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Il proseguimento dell’attività processuale dopo il decesso della parte assistita in assenza di qualsiasi informativa o tentativo di informativa a favore della stessa o degli eredi

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, Sentenza 13 maggio 2019, n. 12636. La massima estrapolata: Integra violazione dei doveri di lealtà e correttezza previsti dal codice deontologico forense il proseguimento dell’attività processuale dopo il decesso della parte assistita in assenza di qualsiasi informativa o tentativo di informativa a favore della stessa o degli eredi. Il...

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Avvocato che incassa l’assegno della controparte soccombente a favore del proprio cliente

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, Sentenza 21 febbraio 2019, n. 5200. La massima estrapolata: L’avvocato che incassi l’assegno emesso dalla controparte soccombente in un giudizio civile a favore del proprio cliente, omettendo di informare il proprio assistito dell’esito favorevole del processo ed appropriandosi pertanto di somme di sua pertinenza, pone in essere una condotta...

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Avvocato revocato e gli obblighi informativi per non pregiudicare la difesa dell’assistito

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, Sentenza 30 gennaio 2019, n. 2755. La massima estrapolata: Anche se l’art. 47 (ora 32) del codice deontologico disciplina solo la fattispecie della rinuncia al mandato la revoca deve ritenersi fonte dei medesimi obblighi di comunicazione da parte del professionista; infatti anche la revoca del mandato costituisce al pari...

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Avvocato che accetta la difesa in una causa con poche probabilità di vittoria

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Ordinanza 22 novembre 2018, n. 30169. La massima estrapolata: L’avvocato che accetta di difendere il cliente in una causa in cui vi sono poche probabilità di vittoria non può essere condannato a risarcire il danno al cliente. Difatti, non esiste nel codice deontologico un obbligo legale di pronosticare l’esito...

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Onere del notaio portare gli eredi tutti a conoscenza del testamento

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, Sentenza 15 novembre 2018, n. 29456. La massima estrapolata: In materia testamentaria, è onere del notaio incaricato portare gli eredi tutti a tempestiva conoscenza, senza ritardi, dell’esistenza di disposizioni di ultima volontà del de cuius, con la precisazione della presenza e pubblicazione di diversi e succedanei testamenti, tenendo una...

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Notaio e violazione reiterata del termine per la trascrizione degli atti

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, Sentenza 12 novembre 2018, n. 28905 La massima estrapolata: La violazione reiterata e non occasionale da parte del notaio del termine fissato ex lege per la trascrizione degli atti comporta violazione del disciplinare professionale, che legittima la ì comminazione della relativa sanzione, per il solo fatto che non sia...

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Nel contratto d’opera intellettuale, qualora il committente non abbia chiesto la risoluzione per inadempimento, ma solo il risarcimento dei danni, il professionista mantiene il diritto al corrispettivo della prestazione eseguita

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Sentenza 10 luglio 2018, n. 18086. La massima estrapolata: Nel contratto d’opera intellettuale, qualora il committente non abbia chiesto la risoluzione per inadempimento, ma solo il risarcimento dei danni, il professionista mantiene il diritto al corrispettivo della prestazione eseguita, in quanto la domanda risarcitoria non presuppone lo scioglimento del...

Le norme del codice deontologico del 2014 si applicano anche ai procedimenti in corso se più favorevoli.
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Le norme del codice deontologico del 2014 si applicano anche ai procedimenti in corso se più favorevoli.

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, Sentenza 1 giugno 2018, n. 14131. La massima estrapolata: Le norme del codice deontologico del 2014 si applicano anche ai procedimenti in corso se più favorevoli. Sentenza 1 giugno 2018, n. 14131 Data udienza 5 dicembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE...

L’avvocato è responsabile se, in caso di fallimento di una società, non si accorga dell’errore commesso dal curatore fallimentare nel postergare il creditore ipotecario di primo grado a un altro che invece vantava nei confronti del soggetto fallito un’ipoteca di secondo grado.
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L’avvocato è responsabile se, in caso di fallimento di una società, non si accorga dell’errore commesso dal curatore fallimentare nel postergare il creditore ipotecario di primo grado a un altro che invece vantava nei confronti del soggetto fallito un’ipoteca di secondo grado.

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Sentenza 31 maggio 2018, n. 13777. La massima estrapolata: L’avvocato è responsabile se, in caso di fallimento di una società, non si accorga dell’errore commesso dal curatore fallimentare nel postergare il creditore ipotecario di primo grado a un altro che invece vantava nei confronti del soggetto fallito un’ipoteca di...

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L’avvocato negligente che perde la causa perché non fa le giuste contestazioni, rimborsa al cliente solo le spese di lite, se manca la prova che con una difesa più incisiva il verdetto sarebbe stato favorevole

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Ordinanza 31 maggio 2018, n. 13755. La massima estrapolata: L’avvocato negligente che perde la causa perché non fa le giuste contestazioni, rimborsa al cliente solo le spese di lite, se manca la prova che con una difesa più incisiva il verdetto sarebbe stato favorevole Ordinanza 31 maggio 2018, n....