Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 2 dicembre 2013, n. 47830 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza resa il 24 ottobre 2012 il Tribunale di Catania condannava R.A..C. alla pena di Euro 200,00 di ammenda in quanto ritenuto responsabile del reato di cui all’art. 659 cod. pen., contestatogli per avere, con le emissioni sonoro...
Categoria: Sentenze – Ordinanze
Ministero della Giustizia. Circolare 27 novembre 2013. Specifica indicazione su alcuni profili problematici inerenti la corretta interpretazione ed applicazione della normativa in merito alla mediazione
Circolare 27 novembre 2013 Entrata in vigore dell’art. 84 del d.l. 69/2013 come convertito dalla l. 98/2013 recante disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia, che modifica il d.lgs. 28/2010. Primi chiarimenti prot.168322 Dipartimento per gli affari di giustizia Ufficio III Reparto mediazione IL DIRETTORE GENERALE DELLA GIUSTIZIA CIVILE Visto l’art. 84 del decreto legge 21...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 2 dicembre 2013, n. 26991. La possibilità che costituisca donazione indiretta la cointestazione, con firma e disponibilità disgiunte, di una somma di denaro depositata presso un istituto di credito, qualora la predetta somma, all’atto della cointestazione, risulti essere appartenuta ad uno solo dei cointestatari, è legata all’apprezzamento dell’esistenza dell’animns donandi, consistente nell’accertamento che, al momento della cointestazione, il proprietario del denaro non avesse altro scopo che quello di liberalità
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 2 dicembre 2013, n. 26991 Svolgimento del processo Con atto di citazione notificato il 9-9-1998 C.M.G. conveniva dinanzi al Tribunale di Chiavari M.S. , esponendo che in data 2-1-1998 era deceduto C.B., lasciando quali eredi ab intestato l’attrice e gli altri fratelli G. , R. e F. ,...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 2 dicembre 2013 n. 27041. Se l’azione di regolamento dei confini contiene anche una domanda di riduzione in pristino dei luoghi che si ritengono usurpati allora ricorre un’ipotesi di litisconsorzio necessario fra i proprietari
Il testo integrale [1] Nell’azione di regolamento di confini, diretta ad ottenere una sentenza meramente dichiarativa, se i fondi confinanti appartengono a più proprietari non ricorre un’ipotesi di litisconsorzio necessario e ciascuno dei comproprietari è legittimato ad agire o resistere senza l’intervento degli altri, a meno che, alla domanda di regolamento, si accompagni la...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 2 dicembre 2013, n. 27035. Nell’ipotesi di cui all’art. 2051 c.c., l’attore agisca per il riconoscimento del danno, ha l’onere di provare l’esistenza del rapporto eziologico tra la cosa e l’evento lesivo, mentre il custode convenuto, per liberarsi dalla sua responsabilità, devo provare l’esistenza di un fattore estraneo alla sua sfera soggettiva, idoneo ad interrompere quel nesso causale. Caso fortuito da intendersi secondo un’accezione ampie, comprensiva dello stesso atto del danneggiato
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 2 dicembre 2013, n. 27035 In fatto e diritto Nella causa indicata in premessa è stata depositata la seguente relazione: “1. – La sentenza impugnata (Corte d’appello di Roma 11/06/2012, non notificata), respingendo l’appello delle odierne ricorrenti, escludeva la responsabilità del Comune odierno intimato, con riferimento al sinistro...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 dicembre 2013 n. 48120. Illegittimi gli arresti domiciliari per il proprietario di una azienda agricola dove sono state rinvenute 1.070 piante di canapa indiana, se il reale gestore del fondo è il padre, e la coltivazione è iniziata contro la sua volontà
