L’impugnazione del contratto definitivo con l’azione di cui all’articolo 2901 c.c. non esige che sia stata previamente chiesta la revoca anche del contratto preliminare.
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L’impugnazione del contratto definitivo con l’azione di cui all’articolo 2901 c.c. non esige che sia stata previamente chiesta la revoca anche del contratto preliminare.

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Ordinanza 27 giugno 2018, n. 16896. Le massime estrapolate: L’impugnazione del contratto definitivo con l’azione di cui all’articolo 2901 c.c. non esige che sia stata previamente chiesta la revoca anche del contratto preliminare. Ai fini dell’accoglimento dell’azione revocatoria puo’ costituire evento di danno anche la mera variazione qualitativa della...

Se il paziente sa perfettamente quale è l’intervento cui ha da essere sottoposto, quali ne siano le conseguenze, quali i rischi, quali le alternative l’eventuale inadempimento, da parte del medico, dell’obbligo di informarlo e’ giuridicamente irrilevante, per l’inconcepibilita’ d’un valido nesso di causa tra esso e le conseguenze dannose del vulnus alla liberta’ di autodeterminazione.
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Se il paziente sa perfettamente quale è l’intervento cui ha da essere sottoposto, quali ne siano le conseguenze, quali i rischi, quali le alternative l’eventuale inadempimento, da parte del medico, dell’obbligo di informarlo e’ giuridicamente irrilevante, per l’inconcepibilita’ d’un valido nesso di causa tra esso e le conseguenze dannose del vulnus alla liberta’ di autodeterminazione.

Corte di Cassazione, sezione terza civile, sentenza 27 marzo 2018, n. 7516. Se il paziente sa perfettamente quale è l’intervento cui ha da essere sottoposto, quali ne siano le conseguenze, quali i rischi, quali le alternative (ad esempio, perche’ vi si e’ gia’ sottoposto; perche’ e’ stato gia’ informato da terzi; perche’ ha una competenza...

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 1 marzo 2018, n. 4908. Il proprietario d’un immobile concesso in locazione non risponde dei danni provocati dal conduttore in conseguenza di immissioni sonore intollerabili, a meno che…
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Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 1 marzo 2018, n. 4908. Il proprietario d’un immobile concesso in locazione non risponde dei danni provocati dal conduttore in conseguenza di immissioni sonore intollerabili, a meno che…

Il proprietario d’un immobile concesso in locazione non risponde dei danni provocati dal conduttore in conseguenza di immissioni sonore intollerabili, a meno che non si accerti in concreto che, al momento della stipula del contratto di locazione, il proprietario avrebbe potuto prefigurarsi, impiegando la diligenza di cui all’articolo 1176 c.c., che il conduttore avrebbe certamente...

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 20 febbraio 2018, n. 4024. Quando un evento dannoso sia teoricamente ascrivibile a piu’ cause, solo alcune delle quali implicanti una responsabilita’ civile
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Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 20 febbraio 2018, n. 4024. Quando un evento dannoso sia teoricamente ascrivibile a piu’ cause, solo alcune delle quali implicanti una responsabilita’ civile

Quando un evento dannoso sia teoricamente ascrivibile a piu’ cause, solo alcune delle quali implicanti una responsabilita’ civile, il giudice non puo’ rigettare la domanda di risarcimento per il solo fatto che le possibili cause siano piu’ d’una, ma deve accertare in concreto quale, tra le varie possibili cause, appaia la piu’ probabile. Tale giudizio...

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 20 febbraio 2018, n. 4022. L’interesse cui, ai sensi dell’articolo 1455 c.c., va comparata l’importanza dell’inadempimento ai fini della pronuncia costitutiva di risoluzione del contratto
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Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 20 febbraio 2018, n. 4022. L’interesse cui, ai sensi dell’articolo 1455 c.c., va comparata l’importanza dell’inadempimento ai fini della pronuncia costitutiva di risoluzione del contratto

