Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 26 novembre 2015, n. 46979 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe – Presidente Dott. BIANCHI Luisa – Consigliere Dott. BLAIOTTA Rocco Marco – Consigliere Dott. GRASSO Giuseppe – Consigliere Dott....
Categoria: Cassazione civile 2015
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 17 novembre 2015, n. 23458. La controversia concernente la spettanza e la misura del compenso dovuto al custode di uno o più autoveicoli sottoposti a sequestro amministrativo è devoluta al giudice ordinario, ancorché la relativa richiesta abbia ad oggetto non quanto definitivamente dovuto ma solo un acconto, atteso che il rapporto instaurato tra l’amministrazione ed il privato per l’espletamento del servizio pubblico trova fondamento unicamente nel negozio posto in essere al momento del suo sorgere, sicché non può essere suddiviso a seconda che l’istanza venga proposta prima o dopo l’emanazione del provvedimento di confisca o di restituzione delle cose sequestrate
Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 17 novembre 2015, n. 23458 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROVELLI Luigi Antonio – Primo Presidente f.f. Dott. FINOCCHIARO Mario – Presidente di Sez. Dott. AMOROSO Giovanni – Presidente di Sez. Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 17 novembre 2015, n. 23528. Il ricorso per revocazione della sentenza della Corte di cassazione per errore di fatto deve esporre a pena d’inammissibilità i fatti rilevanti per la decisione revocatoria, non essendo invece necessaria l’esposizione dei fatti di cui all’originario ricorso per cassazione
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 17 novembre 2015, n. 23528 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 2 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETITTI Stefano – Presidente Dott. MANNA Felice – Consigliere Dott. D’ASCOLA Pasquale – rel. Consigliere Dott. GIUSTI Alberto – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 19 novembre 2015, n. 23683. Nel preliminare di vendita immobiliare, l’inadempienza del promittente all’obbligo di provvedere alla cancellazione di pregresse ipoteche, ovvero la sopravvenienza di iscrizioni o trascrizioni implicanti pericolo di evizione non osta a che il promissario possa decidere l’esecuzione in forma specifica a norma dell’articolo 2932 c.c., e comporta che il promissario medesimo, ove si avvalga di tale facolta’, e’ dispensato dall’onere del pagamento o della formale offerta del prezzo, potendo chiedere che il giudice, con la pronuncia che tenga luogo del contratto non concluso, fissi condizioni e modalita’ di versamento idonee ad assicurare l’acquisto del bene libero da vincoli e a garantirlo dall’eventuale dell’evizione
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 19 novembre 2015, n. 23683 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PICCIALLI Patrizia – Presidente Dott. MIGLIUCCI Emilio – rel. Consigliere Dott. LOMBARDO Luigi Giovanni – Consigliere Dott. D’ASCOLA Pasquale – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 19 novembre 2015, n. 23694. In tema di indennità prevista per il caso di trasformazione in tempo indeterminato del contratto a termine, la norma introdotta dall’articolo 28 del Dlgs 81/105 ha natura sostanziale e rappresenta una nuova disciplina dell’istituto. Ne deriva che essa è irretroattiva e si applica solo ai contratti di lavoro stipulati dopo la sua entrata in vigore, così perdurando l’applicazione della pregressa disciplina di cui all’articolo 32 della legge 183/2010 ai giudizi pendenti relativi ai contratti precedenti
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 19 novembre 2015, n. 23694 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI CERBO Vincenzo – Presidente Dott. NOBILE Vittorio – rel. Consigliere Dott. LORITO Matilde – Consigliere Dott. GHINOY Paola – Consigliere Dott. AMENDOLA...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 24 novembre 2015, n. 23934. Poiche’ i limiti di ammissibilita’ della prova testimoniale avente ad oggetto l’esistenza di un negozio per il quale e’ richiesta la forma scritta ad substantiam, sono dettati da ragioni di ordine pubblico, l’inammissibilita’ della prova per contrasto con la norma (articolo 2725 c.c.) che la vieta non e’ sanata dalla mancata tempestiva opposizione della parte interessata; conseguentemente, la relativa eccezione puo’ essere utilmente formulata anche dopo l’espletamento della prova vietata, e quindi con la proposizione di uno specifico motivo di appello a fronte di un’assunzione avvenuta in primo grado. Correttamente, pertanto, la Corte d’appello ha scrutinato “la tematica relativa alle prove testimoniali di cui l’appellante” aveva lamentano “la nullita’ in quanto tendenti a comprovare la costituzione verbale di una servitu’ prediale in dispregio alla fattispecie di cui all’articolo 1350 c.c.”.
