Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 9 gennaio 2014, n. 304 Fatto e diritto In un procedimento di divorzio tra P.G. e S.S. , la Corte d’Appello di Ancona, con sentenza in data 13 maggio 2011 i confermava la sentenza del Tribunale di Macerata, che determinava in Euro. 270,00 l’assegno in favore della moglie....
Categoria: Diritto Civile e Procedura Civile
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 20 dicembre 2013, n. 28573. Qualora le parti con riferimento al versamento di una somma di denaro, effettuato al momento della conclusione del contratto, abbiano adoperato la locuzione “caparra confirmatoria”, la dazione della somma deve ritenersi avvenuta a tale titolo in consonanza con l’elemento interpretativo letterale fornito dalla specifica qualificazione contrattuale, potendo, al di là delle parole e delle espressioni adoperate dalle parti, la ricerca della comune volontà delle stesse essere diversamente consentita soltanto in presenza di altri elementi interpretativi, quali circostanze e situazioni all’uopo utilizzabili di segno diverso, che evidenzino l’uso improprio di una tale espressione, la non aderenza di essa a situazioni oggettive, la superfetazione della medesima, e quindi la sua inidoneità a manifestare, in modo chiaro e sufficientemente preciso, la comune intenzione dei contraenti
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 20 dicembre 2013, n. 28573 Svolgimento del processo 1. La Costruzioni Meccaniche Dalla Verde esponeva che : con scrittura privata del 10/10/1991 la F.lli Boschetti s.p.a. si era impegnata a venderle, per il prezzo di L. 3.432.000.000, un immobile di sua proprietà, costituito dal vecchio stabilimento della ditta...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 20 dicembre 2013, n. 28616. L’art. 2051 cod. civ. contempla un criterio di imputazione della responsabilità che, per quanto oggettiva in relazione all’irrilevanza del profilo attinente alla condotta del custode, è comunque volto a sollecitare chi ha il potere di intervenire sulla cosa all’adozione di precauzioni tali da evitare che siano arrecati danni a terzi. A tanto, peraltro, fa pur sempre riscontro un dovere di cautela da parte di chi entri in contatto con la cosa. Pertanto, qualora il comportamento di tale secondo soggetto sia apprezzabile come incauto, occorre stabilire se il danno sia stato cagionato dalla cosa o dal comportamento della stessa vittima o se vi sia concorso causale tra i due fattori
La massima 1. La responsabilità per le cose in custodia ai sensi dell’art. 2051 cod. civ. ha natura oggettiva e necessita, per la sua configurabilità, del mero rapporto eziologico tra cosa ed evento e tale da prescindere dall’accertamento della pericolosità della cosa stessa e sussistere in relazione a tutti i danni da essa cagionati, sia...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 10 gennaio 2014 n. 372. Anche se imputato in un procedimento penale per abusi sessuali contro il figlio, al padre non vanno impediti, sia pure in forma protetta, gli incontri con il minore
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 10 gennaio 2014 n. 372[1] Alla madre che sosteneva che il minore non veniva tutelato e lo si esponeva al rischio di incontrare chi ne aveva abusato, la Cassazione ha dunque osservato che la...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 8 gennaio 2014, n. 139. Dalla comparizione personale comporta la formale constatazione della volontà dei coniugi di cessare la convivenza decorrono i tre anni di separazione per potere chiedere il divorzio
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 8 gennaio 2014, n. 139 Svolgimento del processo A seguito di ricorso del 25.3.2004 il Tribunale di Rimini dichiarava la cessazione degli effetti civili del matrimonio celebrato tra M.A. e Ma.Lo. , emettendo i provvedimenti conseguenziali in tema di affidamento e mantenimento del figlio minore. La decisione, impugnata...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 19 dicembre 2013, n. 28430. Il regime dell’assicurazione della responsabilita’ civile contenuto nell’articolo 1917 cod. civ.
Suprema Corte di Cassazione Sezione Lavoro Sentenza 19 dicembre 2013, n. 28430 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LAMORGESE Antonio – Presidente Dott. NAPOLETANO Giuseppe – Consigliere Dott. CURZIO Pietro – Consigliere Dott. BERRINO Umberto – rel. Consigliere Dott. ARIENZO Rosa...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 8 gennaio 2014, n. 129. L’accertamento del diritto all’assegno divorzile va effettuato verificando l’inadeguatezza dei mezzi del coniuge richiedente, raffrontati ad un tenore di vita analogo a quello avuto in costanza di matrimonio e che sarebbe presumibilmente proseguito in caso di continuazione dello stesso o quale poteva legittimamente e ragionevolmente configurarsi sulla base di aspettative maturate nel corso del rapporto; l’acquisizione in leasing di una autovettura Mercedes SLK è ritenuta indicativa di una situazione di benessere ed è incompatibile con una situazione di difficoltà economica, ed ancora la convivenza more uxorio con un altro soggetto, costituisce un ulteriore elemento di conferma della adeguatezza dei redditi a disposizione del coniuge richiedente
Suprema Corte di Cassazione sezione i sentenza 8 gennaio 2014, n. 129 Ritenuto in fatto 1. – Con ricorso depositato il 22 dicembre 1999, R.L. chiese la pronuncia di cessazione degli effetti civili del matrimonio concordatario contratto con B.C. il (omissis). La B. non si oppose, ma formulò richieste economiche di aumento dell’assegno di mantenimento...
DECRETO LEGISLATIVO 28 dicembre 2013, n. 154. Revisione delle disposizioni vigenti in materia di filiazione, a norma dell’articolo 2 della legge 10 dicembre 2012, n. 219.
DECRETO LEGISLATIVO 28 dicembre 2013, n. 154 Revisione delle disposizioni vigenti in materia di filiazione, a norma dell’articolo 2 della legge 10 dicembre 2012, n. 219. (14G00001) IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione; Vista la legge 10 dicembre 2012, n. 219, recante disposizioni in materia di riconoscimento dei figli...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 20 dicembre 2013, n. 28586. Alle sezioni unite il quesito quale sia lo strumento processuale utilizzabile per contestare l’autenticità del testamento olografo.
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 20 dicembre 2013, n. 28586 Fatto e diritto Ritenuto che con atto notificato il 12 luglio 1973, A.C. , B. , C. e G.G. convennero in giudizio dinanzi al Tribunale di Roma C.A. , vedova di A.C. , deceduto il (omissis) , esponendo che quest’ultimo aveva lasciato unica...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 8 gennaio 2014, n. 130. In tema di separazione tra coniugi, al fine della quantificazione dell’assegno di mantenimento a favore del coniuge, al quale non sia addebitabile la separazione, il giudice di merito è tenuto a considerare tutte le risorse economiche dell’onerato (incluse le disponibilità monetarie gli investimenti in titoli obbligazionari ed azionari ed in beni mobili), avuto riguardo a tutte le potenzialità derivanti dalla titolarità del patrimonio in termini di redditività e capacità di spesa
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 8 gennaio 2014, n. 130 Ritenuto in fatto 1. – Con sentenza depositata il 27 aprile 2007, il Tribunale di Padova pronunciò la separazione personale dei coniugi P.B. e A.G., che addebitò al primo, ponendo a carico di quest’ultimo il versamento in favore della moglie di un assegno...