Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 22 ottobre 2015, n. 21547 Premesso in fatto M. S. e V. G. con distinti ricorsi in riassunzione a seguito della sentenza del Giudice di Pace di Venosa in data 21.11.2013, con la quale il predetto giudice aveva dichiarato la propria incompetenza per materia rimettendo le parti dinanzi...
Categoria: Diritto Civile e Procedura Civile
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 7 ottobre 2015, n. 20159. In tema di garanzia per i vizi della cosa venduta, di cui all’art. 1490 c.c., qualora il venditore si impegni ad eliminare i vizi e l’impegno sia accettato dal compratore, sorge un’autonoma obbligazione di “facere”, che, ove non estingua per novazione la garanzia originaria, a questa si affianca, rimanendo ad essa esterna e, quindi, non alterandone la disciplina. Ne consegue che, in tale ipotesi, anche considerato il divieto dei patti modificativi della prescrizione, sancito dall’art. 2936 c.c., l’originario diritto del compratore alla riduzione del prezzo ed alla risoluzione del contratto resta soggetto alla prescrizione annuale, di cui all’art. 1495 c.c., mentre l’ulteriore suo diritto all’eliminazione dei vizi ricade nella prescrizione ordinaria decennale
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 7 ottobre 2015, n. 20159 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PICCIALLI Luigi – Presidente Dott. BURSESE Gaetano Antonio – Consigliere Dott. PARZIALE Ippolisto – rel. Consigliere Dott. PICARONI Elisa – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 8 ottobre 2015, n. 20180. È nulla, per violazione del principio del contraddittorio, la sentenza emessa dal giudice prima della scadenza dei termini dal medesimo fissati ex art. 190 cod. proc. civ. per il deposito delle comparse conclusionali e delle memorie di replica risultando in tal modo impedito al difensore della parte di svolgere nella sua pienezza il diritto di difesa
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 8 ottobre 2015, n. 20180 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 3 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FINOCCHIARO Mario – Presidente Dott. VIVALDI Roberta – rel. Consigliere Dott. DE STEFANO Franco – Consigliere Dott. BARRECA Giuseppina Luciana...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 7 ottobre 2015, n. 20072. La notifica a mezzo Pec del ricorso per Cassazione si perfeziona per il notificante nel momento in cui viene generata la ricevuta di accettazione e per il destinatario con la ricevuta di consegna. La mancata produzione della ricevuta di avvenuta consegna determina l’inesistenza della notifica con conseguente impossibilità per il giudice di disporne il rinnovo ex articolo 291 c.p.c. Così si è pronunciata la Cassazione in relazione alle modalità con cui si notifica il ricorso in Cassazione tramite Pec.
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 7 ottobre 2015, n. 20072 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. STILE Paolo – Presidente Dott. BANDINI Gianfranco – Consigliere Dott. MAMMONE Giovanni – Consigliere Dott. MAISANO Giulio – Consigliere Dott. GHINOY Paola –...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 6 ottobre 2015, n. 19902. Nel giudizio di indebito oggettivo, l’attore può invocare sia l’invalidità, sia l’inesistenza d’un titolo giustificativo del pagamento. Nel primo caso, ha l’onere di provare che il titolo del pagamento sia invalido; nel secondo caso, ha il solo onere di allegare – ma non di provare, essendo impossibile – l’inesistenza di qualsiasi titolo giustificativo del pagamento, e sarà onere del convenuto dimostrare che il pagamento era sorretto da una giusta causa
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 6 ottobre 2015, n. 19902 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RUSSO Libertino Alberto – Presidente Dott. FRASCA Raffaele – Consigliere Dott. SESTINI Danilo – Consigliere Dott. STALLA Giacomo Maria – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 20 ottobre 2015, n. 21184. Le spese relative al giudizio di divisione vanno poste a carico della massa allorché attengano al comune interesse dei condividenti, mentre valgono i principi generali sulla soccombenza per quelle spese che, secondo il prudente apprezzamento del giudice di merito, siano conseguenza di eccessive pretese o di inutili resistenze, cioè dell’ingiustificato comportamento della parte
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 20 ottobre 2015, n. 21184 Considerato in fatto Con ordinanza del 03.12.2013 il Tribunale di Catanzaro, chiamato a pronunciarsi sull’opposizione proposta da L.C. avverso i decreti di liquidazione del compenso spettante all’Ing. P.A. e all’impresa edile Torchia Tommaso & C. sas, nominati rispettivamente direttore ed esecutore dei lavori...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 21 ottobre 2015, n. 21449. La donazione indiretta consiste nell’elargizione di una liberalità che viene attuata, anziché con il negozio tipico descritto nell’art. 769 c.c., mediante un negozio oneroso che produce, in concomitanza con l’effetto diretto che gli è proprio ed in collegamento con altro negozio, l’arricchimento animo donandi del destinatario della liberalità medesima
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 21 ottobre 2015, n. 21449 Svolgimento del processo P.M.E. fu nominato erede universale, con testamento ricevuto in forma pubblica il 14 dicembre 1993, dal padre adottivo P.M.D. , poi deceduto il (…) ; l’eredità fu accettata puramente e semplicemente; avuto sentore dell’esistenza di altri cespiti, oltre quelli ammontanti...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 30 settembre 2015, n. 19541. L’accettazione del paziente in una struttura deputata a fornire assistenza sanitario- ospedaliera, ai fini del ricovero o di una visita ambulatoriale, comporta la conclusione di un contratto dì prestazione d’opera atipico di spedalità, in base al quale la stessa è tenuta ad una prestazione complessa, che non si esaurisce nella effettuazione delle cure mediche e di quelle chirurgiche, ma si estende ad una serie di altre prestazioni, quali la messa a disposizione di personale medico ausiliario e di personale paramedico, di medicinali, e di tutte le attrezzature tecniche necessarie, nonchè di quelle lato sensu alberghiere. La responsabilità della casa dì cura nei confronti del paziente ha natura contrattuale, con conseguente applicazione dell’art. 1228 cod. civ. anche nei rapporti tra il medico e la struttura
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 30 settembre 2015, n. 19541 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RUSSO Libertino Alberto – Presidente – Dott. TRAVAGLINO Giacomo – Consigliere – Dott. STALLA Giacomo Maria – Consigliere – Dott. SCRIMA Antonietta –...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 20 ottobre 2015, n. 21281. Per il notificante la prova della tempestività della notificazione è fornita in maniera sufficiente dal timbro dell’ufficiale giudiziario apposto sull’atto, recante l’indicazione della data e del numero cronologico, anche se privo di sottoscrizione.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 20 ottobre 2015, n. 21281 Svolgimento del processo e motivi della decisione I. – Il Consigliere relatore, designato ai sensi dell’ars. 377 c.p.c., ha depositato in cancelleria la seguente relazione ex arti. 380-bis e 375 c.p.c.: “1. – Con sentenza n. 658/13 la Corte d’appello...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 14 ottobre 2015, n. 20767. La liquidazione del danno converte l’obbligazione di risarcimento (debito di valore) in un’obbligazione di pagamento di una determinata somma
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 14 ottobre 2015, n. 20767 Svolgimento del processo 1. È stata depositata la seguente relazione: 1. Il (OMISSIS) S.A. perse la vita in conseguenza d’un sinistro stradale. La madre (V.F. ) ed il fratello (S.S. ) della vittima, al fine di ottenere il risarcimento dei danni rispettivamente...