La clausola compromissoria che rimanda ad un collegio arbitrale deve essere approvata specificamente per iscritto.
Articolo

La clausola compromissoria che rimanda ad un collegio arbitrale deve essere approvata specificamente per iscritto.

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Ordinanza 10 settembre 2018, n. 21942. La massima estrapolata: È da ritenere vessatoria a norma degli articoli 1341 e 1342 la clausola compromissoria, ove inserita in contratto da qualificare per adesione tenendo conto del suo aspetto formale confermato dal comportamento tenuto in causa dalla parte che lo ha predisposto....

Corte di Cassazione, sezione III civile, ordinanza 8 giugno 2017, n. 14280
Articolo

Corte di Cassazione, sezione III civile, ordinanza 8 giugno 2017, n. 14280

Le clausole che subordinano l’operatività della garanzia assicurativa all’adozione, da parte dell’assicurato, di determinate misure di sicurezza o all’osservanza di oneri diversi non realizzano una limitazione di responsabilità dell’assicuratore, ma individuano e delimitano l’oggetto stesso del contratto ed il rischio dell’assicuratore stesso: da ciò deriva che non è necessaria la specifica approvazione per iscritto ai...

Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 5 maggio 2017, n. 10910
Articolo

Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 5 maggio 2017, n. 10910

Va restituita la somma versata dal genitore per l’iscrizione del figlio presso una scuola privata nel caso in cui la madre abbia fatto presente la possibilità di poter revocare l’iscrizione prima dell’inizio delle lezioni. La mancata restituzione rappresenta una vera e propria clausola vessatoria che determina uno squilibrio tra consumatore e professionista Suprema Corte di...

Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 17 gennaio 2017, n. 923
Articolo

Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 17 gennaio 2017, n. 923

La conclusione dell’affare, quale fonte del diritto del mediatore alla provvigione, è il compimento dell’atto che dà all’intermediato il diritto di agire per l’adempimento o il risarcimento, sicché anche una proposta di acquisto integrante “preliminare di preliminare” può far sorgere il diritto alla provvigione La rilevabilità officiosa delle nullità negoziali deve estendersi anche a quelle...

Articolo

Nel contratto di assicurazione della responsabilita' civile la clausola che subordina l'operativita' della copertura assicurativa alla circostanza che tanto il fatto illecito quanto la richiesta risarcitoria intervengano entro il periodo di efficacia del contratto o, comunque, entro determinati periodi di tempo, preventivamente individuati (c.d. clausola clams made mista o impura) non e' vessatoria; essa, in presenza di determinate condizioni, puo' tuttavia essere dichiarata nulla per difetto di meritevolezza ovvero, laddove sia applicabile la disciplina di cui al decreto legislativo n. 206 del 2005, per il fatto di determinare, a carico del consumatore, un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto; la relativa valutazione, da effettuarsi dal giudice di merito, e' incensurabile in sede di legittimita', ove congruamente motivata. Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 6 maggio 2016, n. 9140.

Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 6 maggio 2016, n. 9140 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RORDORF Renato – Primo Presidente f.f. Dott. AMOROSO Giovanni – Presidente Sezione Dott. NOBILE Vittorio – Presidente Sezione Dott. NAPPI Aniello –...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 10 novembre 2015, n. 22891. Va distinta la vessatorietà in astratto di una clausola claims made, che non può ritenersi sussistente per la mera contrarietà alla disciplina di cui all’art. 1917 c.c., da quella in concreto, che è compito, invece, del giudice di merito valutare caso per caso anche mediante un’interpretazione sistematica della varie clausole contrattuali

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 10 novembre 2015, n. 22891 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VIVALDI Roberta – Presidente Dott. ARMANO Uliana – Consigliere Dott. FRASCA Raffaele – rel. Consigliere Dott. SCARANO Luigi Alessandro – Consigliere Dott....

Articolo

Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 12 ottobre 2015, n. 20401. Nell’ambito di un contratto per adesione, le clausole di «proroga tacita» (o di rinnovazione del contratto), se predisposte dalla parte più forte, sono prive di efficacia qualora non approvate «specificamente per iscritto», dal contraente debole, e ciò anche qualora abbiano il carattere della «reciprocità e bilateralità»

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 12 ottobre 2015, n. 20401 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 3 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FINOCCHIARO Mario – Presidente Dott. ARMANO Uliana – Consigliere Dott. FRASCA Raffaele – rel. Consigliere Dott. SCARANO Luigi Alessandro –...

  • 1
  • 2