Corte di Cassazione, sezione tributaria, Ordinanza n. 3473 del 13 febbraio 2018. Spetta all’Amministrazione finanziaria dimostrare che il destinatario della fattura sapeva o avrebbe dovuto sapere che detta operazione si inseriva nel quadro di un’evasione dell’imposta sul valore aggiunto.
Articolo

Corte di Cassazione, sezione tributaria, Ordinanza n. 3473 del 13 febbraio 2018. Spetta all’Amministrazione finanziaria dimostrare che il destinatario della fattura sapeva o avrebbe dovuto sapere che detta operazione si inseriva nel quadro di un’evasione dell’imposta sul valore aggiunto.

In punto di onere probatorio spettante all’amministrazione finanziaria la Corte europea ha più volte ribadito che spetta all’Amministrazione finanziaria dimostrare, alla luce di elementi oggettivi ed alla stregua dei principi sull’onere della prova vigenti nello Stato membro, senza, peraltro, esigere dal destinatario della fattura verifiche (circa la qualità di soggetto passivo IVA in capo al fatturante o la disponibilità dei...

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 29 gennaio 2018, n. 2115. La (eventuale) sanatoria o il condono degli illeciti urbanistici, inerendo al rapporto fra P.A. e privato costruttore, esplicano i loro effetti soltanto sul piano dei rapporti pubblicistici amministrativi, penali e/o fiscali – e non hanno alcuna incidenza nei rapporti fra privati
Articolo

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 29 gennaio 2018, n. 2115. La (eventuale) sanatoria o il condono degli illeciti urbanistici, inerendo al rapporto fra P.A. e privato costruttore, esplicano i loro effetti soltanto sul piano dei rapporti pubblicistici amministrativi, penali e/o fiscali – e non hanno alcuna incidenza nei rapporti fra privati

L’articolo 1127 c.c., comma 2, il quale fa divieto al proprietario dell’ultimo piano dell’edificio condominiale di realizzare sopraelevazioni precluse dalle condizioni statiche del fabbricato e consente agli altri condomini di agire per la demolizione del manufatto eseguito in violazione di tale limite, impedisce altresi’ di costruire sopraelevazioni che non osservino le specifiche disposizioni dettate dalle...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, ordinanza 30 gennaio 2018, n. 2257. Nelle s.p.a. ai sensi dell’articolo 2384 c.c. il potere di rappresentanza spetta agli amministratori le eventuali limitazioni, anche se pubblicate, non sono tendenzialmente – opponibili ai terzi
Articolo

Corte di Cassazione, sezione tributaria, ordinanza 30 gennaio 2018, n. 2257. Nelle s.p.a. ai sensi dell’articolo 2384 c.c. il potere di rappresentanza spetta agli amministratori le eventuali limitazioni, anche se pubblicate, non sono tendenzialmente – opponibili ai terzi

Nelle s.p.a. ai sensi dell’articolo 2384 c.c. il potere di rappresentanza spetta agli amministratori, a fortiori all’amministratore delegato, ha carattere generale e le eventuali limitazioni, anche se pubblicate, non sono tendenzialmente – opponibili ai terzi; cosicche’ ai fini dell’ammissibilita’ del ricorso per cassazione e’ necessario e sufficiente che la procura alle liti sia rilasciata da...

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 29 gennaio 2018, n. 2066. In materia di risarcimento del danno da fatto illecito, ove esistano più possibili danneggianti, la graduazione delle colpe tra di essi ha una mera funzione di ripartizione interna tra i coobbligati della somma versata
Articolo

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 29 gennaio 2018, n. 2066. In materia di risarcimento del danno da fatto illecito, ove esistano più possibili danneggianti, la graduazione delle colpe tra di essi ha una mera funzione di ripartizione interna tra i coobbligati della somma versata

In materia di risarcimento del danno da fatto illecito, ove esistano più possibili danneggianti, la graduazione delle colpe tra di essi ha una mera funzione di ripartizione interna tra i coobbligati della somma versata a titolo di risarcimento del danno, e non elide affatto la solidarietà tra loro esistente: ne consegue che la circostanza che...