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 24 novembre 2015, n. 23934 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. NUZZO Laurenza – Presidente Dott. CORRENTI Vincenzo – Consigliere Dott. GIUSTI Alberto – rel. Consigliere Dott. FALASCHI Milena – Consigliere Dott. ABETE...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 25 novembre 2015, n. 24044. La sospensione feriale dei termini processuali prevista dall’art. 1 L. n.742/1969, non si applica alle opposizioni relative alla distribuzione della somma ricavata in sede di esecuzione forzata, proposte ai sensi dell’art. 512 c.p.c., avuto riguardo alla sostanziale identità, strutturale e funzionale, dell’incidente cognitivo in sede distributiva con l’opposizione all’esecuzione di cui all’art. 615 c.p.c. ed alla comune esigenza di non ritardare il soddisfacimento dei creditori, nonché all’inoperatività della sospensione in tema di reclamo avverso i decreti di riparto in materia fallimentare, ed alla coerenza indicata con il canone costituzionale della ragionevole durata del processo. La sospensione dei termini feriali è inapplicabile ai decreti emessi dal Tribunale fallimentare in sede di reclamo proposto ex art. 26 L.F.
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 25 novembre 2015, n. 24044 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CECCHERINI Aldo – Presidente Dott. DIDONE Antonio – rel. Consigliere Dott. DI VIRGILIO Rosa Maria – Consigliere Dott. DE CHIARA Carlo –...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 25 novembre 2015, n. 24046. Nel concordato preventivo la compensazione determina – a norma del combinato disposto degli artt. 56 e 169 l.f. – un deroga alla regola del concorso ed è ammessa pure quando i presupposti di liquidità ed esigibilità, ex art. 1243 c.c., maturino dopo la data di presentazione della domanda di ammissione al concordato preventivo, purchè il fatto genetico delle rispettive obbligazioni sia sempre anteriore a detta domanda
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 25 novembre 2015, n. 24046 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CECCHERINI Aldo – Presidente Dott. NAPPI Aniello – Consigliere Dott. DIDONE Antonio – Consigliere Dott. CRISTIANO Magda – Consigliere Dott. FERRO Massimo...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 1 dicembre 2015, n. 24469. Fissati i criteri per poter beneficiare o meno dell’agevolazione prima casa con riferimento al requisito dei metri quadri massimi consentiti (240). Nel conteggio dei metri quadrati non possono essere considerati solo gli spazi calpestabili, ma rientrano anche i muri perimetrali e quelli divisori. Fuori dal conteggio, invece, i balconi, le terrazze, le cantine, le soffitte, le scale e posto auto. Il parametro quindi da considerare è la superficie utile complessiva da non valutare al netto, proprio perché l’ultima norma in materia ossia il Dm 1072/1969 non fa alcun riferimento all’aggettivo “netto” contenuto invece nella precedente tabella allegata al Dm 4 dicembre 1961
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 1 dicembre 2015, n. 24469 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE T Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CICALA Mario – Presidente Dott. BOGNANNI Salvatore – Consigliere Dott. IACOBELLIS Marcello – Consigliere Dott. CARACCIOLO Giuseppe – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 1 dicembre 2015, n. 24445. Ai fini della dichiarazione di adottabilità dei minori, la valutazione circa la condizione di «abbandono» e la «inidoneità genitoriale» deve essere basta su valutazioni «attuali», soprattutto in presenza di cambiamenti rilevanti come l’assegnazione di un alloggio e l’ottenimento di un posto di lavoro
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 1 dicembre 2015, n. 24445 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI PALMA Salvatore – Presidente Dott. DOGLIOTTI Massimo – Consigliere Dott. GIANCOLA Maria Cristina – Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – Consigliere Dott....