Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 5 marzo 2018, n. 5099. L’unitarietà del rapporto di credito opera sul piano sostanziale, ma non anche su quello processuale proprio dell’art. 481 c.p.c., sicchè ciascuno dei destinatari del precetto, decorso il termine di perenzione, deve poter beneficiare di quest’ultimo
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 5 marzo 2018, n. 5099. L’unitarietà del rapporto di credito opera sul piano sostanziale, ma non anche su quello processuale proprio dell’art. 481 c.p.c., sicchè ciascuno dei destinatari del precetto, decorso il termine di perenzione, deve poter beneficiare di quest’ultimo

L’unitarietà del rapporto di credito opera sul piano sostanziale, ma non anche su quello processuale proprio dell’art. 481 c.p.c., sicchè ciascuno dei destinatari del precetto, decorso il termine di perenzione, deve poter beneficiare di quest’ultimo, irrilevante essendo che l’azione esecutiva sia stata tempestivamente intrapresa nei confronti degli altri condebitori. Ordinanza 5 marzo 2018, n. 5099...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 5 marzo 2018, n. 5123. La revoca dell’amministratore o del suo coadiutore rientra nel novero dei provvedimenti di volontaria giurisdizione che sono esclusi dai normali mezzi di impugnazione.
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 5 marzo 2018, n. 5123. La revoca dell’amministratore o del suo coadiutore rientra nel novero dei provvedimenti di volontaria giurisdizione che sono esclusi dai normali mezzi di impugnazione.

La revoca dell’amministratore o del suo coadiutore rientra nel novero dei provvedimenti di volontaria giurisdizione che sono esclusi dai normali mezzi di impugnazione. Ordinanza 5 marzo 2018, n. 5123 Data udienza 23 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott....

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 5 marzo 2018, n. 5122. Il riequilibrio contrattuale a seguito di provvedimento giudiziale è disposto dalla data della domanda e non è retroattivo.
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 5 marzo 2018, n. 5122. Il riequilibrio contrattuale a seguito di provvedimento giudiziale è disposto dalla data della domanda e non è retroattivo.

Il riequilibrio contrattuale a seguito di provvedimento giudiziale è disposto dalla data della domanda e non è retroattivo. Ordinanza 5 marzo 2018, n. 5122 Data udienza 23 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GIANCOLA Maria Cristina – Presidente...

Corte di Cassazione, sezione sesta, ordinanza 5 marzo 2018, n. 5091. In caso di opposizione al fallimento l’opponente in giudizio deve soltanto indicare i documenti già prodotti nel corso della verifica dello stato passivo di cui intende avvalersi
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Corte di Cassazione, sezione sesta, ordinanza 5 marzo 2018, n. 5091. In caso di opposizione al fallimento l’opponente in giudizio deve soltanto indicare i documenti già prodotti nel corso della verifica dello stato passivo di cui intende avvalersi

In caso di opposizione al fallimento l’opponente in giudizio deve soltanto indicare i documenti già prodotti nel corso della verifica dello stato passivo di cui intende avvalersi Ordinanza 5 marzo 2018, n. 5091 Data udienza 14 dicembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1...

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 2 marzo 2018, n. 5013. Il provvedimento con il quale il giudice di pace autorizza la parte a stare in giudizio personalmente a norma dell’art. 82, comma 2, cod. proc. civ. non esige infatti il rigore formale della espressa scrittura
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Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 2 marzo 2018, n. 5013. Il provvedimento con il quale il giudice di pace autorizza la parte a stare in giudizio personalmente a norma dell’art. 82, comma 2, cod. proc. civ. non esige infatti il rigore formale della espressa scrittura

Il provvedimento con il quale il giudice di pace autorizza la parte a stare in giudizio personalmente a norma dell’art. 82, comma 2, cod. proc. civ. non esige infatti il rigore formale della espressa scrittura, potendo esso risultare implicitamente dai verbali di causa e desumersi, in particolare, dalla circostanza che il giudice abbia provveduto su...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 5 marzo 2018, n. 5066. Ai fini del riconoscimento della malattia professionale
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 5 marzo 2018, n. 5066. Ai fini del riconoscimento della malattia professionale

