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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 giugno 2014, n. 13654. Confermato il quantum stabilito in appello, ovvero, 692mila euro a quella che era, all’epoca, la partner dell’uomo ucciso con alcuni colpi di pistola, su ordine dell’ex moglie. Legittimato il convivente more uxorio ad ottenere il risarcimento dei danni conseguenti all’uccisione del partner

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 16 giugno 2014, n. 13654 Svolgimento del processo l. P.F., in proprio e nella qualità di rappresentante del proprio figlio minore R.C., citò a giudizio, davanti al Tribunale di Milano, P.R., G.A., I.S., O.C. e B.C. e, sul presupposto di essere stata convivente del noto stilista M.G., chiese...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 13 giugno 2014, n. 13565. Una volta accertata la congruità della misura dell'assegno divorzile, il giudice del merito ha, del tutto coerentemente, stabilito un aumento in vista dei futuri oneri (locativi) che il coniuge dovrà sostenere qualora si trovi obbligato a lasciare la casa familiare, nella quale attualmente abita senza corrispondere alcun canone.

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza  13 giugno 2014, n. 13565 Fatto e diritto E’ stata depositata la seguente relazione, ritualmente comunicata alle parti: 1) I1 Tribunale di Roma – dichiarata, con sentenza non definitiva, la cessazione degli effetti civili del matrimonio celebrato fra S.D.T. ed A.C.- con la sentenza definitiva revocò, fra l’altro,...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 6 giugno 2014, n. 12797. Necessaria l'indagine tecnica prima di rogare l'atto di vendita. Il notaio non si può limitare ad accertare e ratificare la volontà delle parti senza effettuare alcuna indagine tecnica

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 6 giugno 2014, n. 12797 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TRIOLA Roberto Michele – Presidente Dott. MIGLIUCCI Emilio – Consigliere Dott. MANNA Felice – Consigliere Dott. CORRENTI Vincenzo – Consigliere Dott. FALASCHI Milena...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 12 giugno 2014, n. 13424. La corresponsione dell'assegno divorzile in unica soluzione su accordo tra le parti, soggetto a verifica giudiziale, esclude la sopravvivenza, in capo al coniuge beneficiario, di qualsiasi ulteriore diritto, a contenuto patrimoniale o meno, nei confronti dell'altro coniuge, attesa la cessazione, per effetto del divorzio e della suddetta erogazione "una tantum", di qualsiasi rapporto fra gli stessi, con la conseguenza che nessuna ulteriore prestazione può essere richiesta, neppure per il peggioramento delle condizioni economiche dell'assegnatario o, comunque, per la soprawenienza dei giustificati motivi cui è subordinata l'ammissibilità della domanda di revisione del medesimo assegno periodico. Tale principio non può applicarsi anche all'assegno di mantenimento del figlio che, oltre a non partecipare, anche in ragione della sua minore età, all'accordo per la corresponsione una tantum dell'assegno divorzile, ha un interesse distinto e preminente rispetto a quello dei genitori a vedersi assicurato, sino al raggiungimento della propria indipendenza economica, un contributo al suo mantenimento, da parte di entrambi i genitori, che sia idoneo al soddisfacimento delle proprie esigenze di vita sicché la corresponsione dell'assegno divorzile in unica soluzione e anche in vista delle esigenze di mantenimento del minore non pregiudica la possibilità di richiedere, ex art. 9 della legge n. 898/1970, la modifica delle condizioni economiche del divorzio qualora esse per fatti intervenuti successivamente alla sentenza di divorzio, si dimostrino inidonee a soddisfare le esigenze di mantenimento del minore

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 12 giugno 2014, n. 13424 FATTO E DIRITTO Rilevato che in data 28 novembre 2013 è stata depositata relazione ex art. 380 bis che qui si riporta: 1. Il Tribunale di Bari, con provvedimento del 13 febbraio 2011, ha accolto l’istanza ex art. 9 della legge n. 898/1970,...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 3 giugno 2014, n. 12371. Il giudice dell'appello che accolga il ricorso contro una sentenza di primo grado provvisoriamente esecutiva deve sempre ordinare la restituzione di quanto corrisposto in esecuzione della decisione riformata.

  Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 3 giugno 2014, n. 12371 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SALME’ Giuseppe – Presidente Dott. DOGLIOTTI Massimo – Consigliere Dott. SCALDAFERRI Andrea – rel. Consigliere Dott. ACIERNO Maria – Consigliere Dott. LAMORGESE...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 29 maggio 2014, n. 12117. Va annullato il contratto di compravendita di un fondo stipulato dal padre utilizzando il denaro della figlia, di cui è rappresentante legale, se poi lo intesta a sé stesso anziché alla minore, come disposto dal giudice tutelare, così provocando le azioni pregiudizievoli dei suoi creditori

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 29 maggio 2014, n. 12117 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 3 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VIVALDI Roberta – Presidente Dott. ARMANO Uliana – Consigliere Dott. FRASCA Raffaele – Consigliere Dott. SCARANO Luigi Alessandro – Consigliere Dott....