CONSIGLIO DI STATO SEZIONE III SENTENZA 26 ottobre 2015, n. 4899 SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4547 del 2015, proposto da: Ministero dell’Interno, Prefetto di Roma, rappresentati e difesi per legge dall’Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata in Roma, Via dei Portoghesi 12; contro Sindaco di Roma Capitale, rappresentato e difeso per legge dall’Rodolfo...
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Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 23 ottobre 2015, n. 4875. In tema di autorizzazione paesaggistica la disparità di trattamento è vizio assai difficilmente riscontrabile, atteso il giocoforza diverso impatto sul paesaggio di due progetti, quand’anche simili tra loro
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 23 ottobre 2015, n. 4875 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4329 del 2010, proposto da Ve.Fi., rappresentata e difesa dagli avvocati Fr.Pa. e Ro.Ro., con domicilio eletto...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 5 ottobre 2015, n. 39865. In un contesto di ripetute sopraffazioni da parte del marito, quando i «rapporti sessuali ordinari» tra i coniugi siano ormai cessati da tempo, il reato di violenza sessuale può scattare anche in assenza una opposizione palese da parte della donna, bastando un «rifiuto implicito».
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 5 ottobre 2015, n. 39865 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. FRANCO Amedeo – Consigliere Dott. GRILLO Renato – rel. Consigliere Dott. MULLIRI Guicla – Consigliere Dott. ORILIA...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 2 ottobre 2015, n. 39858. La mera frequentazione di soggetti affiliati al sodalizio criminale per motivi di parentela, amicizia o rapporti d’affari ovvero la presenza di occasionali o sporadici contatti in contesti territoriali ristretti non costituiscono elementi di per sé sintomatici dell’appartenenza all’associazione
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 2 ottobre 2015, n. 39858 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MILO Nicola – Presidente Dott. CITTERIO Carlo – Consigliere Dott. DI SALVO Emanuel – Consigliere Dott. DE AMICIS G. – rel. Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 7 ottobre 2015, n. 20055. In tema di iscrizione ipotecaria relativa a debiti tributari, per il raggiungimento della soglia minima di ottomila euro a tal fine prevista dall’art. 77 del d.P.R. n. 602 del 1973, occorre fare riferimento a tutti i crediti iscritti a ruolo, anche se oggetto di contestazione da parte del contribuente
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 7 ottobre 2015, n. 20055 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MERONE Antonio – Presidente Dott. CHINDEMI Domenico – Consigliere Dott. BOTTA Raffaele – Consigliere Dott. MELONI Marina – rel. Consigliere Dott. TERRUSI Francesco...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 13 ottobre 2015, n. 20543. In tema di licenziamento per giusta causa, deve ritenersi legittimo il recesso intimato dal datore di lavoro al lavoratore che, durante l’orario di lavoro, abbia visionato per lungo tempo un personal computer introdotto senza autorizzazione ed abbia fumato due sigarette preparate con sostanze stupefacenti
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 13 ottobre 2015, n. 20543 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AMOROSO Giovanni – Presidente Dott. NAPOLETANO Giuseppe – rel. Consigliere Dott. MANNA Antonio – Consigliere Dott. BERRINO Umberto – Consigliere Dott. DORONZO Adriana...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 13 ottobre 2015, n. 20545. Con il decreto «tutele crescenti», la reintegrazione ex art. 18 St. lav. sarà dovuta sempre se il licenziamento è fondato su fatti non-illeciti, perché il fatto non-illecito equivale a fatto «inesistente» e non basta, com’è stato detto estremizzando, che il fatto «materiale» sia vero anche se simbolico o futile
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 13 ottobre 2015, n. 20545 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – rel. Presidente Dott. VENUTI Pietro – Consigliere Dott. DI CERBO Vincenzo – Consigliere Dott. NOBILE Vittorio – Consigliere Dott. TRIA...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 12 ottobre 2015, n. 20401. Nell’ambito di un contratto per adesione, le clausole di «proroga tacita» (o di rinnovazione del contratto), se predisposte dalla parte più forte, sono prive di efficacia qualora non approvate «specificamente per iscritto», dal contraente debole, e ciò anche qualora abbiano il carattere della «reciprocità e bilateralità»
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 12 ottobre 2015, n. 20401 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 3 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FINOCCHIARO Mario – Presidente Dott. ARMANO Uliana – Consigliere Dott. FRASCA Raffaele – rel. Consigliere Dott. SCARANO Luigi Alessandro –...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 9 ottobre 2015, n. 20347. L’articolo 1480 cod. civ. riconosce al compratore la scelta tra la conservazione parziale del contratto – con riduzione del prezzo ed eventuale risarcimento del danno – e la risoluzione dello stesso, e la sentenza richiamata che riguardava fattispecie diversa da quella in esame, peraltro riguardante aimata. A fronte della richiesta del compratore – soggetto adempiente e in quanto tale destinatario della tutela apprestata dall’articolo 1480 cod. civ. -, l’efficacia del trasferimento pro quota non dipende dall’esito dell’indagine sull’esistenza di una volonta’ in tal senso del venditore – soggetto inadempiente -, e puo’ essere impedita soltanto dall’accertamento dell’interesse comune delle parti alla vendita unitaria del bene
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 9 ottobre 2015, n. 20347 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BUCCIANTE Ettore – Presidente Dott. MIGLIUCCI Emilio – Consigliere Dott. MANNA Felice – Consigliere Dott. CORRENTI Vincenzo – Consigliere Dott. PICARONI Elisa...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 23 ottobre 2015, n. 42684. In caso di condanna generica al risarcimento del danno, la parte civile può chiedere per la prima volta al giudice dell’appello di pronunciarsi sulla liquidazione di una provvisionale. In ordine a siffatta richiesta il giudice di seconda istanza deve esprimersi utilizzando gli stessi criteri di giudizio previsti per il giudice di primo grado
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 23 ottobre 2015, n. 42684 Ritenuto in fatto 1. I sigg.ri P.G. e Pr.Sa. ricorrono per l’annullamento della sentenza del 29/10/2014 della Corte di appello di Palermo che, decidendo in sede rescissoria a seguito dell’annullamento della sua precedente sentenza del 24/06/2013, cassata da questa Corte con sentenza Sez....