Contratti di somministrazione e la rilevazione dei consumi mediante contatore è assistita da una mera presunzione semplice di veridicità 
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Contratti di somministrazione e la rilevazione dei consumi mediante contatore è assistita da una mera presunzione semplice di veridicità 

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|18 ottobre 2023| n. 28984.

In tema di contratti di somministrazione, la rilevazione dei consumi mediante contatore è assistita da una mera presunzione semplice di veridicità sicché, in caso di contestazione, grava sul somministrante, anche se convenuto in giudizio con azione di accertamento negativo del credito, l'onere di provare che il contatore era perfettamente funzionante, mentre il fruitore deve dimostrare che l'eccessività dei consumi è dovuta a fattori esterni al suo controllo e che non avrebbe potuto evitare con un'attenta custodia dell'impianto, ovvero di aver diligentemente vigilato affinché eventuali intrusioni di terzi non potessero alterare il normale funzionamento del misuratore o determinare un incremento dei consumi.

Valore della causa liquidazione del compenso dell’avvocato a carico del cliente
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Valore della causa liquidazione del compenso dell’avvocato a carico del cliente

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|18 ottobre 2023| n. 28885..

In tema di liquidazione degli onorari dell'avvocato a carico del cliente, ai fini della determinazione del valore della controversia, il giudice è tenuto ad accertarne quello l'effettivo e, qualora esso risulti dalla liquidazione in una misura sensibilmente diversa da quella oggetto della domanda, deve adeguarne l'ammontare al concreto importo oggetto della decisione.

La sentenza dichiarativa del fallimento e la sua trascrizione sono inidonee ad interrompere l’usucapione
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La sentenza dichiarativa del fallimento e la sua trascrizione sono inidonee ad interrompere l’usucapione

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|18 ottobre 2023| n. 28880.

In tema di usucapione, la pronunzia della sentenza dichiarativa del fallimento e la sua trascrizione, ex art. 88 del r.d. n. 267 del 1942, sono inidonee ad interrompere il tempo per l'acquisto del diritto di proprietà, conseguendo l'interruzione del possesso solo all'azione del curatore tesa al recupero del bene mediante spossessamento del soggetto usucapiente, nelle forme e nei modi prescritti dagli artt. 1165 e 1167 c.c.

Il giudizio di meritevolezza del contenuto del contratto
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Il giudizio di meritevolezza del contenuto del contratto

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|18 ottobre 2023| n. 28998.

Il giudizio di meritevolezza di cui all'art. 1322, comma 2, c.c. va compiuto avendo riguardo allo scopo perseguito dalle parti, non già alla convenienza, chiarezza o aleatorietà del contratto o delle sue clausole. (Nella specie la S.C. ha cassato la sentenza impugnata che aveva dichiarato immeritevole un contratto di leasing in relazione ad una clausola di "rischio cambio" in base alla valutazione, puramente astratta, di circostanze - aleatorietà, difficoltà di interpretazione, asimmetria delle prestazioni - irrilevanti ai fini di detto giudizio, e non, come necessario, in base alla valutazione in concreto degli scopi pratici perseguiti dai contraenti).

Lascito eccedente la porzione disponibile (cautela sociniana) legato in sostituzione di legittima
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Lascito eccedente la porzione disponibile (cautela sociniana) legato in sostituzione di legittima

Corte di Cassazione, civile, Sentenza|18 ottobre 2023| n. 28962.

Qualora il testatore abbia disposto a titolo particolare di tutti i suoi beni o di una parte eccedente la disponibile, legando al legittimario l'usufrutto universale e la nuda proprietà a un estraneo, il legittimario, privato in tutto o in parte della nuda proprietà della quota riservata, è chiamato ab intestato all'eredità; conseguentemente non si ha una figura di legato tacitativo ai sensi dell'art. 551 c.c., che suppone l'istituzione ex asse di altra o di altre persone, ma ricorre di regola l'ipotesi prevista dall'art. 550, comma 2, c.c., prospettandosi pertanto al legittimario la scelta o di eseguire la disposizione o di abbandonare la disponibile per conseguire la legittima.