Il testo integrale[1] Nella difesa l’imputato aveva sostenuto di essere soltanto nominalmente il proprietario dell’azienda per via del fatto che il padre già dichiarato fallito non poteva esserne l’intestatario pur essendo l’unico a lavoravi. Inoltre, egli era venuto a conoscenza per caso, e soltanto pochi mesi prima, che in una delle cinque serre si coltivavano...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 29 novembre 2013, n. 26852. L’azione di risarcimento dei danni proposta, ai sensi dell’art. 1494 cod. civ., dall’acquirente non si identifica né con le azioni di garanzia di cui all’art. 1492 cod. civ., né con l’azione di esatto adempimento. Infatti, mentre la garanzia per evizione opera anche in mancanza della colpa del venditore, onde eliminare, nel contratto, lo squilibrio tra le attribuzioni patrimoniali determinato dall’inadempimento del venditore, l’azione di risarcimento danni che presuppone di per sé la colpa di quest’ultimo, consistente nell’omissione della diligenza necessaria a scongiurare l’eventuale presenza di vizi nella cosa, può estendersi a tutti i danni subiti dall’acquirente, non solo quindi a quelli relativi alle spese necessarie per l’eliminazione dei vizi accertati, ma anche a quelli inerenti alla mancata o parziale utilizzazione della cosa o al lucro cessante per la mancata rivendita del bene. Da ciò consegue, fra l’altro, che tale azione si rende ammissibile, in alternativa, ovvero, cumulativamente, con le azioni di adempimento in via specifica del contratto, di riduzione del prezzo o di risoluzione del contratto medesimo
Corte di Cassazione sezione II sentenza 29 novembre 2013, n. 26852 Svolgimento del processo D.M.A. , con atto di citazione del 28 luglio 2000, conveniva in giudizio, davanti al Tribunale di Catania, la società F.lli Villa srl., concessionaria della Peugeot, chiedendo che venisse dichiarata la risoluzione del contratto di compravendita dell’auto Peugeot 306 SW acquistata...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 29 novembre 2013, n. 26931. Correttamente il giudice del merito ha ritenuto che la presenza dei puntini di sospensione accanto ai nominativi dei primi tre soggetti contenuti nella scheda testamentaria per cui è causa rende impossibile stabilire il bene o la quota di eredità che la de cuius avrebbe inteso attribuire a ciascuno di essi e che, proprio in ragione dell’assoluta indeterminatezza dell’oggetto delle disposizioni testamentarie, la de cuius si è, in realtà, limitata a predisporre un progetto (una bozza o una minuta) del proprio testamento, privo di quel carattere di compiutezza che deve caratterizzare le valide disposizioni testamentarie
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 29 novembre 2013,n . 26931 Fatto e diritto Ritenuto che G..S. convenne in giudizio dinanzi al Tribunale di Verona S.P. , M. , Ma. , F. , Mi. ed A. , nonché R.L. , L..C. e P..M. , chiedendo che fosse accertata e dichiarata l’invalidità del testamento olografo,...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 2 dicembre 2013 n. 48153. Legittimo il sequestro preventivo finalizzato alla confisca sulla base di una netta sproporzione tra patrimonio e redditi.
Il testo integrale[1] Se è pur vero che il giudizio di sproporzione tra i redditi ed il valore dei beni deve aver riferimento, quanto a questi ultimi, a quelli sottoposti alla misura, è indubbio però che la sproporzione dei primi rispetto al patrimonio complessivo rileva quale concorrente elemento indiziario allorché nel periodo di acquisto del...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 29 novembre 2013, n. 26858. Nel giudizio di riduzione l’attore nel dar prova del suo diritto, ha l’onere di sottrarre il valore delle liberalità ricevute; ne consegue che, intervenuto il giudicato che accerta (in tesi) la liberalità non dichiarata da chi agisce in riduzione, lo stesso giudicato esterno (intervenuto tra le stesse parti) sarebbe opponibile nel giudizio di riduzione, posto che l’esistenza del giudicato esterno è rilevabile d’ufficio in ogni stato e grado del procedimento, anche in sede di legittimità
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 29 novembre 2013, n. 26858 Svolgimento del processo Con citazione del 14/8/2002 F..C. conveniva in giudizio le sorelle P.A. e M. e M.F. , figlio di quest’ultima e destinatario di una disposizione testamentaria in suo favore, nel testamento di M..D.R. , madre delle due convenute. L’attore chiedeva che...