maggio 2013 Svolgimento del processo 1. Con sentenza 5.7.2012 la Corte d’Appello di Milano ha confermato la decisione del Tribunale che aveva ritenuto R.N. responsabile del reato di omesso versamento di ritenute previdenziali per l lavoratori – periodo gennaio – giugno 2005, osservando che,...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 21285 del 17 maggio 2013. Paziente cade dal letto e muore: condannata per omicidio colposo l’infermiera che non ha alzato le sponde

Suprema Corte di Cassazione  sezione IV sentenza n. 21285 del 17 maggio 2013 Ritenuto in fatto La Corte d’appello di Roma, con sentenza 7 dicembre 2011 parzialmente riformava – limitatamente al trattamento sanzionatorio rideterminato in aumento, in accoglimento dell’appello incidentale del P.M. – la sentenza emessa il 4 febbraio 2010 dal Tribunale di Roma nei...

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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza n. 13319 del 29 maggio 2013. Valido l’accertamento sugli estratti conto bancari rinvenuti durante l’ispezione non autorizzata della finanza nella residenza-studio del professionista

Suprema Corte di Cassazione sezione Tributaria sentenza n. 13319 del 29 maggio 2013 SVOLGIMENTO DEL PROCESSO 1. L’Ufficio IVA di Roma emetteva a carico dell’Avv. V. M. un avviso di rettifica per la ripresa a tassazione del tributo IVA per l’anno 1994, ritenendo che dall’esame della movimentazione bancaria era emerso un maggior reddito non dichiarato...

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Corte di Cassazione, sezione, lavoro sentenza n. 10560 del 7 maggio 2013. Fornitura di lavoro temporaneo, il contratto si converte a tempo indeterminato se la causale è generica

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza n. 10560 del 7 maggio 2013   Svolgimento del processo – Motivi della decisione Autostrade per l’Italia spa chiede l’annullamento della sentenza della Corte d’appello di Milano, pubblicata il 17 dicembre 2009, che ha rigettato l’appello contro la decisione con la quale il Tribunale di Milano aveva accolto...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 31 maggio 2013 n. 13858. In tema di liquidazione dei compensi professionali dell’avvocato, il parere dell’ordine professionale è vincolante soltanto per la pronuncia del decreto ingiuntivo e non anche nel giudizio di opposizione

  Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 31 maggio 2013 n. 13858[1] [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/civile/sentenzeDelGiorno/2013/05/il-parere-del-consiglio-dellordine-non-vincola-il-giudice-dellopposizione.html   Archivio sentenze ordinanze sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2011/ sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2012/   sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2013/        Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa  renatodisa.com

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza n. 19295 del 6 maggio 2013. La condotta riparatoria estingue il reato anche se intervenuta dopo l’udienza di comparizione

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza n. 19295 del 6 maggio 2013   Svolgimento del processo Con sentenza in data 13.4.11 il Giudice di Pace di Campli dichiarava non doversi procedere a carico di G.G. per il reato ascrittogli ai sensi dell’art. 595 c.p., essendo tale reato estinto per la riparazione attuata dall’imputatoci sensi...