Mediazione obbligatoria ed Eccezione tempestiva di improcedibilità per mancato esperimento della procedura ed Erronea pronuncia del giudice
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Mediazione obbligatoria ed Eccezione tempestiva di improcedibilità per mancato esperimento della procedura ed Erronea pronuncia del giudice

Corte di Cassazione, civile, Sentenza|16 ottobre 2023| n. 28695.

In tema di mediazione obbligatoria, allorché il convenuto eccepisca tempestivamente l'improcedibilità della domanda per il mancato esperimento del procedimento di mediazione e il giudice erroneamente ritenga che la mediazione non doveva essere esperita, la conseguente nullità può essere fatta valere mediante appello; in tal caso, il giudice d'appello, dichiarata la nullità della sentenza, non potendo disporre la rimessione al primo giudice, è tenuto ad assegnare alle parti il dovuto termine per la presentazione della domanda di mediazione, per poi accertare se la condizione di procedibilità sia stata soddisfatta e trattare la causa nel merito, ovvero, in mancanza, dichiarare l'improcedibilità della domanda giudiziale

Divisione ai fini della determinazione dei lotti la sussistenza del vincolo di inedificabilità su un’area situata in fascia di rispetto
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Divisione ai fini della determinazione dei lotti la sussistenza del vincolo di inedificabilità su un’area situata in fascia di rispetto

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|13 ottobre 2023| n. 28536.

In tema di divisione, ai fini della determinazione dei lotti, la sussistenza del vincolo di inedificabilità su un'area situata in fascia di rispetto non ne comporta l'azzeramento del relativo valore, ben potendo la stessa essere oggetto di altre possibili utilizzazioni alternative a servizio e per la miglior fruibilità della porzione edificabile residua, essendo indubbio che anche la disponibilità di un'area libera può accrescere il valore della porzione adiacente

La parte che ha prodotto un documento in giudizio non può scinderne il contenuto
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La parte che ha prodotto un documento in giudizio non può scinderne il contenuto

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|16 ottobre 2023| n. 28660.

La parte che ha prodotto un documento in giudizio non può scinderne il contenuto per affermare i fatti favorevoli e negare quelli a lei contrari, a meno che, al momento del relativo deposito, abbia fatto presente di volerlo invocare solo in parte, deducendo prove idonee a contestare le circostanze sfavorevoli da esso desumibili.

Le spese dell’accertamento tecnico preventivo “ante causam”
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Le spese dell’accertamento tecnico preventivo “ante causam”

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|16 ottobre 2023| n. 28677.

Le spese dell’accertamento tecnico preventivo “ante causam” devono essere poste, a conclusione della procedura, a carico della parte richiedente, in virtù dell’onere di anticipazione e del principio di causalità, e devono essere prese in considerazione, nell’eventuale successivo giudizio di merito, come spese giudiziali, da regolare in base agli ordinari criteri di cui agli articoli 91 e 92 cod. proc. civ.

Accertamento o la tutela di un proprio diritto di servitù prediale e mancata trascrizione della domanda
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Accertamento o la tutela di un proprio diritto di servitù prediale e mancata trascrizione della domanda

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|17 ottobre 2023| n. 28779.

Nel caso in cui colui che agisce per l’accertamento o la tutela di un proprio diritto di servitù prediale che assume violato, non trascriva la relativa domanda giudiziale, la sentenza che definisce tale giudizio non è opponibile, a norma del combinato disposto degli articoli 111, quarto comma, cod. proc. civ. e 2653, n. 1, cod. civ., a chi acquista il fondo servente nel corso del processo ed abbia trascritto il suo titolo, senza che possa rilevare che a suo tempo sia stato regolarmente trascritto l’atto costitutivo della servitù, con la conseguenza che il terzo acquirente è legittimato a proporre contro la detta sentenza pronunciata in un giudizio, a cui è rimasto estraneo, l’opposizione di terzo ordinaria prevista dall’articolo 404, primo comma, cod. proc. civ.