In sede di separazione il giudice può limitare l’assegnazione della casa familiare a una porzione dell’immobile di proprietà esclusiva del genitore non collocatario anche nell’ipotesi di pregressa destinazione a casa familiare dell’intero fabbricato. Per la Cassazione ciò è possibile se «in relazione al lieve grado di conflittualità coniugale, agevoli in concreto la condivisione della genitorialità...
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 15 giugno 2016, n. 24852
In tema di restituzione in termini per proporre impugnazione, quando viene invocato lo stato di malattia come causa di forza maggiore, si richiede che lo stesso sia di tale gravità da impedire per tutta la sua durata qualsiasi attività, venendo ad incidere sulla capacità di intendere e di volere dell’interessato, al punto da impedirgli anche...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 7 giugno 2016, n. 2436
In materia di controversie riguardanti la concessione e la revoca di contributi e sovvenzioni pubbliche, pur dopo l’introduzione del codice del processo amministrativo, il riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo deve essere attuato sulla base del generale criterio fondato sulla natura della situazione soggettiva azionata, con la conseguenza che: a) sussiste sempre...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 7 giugno 2016, n. 2440
L’obbligo di impugnazione di provvedimenti di ammissione sia stato previsto espressamente dal legislatore con il d.lgs. n. 50/2016, che ha novellato l’art. 120 c.p.a., superando un consolidato orientamento che escludeva un simile obbligo a meno che la prima fase della procedura, come nel caso del project financing, si concludesse con l’attribuzione di un vantaggio ad...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 9 giugno 2016, n. 2463
E’ illegittima l’esclusione di una società che ha spedito l’offerta con raccomandata, il postino ha inutilmente “provato” a recapitarla, lasciando il relativo avviso, e l’ha poi consegnata effettivamente il giorno dopo successivo alla scadenza del termine. La sentenza ha considerato determinanti, in base al principio del “favor partecipationis”, i seguenti elementi: che il plico con...
Consiglio di Stato, sezione I, sentenza 15 giugno 2016, n. 6895
Il sindacato giurisdizionale sulle delibere con cui il C.S.M. conferisce ai magistrati uffici direttivi e semidirettivi può estendersi nell’ambito dell’esame dei presupposti di fatto e della congruità e ragionevolezza della motivazione posti a base della decisione, nonché dell’accertamento del nesso logico di consequenzialità tra presupposti e conclusioni, di talché le censure volte ad evidenziare la...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 15 giugno 2016, n. 12281
Escluso che la copertura assicurativa possa essere operare, in relazione ai danni subiti dai terzi trasportati, se il trasporto non è effettuato in conformità alle disposizioni vigenti o alle indicazioni della carta di circolazione. In ordine alla conformità alle prescrizioni della carta di circolazione, vale l’accertamento in fatto compiuto dal giudice di merito. Quanto, invece, al...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 10 giugno 2016, n.24139
Il giudice di appello, qualora ritenga di riformare nel senso dell’affermazione di responsabilità dell’imputato la sentenza di proscioglimento di primo grado, sulla base di una diversa valutazione della prova dichiarativa ritenuta decisiva dal primo giudice, deve disporre la rinnovazione dell’istruzione dibattimentale mediante l’esame dei soggetti che hanno reso le relative dichiarazioni; e ciò in ragione...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 14 giugno 2016, n.12259
Il diritto del minore ad essere educato nella propria famiglia di origine incontra i suoi limiti là dove questa non sia in grado di prestare, in via non transitoria, le cure necessarie, né di assicurare l’obbligo di mantenere, educare ed istruire la prole, con conseguente configurabilità dello stato di abbandono, il quale non viene meno...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 3 giugno 2016, n. 11504
Non cade in comunione legale l’immobile che, promesso in vendita a persona coniugata in regime di comunione legale, sia coattivamente trasferito ex articolo 2932 cod. civ., a causa dell’inadempimento del promittente venditore, al promissario acquirente, con sentenza passata in giudicato dopo che tra quest’ultimo ed il coniuge era stata pronunciata la separazione. La comunione legale...