L’opposizione esecutiva successiva all’inizio dell’esecuzione va sempre proposta con ricorso al giudice dell’esecuzione
Articolo

L’opposizione esecutiva successiva all’inizio dell’esecuzione va sempre proposta con ricorso al giudice dell’esecuzione

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|14 marzo 2024| n. 6892.

L'opposizione esecutiva successiva all'inizio dell'esecuzione va sempre proposta con ricorso al giudice dell'esecuzione e deve svolgersi nel rispetto del principio inderogabile di necessaria bifasicità, conseguendo alla mancata osservanza di tale modello legale la nullità dell'atto introduttivo e, in difetto di sanatoria, l'improponibilità della domanda di merito.

Proposizione di due successivi appelli avverso al medesima sentenza
Articolo

Proposizione di due successivi appelli avverso al medesima sentenza

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|13 marzo 2024| n. 6740.

Nell'ipotesi in cui la stessa parte abbia proposto, avverso la medesima sentenza, due successivi appelli, il primo dei quali inammissibile, senza tuttavia che, alla data di proposizione del secondo, l'inammissibilità sia stata dichiarata e senza che si sia verificata, quindi, la consumazione del potere d'impugnazione, il termine per la proposizione della seconda impugnazione è quello breve decorrente dalla notificazione della prima impugnazione, atteso che essa al fine della conoscenza legale deve ritenersi equipollente alla notificazione della sentenza.

La domanda di restituzione di pagamenti (diversi dall’oblazione) per la sanatoria di un immobile abusivo
Articolo

La domanda di restituzione di pagamenti (diversi dall’oblazione) per la sanatoria di un immobile abusivo

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|13 marzo 2024| n. 6737.

La domanda di restituzione di pagamenti (diversi dall'oblazione) per la sanatoria di un immobile abusivo non va proposta nei confronti dell'Erario, che è individuato dall'art. 34 della l. n. 47 del 1985 quale destinatario della sola oblazione, bensì - avuto riguardo alla legittimazione passiva dell'accipiens ex art. 2033 c.c. - del soggetto che ha indebitamente percepito dette somme.

Surrogazione dell’assicurazione sociale nei diritti del danneggiato da circolazione stradale
Articolo

Surrogazione dell’assicurazione sociale nei diritti del danneggiato da circolazione stradale

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|13 marzo 2024| n. 6716.

In tema di surrogazione dell'assicurazione sociale nei diritti del danneggiato da circolazione stradale, il pagamento eseguito dalla compagnia di assicurazione in favore degli aventi diritto, senza il rispetto delle formalità di cui all'art. 142 del d.lgs. n. 209 del 2005, non è idoneo a liberare la medesima nei confronti dell'Inail, non potendo trovare applicazione, in tale ipotesi e in ragione della colpa del solvens, la regola dell'art. 1189 c.c. sul pagamento al creditore apparente.

La pronuncia esplicita o implicita di assorbimento si risolve in un vizio di omessa pronuncia
Articolo

La pronuncia esplicita o implicita di assorbimento si risolve in un vizio di omessa pronuncia

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|13 marzo 2024| n. 6668.

La pronuncia esplicita o implicita di assorbimento si risolve in un vizio di omessa pronuncia solo ove sia stato operato da parte del giudice un illogico assorbimento di un motivo di appello attinente ad una domanda, o ad un’eccezione, senza fornirne alcuna motivazione, che risulta invece decisivo per la soluzione della controversia

La prova mediante documenti delle condizioni dell’azione
Articolo

La prova mediante documenti delle condizioni dell’azione

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|13 marzo 2024| n. 6660.

La prova mediante documenti delle condizioni dell’azione, nonostante queste, in caso di controversia sulle relative circostanze, siano verificabili fino al momento della decisione, da non limitarsi restrittivamente a quella di primo grado, è soggetta alle regole preclusive proprie di ciascun grado di giudizio; di conseguenza, essendo inammissibile, ex articolo 372 cod. proc. civ., nella sede di legittimità, qualsiasi attività istruttoria, sia pure documentale, sono irricevibili i documenti volti a provare la condizione dell’azione esercitata

Onere di precisare entro quali limiti sia stata lesa la quota di riserva da parte del legittimario
Articolo

Onere di precisare entro quali limiti sia stata lesa la quota di riserva da parte del legittimario

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|8 marzo 2024| n. 6377.

Nel caso di esercizio dell'azione di riduzione, il legittimario ha l'onere di precisare entro quali limiti sia stata lesa la sua quota di riserva, indicando gli elementi patrimoniali che contribuiscono a determinare il valore della massa ereditaria nonché, di conseguenza, quello della quota di legittima violata, senza che sia necessaria al riguardo l'indicazione in termini numerici del valore dei beni interessati dalla riunione fittizia e della conseguente lesione, e, a tal fine, può allegare e provare, anche ricorrendo a presunzioni semplici, purché gravi precise e concordanti, tutti gli elementi occorrenti per stabilire se, ed in quale misura, sia avvenuta la lesione della riserva.

La prova del danno da demansionamento
Articolo

La prova del danno da demansionamento

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|8 marzo 2024| n. 6275.

La prova del danno da demansionamento può essere data, ai sensi dell'art. 2729 c.c., anche attraverso l'allegazione di presunzioni gravi, precise e concordanti, sicché a tal fine possono essere valutati, quali elementi presuntivi, la qualità e quantità dell'attività lavorativa svolta, il tipo e la natura della professionalità coinvolta, la durata del demansionamento, la diversa e nuova collocazione lavorativa assunta dopo la prospettata qualificazione.

Buoni fruttiferi cointestati recanti la clausola “pari facoltà di rimborso”
Articolo

Buoni fruttiferi cointestati recanti la clausola “pari facoltà di rimborso”

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|8 marzo 2024| n. 6379.

In materia di buoni postali fruttiferi cointestati recanti la clausola “pari facoltà di rimborso”, in caso di morte di uno dei cointestatari, ciascun cointestatario superstite è legittimato a ottenere il rimborso dell'intera somma portata dal documento, non trovando applicazione l'articolo 187, comma 1, del Dpr 1° giugno 1989, n. 256 del 1989 che, in tema di libretti di risparmio, impone la necessaria quietanza di tutti gli aventi diritto, atteso che i buoni fruttiferi circolano “a vista” e tale diversa natura impedisce l'applicazione analogica della citata disciplina.

Fideiussione del credito vantato da una banca nei confronti del proprio correntista
Articolo

Fideiussione del credito vantato da una banca nei confronti del proprio correntista

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|12 marzo 2024| n. 6532.

Nel caso di fideiussione prestata a garanzia del credito vantato da una banca nei confronti del proprio correntista, il versamento da parte del cofideiussore della somma dovuta sul conto corrente del debitore principale, ove l'imputazione del pagamento consenta di riferirlo all'obbligazione fideiussoria e risulti l'inesistenza di altri debiti tra garante e garantito, ha efficacia estintiva del debito, e fa sorgere il diritto di regresso ex art. 1954 c.c. nei confronti degli altri cofideiussori, il cui fatto costitutivo è rappresentato dall'estinzione del debito principale per effetto del depauperamento del patrimonio del solvens oltre la propria quota, considerata la ratio della norma di impedire il corrispondente indebito arricchimento dei condebitori.