Corte di Cassazione, sezione terza civile, sentenza n. 3021 dell’8 febbraio 2018. E’ destituita di fondamento l’opposizione proposta dal debitore esecutato avverso l’intervento spiegato dall’agente della riscossione in una procedura espropriativa ordinaria deducendo vizi di invalidità, propria o derivata, della cartella di pagamento
Articolo

Corte di Cassazione, sezione terza civile, sentenza n. 3021 dell’8 febbraio 2018. E’ destituita di fondamento l’opposizione proposta dal debitore esecutato avverso l’intervento spiegato dall’agente della riscossione in una procedura espropriativa ordinaria deducendo vizi di invalidità, propria o derivata, della cartella di pagamento

In tema di espropriazione forzata, presupposto dell’intervento dei creditori nella procedura è l’esistenza di un titolo esecutivo (costituito dal ruolo, per i crediti azionati dall’agente della riscossione), non la notificazione di esso né la intimazione di un precetto (ovvero, per i crediti azionati dall’agente della riscossione, la notificazione della cartella di pagamento), sicchè è destituita...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 30 gennaio 2018, n. 2241. Le aziende non sono sempre esonerate dalla ritenuta sui buoni pasto. Molto dipende dal CCNL e dal tipo di attività svolta.
Articolo

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 30 gennaio 2018, n. 2241. Le aziende non sono sempre esonerate dalla ritenuta sui buoni pasto. Molto dipende dal CCNL e dal tipo di attività svolta.

Le aziende non sono sempre esonerate dalla ritenuta sui buoni pasto. Molto dipende dal CCNL e dal tipo di attività svolta. Sentenza 30 gennaio 2018, n. 2241 Data udienza 8 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CAPPABIANCA Aurelio –...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, sentenza 26 gennaio 2018, n. 2041. In materia di circolazione di partecipazioni societarie
Articolo

Corte di Cassazione, sezione prima civile, sentenza 26 gennaio 2018, n. 2041. In materia di circolazione di partecipazioni societarie

In materia di circolazione di partecipazioni societarie, non è corretto sostenere che il trasferimento dei titoli azionari (nel caso di specie, di una società di capitali) possa avvenire solo con la consegna dei medesimi; infatti, anche per il trasferimento della titolarità delle azioni (o delle quote di s.r.l.), è sufficiente il consenso delle parti legittimamente...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, sentenza 26 gennaio 2018, n. 2044. In tema di sottrazione internazionale di minori
Articolo

Corte di Cassazione, sezione prima civile, sentenza 26 gennaio 2018, n. 2044. In tema di sottrazione internazionale di minori

In tema di sottrazione internazionale di minori Sentenza 26 gennaio 2018, n. 2044 Data udienza 30 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TIRELLI Francesco – Presidente Dott. CRISTIANO Magda – Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – Consigliere Dott. ACIERNO...

Corte di cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 febbraio 2018, n. 2605. Allorché il giudice di primo grado abbia pronunciato nel merito, affermando, anche implicitamente, la propria giurisdizione, la parte che intende contestare tale riconoscimento è tenuta a proporre appello sul punto
Articolo

Corte di cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 febbraio 2018, n. 2605. Allorché il giudice di primo grado abbia pronunciato nel merito, affermando, anche implicitamente, la propria giurisdizione, la parte che intende contestare tale riconoscimento è tenuta a proporre appello sul punto

Allorché il giudice di primo grado abbia pronunciato nel merito, affermando, anche implicitamente, la propria giurisdizione, la parte che intende contestare tale riconoscimento è tenuta a proporre appello sul punto, eventualmente in via incidentale condizionata, trattandosi di parte vittoriosa; diversamente, l’esame della relativa questione è preclusa in sede di legittimità, essendosi formato il giudicato implicito...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 febbraio 2018, n. 2600. Il principio di liberta’ della forma si applica anche all’accordo o al contratto collettivo di lavoro di diritto comune
Articolo

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 febbraio 2018, n. 2600. Il principio di liberta’ della forma si applica anche all’accordo o al contratto collettivo di lavoro di diritto comune

a) Il principio di liberta’ della forma si applica anche all’accordo o al contratto collettivo di lavoro di diritto comune, di guisa che essi – a meno di eventuale diversa pattuizione scritta precedentemente raggiunta ai sensi dell’articolo 1352 c.c. dalle medesime parti stipulanti – ben possono realizzarsi anche verbalmente o per fatti concludenti; b) tale...