Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 23 maggio 2016, n. 21394
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 23 maggio 2016, n. 21394

In tema di lesioni gravissime, integra lo sfregio permanente qualsiasi nocumento che, senza determinare la più grave conseguenza della deformazione, importi un turbamento irreversibile dell’armonia e dell’euritmia delle linee del viso, con effetto sgradevole o d’ilarità, anche se non di ripugnanza, secondo un osservatore comune, di gusto normale e di media sensibilità Suprema Corte di...

Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 26 maggio 2016, n. 22118
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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 26 maggio 2016, n. 22118

Nel reato di evasione dagli arresti domiciliari il dolo è generico e consiste nella consapevole violazione del divieto di lasciare il luogo di esecuzione della misura senza la prescritta autorizzazione, a nulla rilevando i motivi che hanno determinato la condotta dell’agente. Poi va considerato che il concetto di abitazione, ai fini degli arresti domiciliari, ricomprende...

Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 26 maggio 2016, n. 10893
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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 26 maggio 2016, n. 10893

La responsabilità per i danni cagionati da cose in custodia prevista dall’art. 2051 c.c. ha carattere oggettivo e perché possa configurarsi in concreto è sufficiente che sussista il nesso causale tra la cosa in custodia e il danno arrecato, senza che rilevi al riguardo la condotta del custode e l’osservanza o meno di un obbligo...

Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 23 maggio 2016, n. 10618
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 23 maggio 2016, n. 10618

La canna fumaria non è una costruzione, ma un semplice accessorio di un impianto e quindi non trova applicazione la disciplina di cui all’art. 907. Nel caso di specie le caratteristiche dei manufatti di cui si discute si tratta in sostanza di semplici tubi in materiale metallico Per un maggior approfondimento sul tema delle luci...

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 maggio 2016, n. 10941
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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 maggio 2016, n. 10941

La disposizione dell’art. 1194 cod. civ. secondo la quale il debitore non può imputare il pagamento al capitale piuttosto che agli interessi o alle spese senza il consenso del creditore, presuppone che tanto il credito per il capitale quanto quello, accessorio per gli interessi e le spese, siano simultaneamente liquidi ed esigibili; e pertanto, in...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 23 maggio 2016, n. 21407
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 23 maggio 2016, n. 21407

Il delitto di atti persecutori è reato abituale che differisce dai reati di molestie e di minacce, che pure ne possono rappresentare un elemento costitutivo, per la produzione di un evento di “danno”, consistente nell’alterazione delle proprie abitudini di vita o in un perdurante e grave stato di ansia o di paura, o, in alternativa,...

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 maggio 2016, n. 10936
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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 maggio 2016, n. 10936

L’interesse tutelato dall’art. 78, co. 2, c.p.c. il quale prevede la nomina del curatore speciale anche nel caso in cui sussista un conflitto di interessi – anche solo parziale – tra rappresentante e rappresentato, rimane esclusivamente quello della parte rappresentata, e non delle altre parti. L’omessa nomina del curatore, in presenza dei presupposti di legge,...

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 25 maggio 2016, n. 10823
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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 25 maggio 2016, n. 10823

Spetta all’autore della violazione dell’obbligo di fedeltà la prova della mancanza del nesso eziologico tra infedeltà e crisi coniugale sotto il profilo che il suo comportamento si sia inserito in una situazione matrimoniale già compromessa e connotata da un reciproco disinteresse, ovvero in una crisi del rapporto matrimoniale già in atto Suprema Corte di Cassazione...

Corte di Cassazione, sezione I civile , sentenza 25 maggio 2016, n. 10640
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Corte di Cassazione, sezione I civile , sentenza 25 maggio 2016, n. 10640

La responsabilità dell’intermediario che ometta di informarsi sulla propensione al rischio del cliente o di rappresentare a quest’ultimo i rischi dell’investimento, ovvero che compia operazioni inadeguate quando dovrebbe astenersene, ha natura contrattuale, investendo il non corretto adempimento di obblighi legali facenti parte integrante del contratto-quadro (o contratto d’investimento) intercorrente tra le parti SUPREMA CORTE DI...

Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 18 maggio 2016, n. 20667
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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 18 maggio 2016, n. 20667

Nel caso di notizie segrete il reato non sussiste quando i fatti siano conosciuti da un ristretto numero di persone e non vengano divulgati. Negli altri casi è sempre previsto il reato Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 18 maggio 2016, n. 20667 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA...