In caso di evasione fiscale non può essere condannato il legale rappresentate della società se non vengono ascoltati i testi a sua discolpa operanti nella sede periferica dove, a sua insaputa, si è verificata l’emissione di fatture false Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 19 settembre 2016, n. 38717 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME...
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Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 19 settembre 2016, n. 38752
Scatta il reato di tentata truffa per chi spacciandosi per avvocato si faccia consegnare una somma di denaro per condurre accertamenti presso Equitalia Suprema Corte di Cassazione sezione II penale sentenza 19 settembre 2016, n. 38752 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 16 settembre 2016, n. 38700
Non è configurabile il reato di maltrattamenti e stalking quando le vessazioni siano state condotte in un lasso di tempo assai breve Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 16 settembre 2016, n. 38700 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:...
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 16 settembre 2016, n. 38675
La Corte di Cassazione nell’accogliere la tesi difensiva secondo cui il reato di molestie non poteva ritenersi sussistere in quanto l’imputata telefonava per avere notizie della nipotina di tre anni, ciò che escludeva la petulanza o altro biasimevole motivo, anche in considerazione dei diritti in capo ai parenti del minore in caso di separazione personale...
Corte di Cassazione, sezione III, penale, sentenza 14 settembre 2016, n. 38141
L’inammissibilità dell’opposizione può essere dichiarata dal GIP quando le indagini suppletive su cui si fonda non sono pertinenti e rilevanti, senza anticipare valutazioni di merito. Nel valutare l’ammissibilità dell’opposizione della persona offesa alla richiesta di archiviazione presentata dal pubblico ministero, il giudice è tenuto a verificare se l’opponente abbia adempiuto l’onere di indicare l’oggetto della...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 5 ottobre 2016, n. 4109
Rientra nella discrezionalità della pubblica amministrazione e delle stazioni appaltanti disporre i contenuti dei servizi da affidare mediante gara, quale aspetto caratteristico del merito amministrativo, ed all’interno di queste scelte è rimessa sempre alla stazione appaltante la scelta dei requisiti da richiedere e tra questi non può essere l’applicazione di un determinato contratto collettivo nazionale...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 3 ottobre 2016, n. 4054
Le controversie attinenti ad una procedura di selezione “idoneativa” e “non concorsuale” avviata da una ASL per il conferimento di un incarico dirigenziale aventi ad oggetto atti adottati in base alla capacità ed ai poteri propri del datore di lavoro privato, appartengano alla giurisdizione del giudice ordinario Consiglio di Stato sezione III sentenza 3 ottobre...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 29 settembre 2016, n. 4030
La valutazione del pericolo di infiltrazioni mafiose, di competenza del Prefetto, è connotata, per la specifica natura del giudizio formulato, dall’utilizzo di peculiari cognizioni di tecnica investigativa e poliziesca, che esclude la possibilità per il giudice amministrativo di sostituirvi la propria, ma non impedisce ad esso di rilevare se i fatti riferiti dal Prefetto configurino...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 29 settembre 2016, n. 4028
L’ingiustizia e la sussistenza stessa del danno non possono in linea di principio presumersi iuris tantum, in meccanica ed esclusiva relazione al ritardo o al silenzio nell’adozione del provvedimento amministrativo, ma il danneggiato deve, ex art. 2697 c.c., provare tutti gli elementi costitutivi della relativa domanda e, in particolare, sia dei presupposti di carattere oggettivo...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 28 settembre 2016, n. 4013
Le disposizioni di cui agli artt. 183 e ss. d.lgs. n. 267-2000 sono applicabili ai Comuni nell’esercizio della relativa attività istituzionale e non nei confronti del commissario ad acta, chiamato ad attuare il comando giudiziale sulla base delle direttive del giudicante. Ai sensi degli artt. 21 e 114, comma 4, lett. d), c.p.a., il commissario...