L‘interesse cui, ai sensi dell’articolo 1455 c.c., va comparata l’importanza dell’inadempimento ai fini della pronuncia costitutiva di risoluzione del contratto, è rappresentato dall’interesse che la parte inadempiente aveva o avrebbe potuto avere alla regolare esecuzione del contratto, e non dalla convenienza, per essa, della domanda di risoluzione rispetto a quella di condanna all’adempimento. Per un...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 8 febbraio 2018, n. 3115. L’appellante che intenda dolersi di una erronea ricostruzione dei fatti da parte del giudice di primo grado puo’ limitarsi a chiedere al giudice d’appello di valutare ex novo le prove gia’ raccolte
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 8 febbraio 2018, n. 3115. L’appellante che intenda dolersi di una erronea ricostruzione dei fatti da parte del giudice di primo grado puo’ limitarsi a chiedere al giudice d’appello di valutare ex novo le prove gia’ raccolte

L’appellante che intenda dolersi di una erronea ricostruzione dei fatti da parte del giudice di primo grado puo’ limitarsi a chiedere al giudice d’appello di valutare ex novo le prove gia’ raccolte, e sottoporgli le argomentazioni difensive gia’ spese nel primo grado, senza che cio’ comporti di per se’ l’inammissibilita’ dell’appello Ordinanza 8 febbraio 2018,...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 15 febbraio 2018, n. 3767. L’uccisione di una persona fa presumere da sola, ex articolo 2727 c.c., una conseguente sofferenza morale in capo ai genitori, al coniuge, ai figli od ai fratelli della vittima
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 15 febbraio 2018, n. 3767. L’uccisione di una persona fa presumere da sola, ex articolo 2727 c.c., una conseguente sofferenza morale in capo ai genitori, al coniuge, ai figli od ai fratelli della vittima

L’uccisione di una persona fa presumere da sola, ex articolo 2727 c.c., una conseguente sofferenza morale in capo ai genitori, al coniuge, ai figli od ai fratelli della vittima, a nulla rilevando ne’ che la vittima ed il superstite non convivessero, ne’ che fossero distanti (circostanze, queste ultime, le quali potranno essere valutate ai fini...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 12 febbraio 2018, n. 3296. L’Inail ha sempre diritto di surrogarsi nei confronti del responsabile dell’infortunio per le somme pagate a titolo di indennità giornaliera o di cure
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 12 febbraio 2018, n. 3296. L’Inail ha sempre diritto di surrogarsi nei confronti del responsabile dell’infortunio per le somme pagate a titolo di indennità giornaliera o di cure

L’Inail ha sempre diritto di surrogarsi nei confronti del responsabile dell’infortunio per le somme pagate a titolo di indennità giornaliera o di cure, senza che abbia rilievo l’assenza di pregiudizio della capacità lavorativa. Ordinanza 12 febbraio 2018, n. 3296 Data udienza 22 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 2 febbraio 2018, n. 2644. Le spese sostenute dalla vittima di un sinistro stradale per remunerare l’avvocato al quale si sia rivolta per avere assistenza stragiudiziale, costituiscono una ordinaria ipotesi di danno emergente, di cui all’art. 1223 c.c.
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 2 febbraio 2018, n. 2644. Le spese sostenute dalla vittima di un sinistro stradale per remunerare l’avvocato al quale si sia rivolta per avere assistenza stragiudiziale, costituiscono una ordinaria ipotesi di danno emergente, di cui all’art. 1223 c.c.

Le spese sostenute dalla vittima di un sinistro stradale per remunerare l’avvocato al quale si sia rivolta per avere assistenza stragiudiziale, costituiscono una ordinaria ipotesi di danno emergente, di cui all’art. 1223 c.c. Ordinanza 2 febbraio 2018, n. 2644 Data udienza 22 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 2 febbraio 2018, n. 2647. L’atto di citazione proposto nei confronti di una persona già deceduta non può dar luogo all’instaurazione del contraddittorio nei confronti di tale soggetto, né alla costituzione di un regolare rapporto processuale.
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 2 febbraio 2018, n. 2647. L’atto di citazione proposto nei confronti di una persona già deceduta non può dar luogo all’instaurazione del contraddittorio nei confronti di tale soggetto, né alla costituzione di un regolare rapporto processuale.

L’atto di citazione proposto nei confronti di una persona già deceduta non può dar luogo all’instaurazione del contraddittorio nei confronti di tale soggetto, né alla costituzione di un regolare rapporto processuale. In tale caso, si ha la nullità della citazione, e diversamente dalla ipotesi in cui la nullità investa la notifica e non la sostanza...