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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 31 gennaio 2014, n. 2147. Lo scontrino non può avere valenza probatoria del versamento del corrispettivo dei beni in questione , avuto riguardo alla natura obbligatoria della sua emissione al momento della consegna della merce all’acquirente, a prescindere dal concreto pagamento del prezzo relativo, quando sulla base della valutazione delle deposizioni testimoniali non è provato che fosse stato corrisposto il saldo del corrispettivo ancora dovuto

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza  31 gennaio 2014, n. 2147 Svolgimento del processo Con atto di citazione notificato il 23.4.1998, la Bianchi & Bellini s.n.c., rivenditrice di mobili, conveniva in giudizio, innanzi al Tribunale di La Spezia, Z.C. per sentirlo condannare al pagamento della somma di 12.600.000, a saldo dell’acquisto di una sala...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 30 gennaio 2014, n. 2070. Il danno da fermo tecnico ha come presupposto che il danneggiato per un certo periodo abbia sopportato le spese di gestione dell’auto, pur senza poterla utilizzare, poiché la stessa era in riparazione. In altri termini la locuzione individua uno stato transeunte dell’auto che procura danni al suo proprietario o utilizzatore che ne sopporta i costi inutilmente.

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 30 gennaio 2014, n. 2070 Svolgimento del processo D.S.L. convenne in giudizio, dinanzi al Pretore di Velletri, S.O. e S. e la Winterthur Assicurazioni s.p.a. esponendo di essere rimasto coinvolto in un incidente stradale cagionato a suo avviso da colpa esclusiva dell’auto di proprietà di S.O. , condotta...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 16 gennaio 2014, n. 773. Se il ricorso è dichiarato inammissibile, il proponente può essere condannato al pagamento del contributo unificato in misura doppia.

Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 16 gennaio 2014, n. 773 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROVELLI Luigi Antonio – Primo Presidente f.f. Dott. TRIOLA Roberto Michele – Presidente Sez. Dott. RORDORF Renato – Presidente Sez. Dott. CECCHERINI...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 28 gennaio 2014, n. 1761. La Cassazione può verificare la correttezza della liquidazione delle spese all’avvocato. E può integrare la motivazione non adeguata in merito alla scelta di ridurre gli importi

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 28 gennaio 2014, n. 1761 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RUSSO Libertino Alberto – Presidente Dott. AMATUCCI Alfonso – Consigliere Dott. ARMANO Uliana – Consigliere Dott. D’AMICO Paolo – Consigliere Dott. ROSSETTI...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 30 gennaio 2014, n. 2089. L’impugnazione al fine di impedire la formazione del giudicato sulla dichiarazione di scioglimento del matrimonio in sede civile prima della pronuncia definitiva sull’annullamento del giudice ecclesiastico rileva il carattere strumentale di tale impugnazione e può determinare l’accoglimento della domanda di risarcimento dei danni da lite temeraria

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 30 gennaio 2014, n. 2089 Fatto e diritto Rilevato che in data 5-15 luglio 2013 è stata depositata relazione ex art. 380 bis che qui si riporta: 1. Il Tribunale di Perugia, con sentenza non definitiva del 7 febbraio 2011, ha dichiarato la cessazione degli effetti civili del...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 30 gennaio 2014, n. 2035. in tema di contenzioso tributario, (ma il principio riveste una portata generale applicabile anche al caso di specie) che nel caso di notificazioni fatte direttamente a mezzo del servizio postale, laddove consentito dalla legge, mediante spedizione dell’atto in plico con raccomandata con avviso di ricevimento quest’ultimo costituisce atto pubblico ai sensi dell’art. 2699 cod. civ. e, pertanto, le attestazioni in esso contenute godono della stessa fede privilegiata di quelle relative alla procedura di notificazione a mezzo posta eseguita per il tramite dell’ufficiale giudiziario. Non altrettanto può dirsi per ciò che concerne le notifiche effettuate da un servizio di posta privato. Gli agenti postali di tale servizio non rivestono infatti la qualità di pubblici ufficiali onde gli atti dai medesimi redatti non godono di nessuna presunzione di veridicità fino a querela di falso con la conseguenza le attestazioni relative alla data di consegna dei plichi non sono idonee a far decorrere il termine iniziale per le impugnazioni

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 30 gennaio 2014, n. 2035 Svolgimento del processo La Curatela del Fallimento PROFILSERRE s.r.l. ha proposto ricorso per Cassazione sulla base di tre motivi avverso il decreto emesso nella causa N. 866/2011 e depositato il 20.03.2012 con cui il Tribunale di Locri ha accolto l’opposizione allo stato passivo...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 31 gennaio 2014 n. 2153. Non ha diritto a ulteriori compensi per la transazione l’avvocato che ha ricevuto da un condominio l’incarico di agire in via monitoria nei confronti di due condomini morosi se non prova di aver avuto anche uno specifico mandato a transigere

Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 31 gennaio 2014 n. 2153[1]   Deve considerarsi che tra gli atti necessari al compimento del mandato che, ai sensi dell’art. 1708 cc., sono ricompresi nel suo ambito, vanno considerati quelli che si riconnettono all’attività espressamente consentita e ne costituiscono l’ulteriore svolgimento naturale, e non anche...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 30 gennaio 2014, n. 2094. In tema di distanze legali fra edifici, mentre non sono a tal fine computabili le sporgenze estreme del fabbricato che abbiano funzione meramente ornamentale,di rifinitura od accessoria di limitata entità, come la mensole, le lesene, i cornicioni, le grondaie e simili,rientrano nel concetto civilistico di “costruzione” le parti dell’edificio, quali scale, terrazze e corpi avanzati (c.d. “aggettanti”) che, seppure non corrispondono a volumi abitativi coperti, sono destinate ad estendere ed ampliare la consistenza del fabbricato. D’altra parte, agli effetti di cui all’art. 873 cod.civ., la nozione di costruzione, che è stabilita dalla legge statale, deve essere unica e non può essere derogata, sia pure al limitato fine del computo delle distanze, dalla normativa secondaria, giacché il rinvio contenuto nella seconda parte dell’art.873 cod.civ. è limitato alla sola facoltà per i regolamenti locali di stabilire una distanza maggiore (tra edifici o dal confine) rispetto a quella codicistica

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 30 gennaio 2014, n. 2094 Svolgimento del processo 1. – Con ricorso per denuncia di nuova opera depositato il 13 giugno 1997, Z.F. e M. si rivolsero al Pretore di Rovigo, sez. distaccata di Adria, per sentir ordinare ai signori P.I. e F.G. di cessare la costruzione di...