Ai fini del riconoscimento della malattia professionale, l’Inail deve valutare anche lo stress da organizzazione lavorativa, nel caso la patologia sarebbe derivata da un eccesso di straordinari. Ordinanza 5 marzo 2018, n. 5066 Data udienza 14 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 5 marzo 2018, n. 5063. Le assunzioni effettuate da aziende, regionali o di enti locali, costituite in forma di societa’ di capitali e partecipate dagli enti pubblici territoriali non ricadono nel campo di disciplina del Decreto Legge n. 702 del 1978, articolo 5
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 5 marzo 2018, n. 5063. Le assunzioni effettuate da aziende, regionali o di enti locali, costituite in forma di societa’ di capitali e partecipate dagli enti pubblici territoriali non ricadono nel campo di disciplina del Decreto Legge n. 702 del 1978, articolo 5

Le assunzioni effettuate da aziende, regionali o di enti locali, costituite in forma di societa’ di capitali e partecipate dagli enti pubblici territoriali non ricadono nel campo di disciplina del Decreto Legge n. 702 del 1978, articolo 5, che e’ relativo agli enti locali ed alle loro aziende e dunque a soggetti costituiti come enti...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 5 marzo 2018, n. 5088. L’obbligo dei genitori di concorrere al mantenimento dei figli, a norma degli articoli 147 e 148 c.c., non cessa ipso facto con il raggiungimento della maggiore età da parte di questi ultimi, ma perdura, in linea di principio, finche’ essi non abbiano raggiunto una propria indipendenza economica
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 5 marzo 2018, n. 5088. L’obbligo dei genitori di concorrere al mantenimento dei figli, a norma degli articoli 147 e 148 c.c., non cessa ipso facto con il raggiungimento della maggiore età da parte di questi ultimi, ma perdura, in linea di principio, finche’ essi non abbiano raggiunto una propria indipendenza economica

L’obbligo dei genitori di concorrere al mantenimento dei figli, a norma degli articoli 147 e 148 c.c., non cessa ipso facto con il raggiungimento della maggiore età da parte di questi ultimi, ma perdura, in linea di principio, finche’ essi non abbiano raggiunto una propria indipendenza economica (conforme a cassazione 7168/2016); il genitore che intenda...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 5 marzo 2018, n. 5065. CONTRIBUTI INPS: Impresa artigiana, ai fini del superamento della soglia dimensionale il limite massimo che non deve essere superato è quello di un terzo dei dipendenti non apprendisti
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 5 marzo 2018, n. 5065. CONTRIBUTI INPS: Impresa artigiana, ai fini del superamento della soglia dimensionale il limite massimo che non deve essere superato è quello di un terzo dei dipendenti non apprendisti

CONTRIBUTI INPS: Impresa artigiana, ai fini del superamento della soglia dimensionale il limite massimo che non deve essere superato è quello di un terzo dei dipendenti non apprendisti Ordinanza 5 marzo 2018, n. 5065 Data udienza 14 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli...

Corte di Cassazione, sezione terza civile, sentenza 2 marzo 2018, n. 4921. In ipotesi di domanda di risoluzione di un rapporto di locazione per morosità, il valore è rappresentato dall’ammontare dei canoni del residuo periodo della locazione che la domanda dell’attore mira a far cessare anticipatamente
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Corte di Cassazione, sezione terza civile, sentenza 2 marzo 2018, n. 4921. In ipotesi di domanda di risoluzione di un rapporto di locazione per morosità, il valore è rappresentato dall’ammontare dei canoni del residuo periodo della locazione che la domanda dell’attore mira a far cessare anticipatamente

In ipotesi di domanda di risoluzione di un rapporto di locazione per morosità, il valore è rappresentato dall’ammontare dei canoni del residuo periodo della locazione che la domanda dell’attore mira a far cessare anticipatamente Sentenza 2 marzo 2018, n. 4921 Data udienza 5 dicembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA...