Nel giudizio introdotto dai genitori di un minorenne, quando si verifichi una causa interruttiva riguardante la controparte, e’ nullo l’atto di riassunzione fatto dal difensore degli attori originari in nome esclusivamente del figlio divenuto “medio tempore”, maggiorenne, ma non conferitario della procura
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Nel giudizio introdotto dai genitori di un minorenne, quando si verifichi una causa interruttiva riguardante la controparte, e’ nullo l’atto di riassunzione fatto dal difensore degli attori originari in nome esclusivamente del figlio divenuto “medio tempore”, maggiorenne, ma non conferitario della procura

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 23 marzo 2018, n. 7251. Nel giudizio introdotto dai genitori di un minorenne, quando si verifichi una causa interruttiva riguardante la controparte, e’ nullo l’atto di riassunzione fatto dal difensore degli attori originari in nome esclusivamente del figlio divenuto “medio tempore”, maggiorenne, ma non conferitario della procura, giacche’...

L’accesso ai documenti amministrativi costituisce oggetto di un diritto e non un onere del destinatario del provvedimento amministrativo.
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L’accesso ai documenti amministrativi costituisce oggetto di un diritto e non un onere del destinatario del provvedimento amministrativo.

Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 3 aprile 2018, n. 2061. L’accesso ai documenti amministrativi costituisce oggetto di un diritto e non un onere del destinatario del provvedimento amministrativo. Dal mancato esercizio del diritto di accesso non possono inferirsi conseguenze pregiudizievoli sulla sfera giuridica del privato in tema di decorrenza del termine per impugnare con...

La violazione del diritto di determinarsi liberamente nella scelta dei propri percorsi esistenziali in una condizione di vita affetta da patologie ad esito certamente infausto, non coincide con la perdita di chances connesse allo svolgimento di singole specifiche scelte di vita non potute compiere
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La violazione del diritto di determinarsi liberamente nella scelta dei propri percorsi esistenziali in una condizione di vita affetta da patologie ad esito certamente infausto, non coincide con la perdita di chances connesse allo svolgimento di singole specifiche scelte di vita non potute compiere

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 23 marzo 2018, n. 7260. La violazione del diritto di determinarsi liberamente nella scelta dei propri percorsi esistenziali in una condizione di vita affetta da patologie ad esito certamente infausto, non coincide con la perdita di chances connesse allo svolgimento di singole specifiche scelte di vita non potute...

Escluso il ricorso straordinario in cassazione contro l’ordinanza che giudica ammissibile la class action.
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Escluso il ricorso straordinario in cassazione contro l’ordinanza che giudica ammissibile la class action.

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 23 marzo 2018, n. 7245. Escluso il ricorso straordinario in cassazione contro l’ordinanza che giudica ammissibile la class action. Il carattere della decisivita’ e’ predicabile solo in relazione ai quei provvedimenti che pronunciano o, comunque, incidono con efficacia di giudicato su diritti soggettivi. La decisorieta’, dunque, consiste nell’attitudine...

In materia di responsabilita’ per attivita’ medico-chirurgica, l’acquisizione di un completo ed esauriente consenso informato del paziente, da parte del sanitario, costituisce prestazione altra e diversa rispetto a quella avente ad oggetto l’intervento terapeutico
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In materia di responsabilita’ per attivita’ medico-chirurgica, l’acquisizione di un completo ed esauriente consenso informato del paziente, da parte del sanitario, costituisce prestazione altra e diversa rispetto a quella avente ad oggetto l’intervento terapeutico

Corte di Cassazione, sezione terza civile, sentenza 23 marzo 2018, n. 7248. In materia di responsabilita’ per attivita’ medico-chirurgica, l’acquisizione di un completo ed esauriente consenso informato del paziente, da parte del sanitario, costituisce prestazione altra e diversa rispetto a quella avente ad oggetto l’intervento terapeutico, dal cui inadempimento puo’ derivare – secondo l’id quod...

Nell’alienare i fondi, tra i quali sussiste una situazione di asservimento corrispondente ad una determinata servitu’ (attiva o passiva) – l’unico proprietario dichiara di vendere i fondi stessi mantenendo ferma quella medesima condizione di asservimento, occorre interpretare la volonta’ dei contraenti, per accertare se, con quella dichiarazione, si sia inteso soltanto riconfermare la permanenza della situazione di fatto
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Nell’alienare i fondi, tra i quali sussiste una situazione di asservimento corrispondente ad una determinata servitu’ (attiva o passiva) – l’unico proprietario dichiara di vendere i fondi stessi mantenendo ferma quella medesima condizione di asservimento, occorre interpretare la volonta’ dei contraenti, per accertare se, con quella dichiarazione, si sia inteso soltanto riconfermare la permanenza della situazione di fatto

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 1 marzo 2018, n. 4872. Nell’alienare i fondi, tra i quali sussiste una situazione di asservimento corrispondente ad una determinata servitu’ (attiva o passiva) – l’unico proprietario dichiara di vendere i fondi stessi mantenendo ferma quella medesima condizione di asservimento, occorre interpretare la volonta’ dei contraenti, per accertare...

L’ordinanza d’inammissibilita’ dell’appello ex articolo 348 ter c.p.c., emessa nei casi in cui ne e’ consentita l’adozione, cioe’ per manifesta infondatezza nel merito del gravame, non e’ ricorribile per cassazione
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L’ordinanza d’inammissibilita’ dell’appello ex articolo 348 ter c.p.c., emessa nei casi in cui ne e’ consentita l’adozione, cioe’ per manifesta infondatezza nel merito del gravame, non e’ ricorribile per cassazione

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 1 marzo 2018, n. 4832. L’ordinanza d’inammissibilita’ dell’appello ex articolo 348 ter c.p.c., emessa nei casi in cui ne e’ consentita l’adozione, cioe’ per manifesta infondatezza nel merito del gravame, non e’ ricorribile per cassazione, neppure ai sensi dell’articolo 111 Cost., trattandosi di provvedimento carente del carattere della...

Le norme dei regolamenti comunali edilizi e i piani regolatori sono, per effetto del richiamo contenuto negli articoli 872 e 873 c.c., integrative delle norme del codice civile in materia di distanze tra costruzioni, sicche’ il giudice deve applicare le richiamate norme locali indipendentemente da ogni attivita’ assertiva o probatoria delle parti
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Le norme dei regolamenti comunali edilizi e i piani regolatori sono, per effetto del richiamo contenuto negli articoli 872 e 873 c.c., integrative delle norme del codice civile in materia di distanze tra costruzioni, sicche’ il giudice deve applicare le richiamate norme locali indipendentemente da ogni attivita’ assertiva o probatoria delle parti

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 1 marzo 2018, n. 4869. Le norme dei regolamenti comunali edilizi e i piani regolatori sono, per effetto del richiamo contenuto negli articoli 872 e 873 c.c., integrative delle norme del codice civile in materia di distanze tra costruzioni, sicche’ il giudice deve applicare le richiamate norme locali...

Nel giudizio promosso dal curatore del fallimento del creditore per ottenere l’adempimento di obbligazioni assunte dal convenuto verso il fallito, la quietanza, che il debitore assuma essergli stata rilasciata all’atto del pagamento del creditore, non puo’ produrre, nei confronti del curatore, gli effetti di confessione stragiudiziale
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Nel giudizio promosso dal curatore del fallimento del creditore per ottenere l’adempimento di obbligazioni assunte dal convenuto verso il fallito, la quietanza, che il debitore assuma essergli stata rilasciata all’atto del pagamento del creditore, non puo’ produrre, nei confronti del curatore, gli effetti di confessione stragiudiziale

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 1 marzo 2018, n. 4842. Gli effetti di una dichiarazione avente valore di confessione stragiudiziale si producono se e nei limiti in cui essa sia fatta valere nella controversia in cui sono parti, anche in senso processuale, gli stessi soggetti, rispettivamente, autore e destinatario della dichiarazione; pertanto, nel...

La questione relativa alla mancata trascrizione di una clausola del regolamento di condominio, contenente limiti alla destinazione delle proprieta’ esclusive, ed alla conseguente inopponibilita’ di tali limiti ai terzi acquirenti, non costituisce oggetto di un’eccezione in senso stretto
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La questione relativa alla mancata trascrizione di una clausola del regolamento di condominio, contenente limiti alla destinazione delle proprieta’ esclusive, ed alla conseguente inopponibilita’ di tali limiti ai terzi acquirenti, non costituisce oggetto di un’eccezione in senso stretto

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 19 marzo 2018, n. 6769. La questione relativa alla mancata trascrizione di una clausola del regolamento di condominio, contenente limiti alla destinazione delle proprieta’ esclusive, ed alla conseguente inopponibilita’ di tali limiti ai terzi acquirenti, non costituisce oggetto di un’eccezione in senso stretto, quanto di un’eccezione in senso...