La minaccia di far valere un diritto assume i caratteri della violenza morale
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La minaccia di far valere un diritto assume i caratteri della violenza morale

Corte di Cassazione, sezione prima civile, Ordinanza 2 maggio 2019, n. 11556. La massima estrapolata: La minaccia di far valere un diritto assume i caratteri della violenza morale, invalidante il consenso prestato per la stipulazione del contratto, ai sensi dell’art. 1438 cod. civ., soltanto se è diretta a conseguire un vantaggio ingiusto, situazione che si...

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 12 ottobre 2017, n. 23996. Nell’ipotesi di errore bilaterale
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Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 12 ottobre 2017, n. 23996. Nell’ipotesi di errore bilaterale

Nell’ipotesi di errore bilaterale, che ricorre quando esso sia comune a entrambe le parti, il contratto è annullabile a prescindere dall’esistenza del requisito della riconoscibilità, poiché in tal caso non è applicabile il principio dell’affidamento, avendo ciascuno dei contraenti dato causa all’invalidità del negozi CORTE DI CASSAZIONE SEZ. II CIVILE SENTENZA 12 ottobre 2017, n.23996...

Annullabilità e Nullità: l’Invalidità contrattuale
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Annullabilità e Nullità: l’Invalidità contrattuale

  Annullabilità e Nullità: l’Invalidità contrattuale saggio dottrinario e giurisprudenziale costantemente aggiornato in forza dei collegamenti ipertestuali Ultimo aggiornamento 8 gennaio 2023 Per una migliore consultazione del presente saggio, anche per i collegamenti testuali ed ipertestuali, scaricare il documento in formato PDF L’invalidita contrattuale – Annullabilita’ e Nullita’   1)    L’INVALIDITÀ LE FIGURE SIMILARI Secondo...

Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 16 settembre 2016, n. 18248
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 16 settembre 2016, n. 18248

Nel caso in cui l’azione di annullamento del contratto per errore sia esercitata dagli eredi del contraente che si asserisce essere caduto in errore, ai fini della decorrenza della prescrizione dell’azione in base alla previsione dell’articolo 1442 c.c., comma 2, rileva anche la scoperta ad opera degli eredi, ove la stessa intervenga in epoca successiva...

Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 11 agosto 2016, n. 17012
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 11 agosto 2016, n. 17012

La minaccia di far valere un diritto assume i caratteri della violenza morale, invalidante il consenso prestato per la stipulazione di un contratto, ai sensi dell’art. 1438 cod. civ., soltanto se è diretta a conseguire un vantaggio ingiusto; il che si verifica quando il fine ultimo perseguito consista nella realizzazione di un risultato che, oltre...

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 7 luglio 2016, n. 13854
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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 7 luglio 2016, n. 13854

L’errore che conduce all’annullamento del contratto, oltre che essenziale, cioè tale da determinare la parte a concludere il contratto, deve essere anche riconoscibile dall’altro contraente, nel senso che questi, in relazione al contenuto, alle circostanze del contratto e alle qualità dei contraenti, avrebbe dovuto rilevarlo, adoperando la normale diligenza, ovvero, ove si tratti di professionista,...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 9 ottobre 2015, n. 20305. Il contratto può essere annullato ai sensi dell’art. 1434 cod. civ. qualora la volontà del contraente sia stata alterata dalla coazione, fisica o psichica, proveniente dalla controparte o da un terzo, requisiti che non ricorrono ove la determinazione della parte sia stata provocata da timori meramente interni ovvero da personali valutazioni di convenienza, senza cioè che l’oggettività del pregiudizio risalti – su iniziativa probatoria della parte che promuove la domanda di annullamento – quale idonea a condizionare un libero processo determinativo delle proprie scelte. Secondo un consolidato indirizzo, invero, cui si presta adesione, in materia di annullamento del contratto per vizi della volontà, si verifica l’ipotesi della violenza, invalidante, il negozio giuridico, qualora uno dei contraenti subisca una minaccia specificamente finalizzata ad estorcere il consenso alla conclusione del contratto, proveniente dal comportamento posto in essere dalla controparte o da un terzo e risultante di natura tale da incidere, con efficienza causale, sul determinismo del soggetto passivo, che in assenza della minaccia non avrebbe concluso il negozio

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I SENTENZA 9 ottobre 2015, n.20305 I fatti rilevanti della causa e le ragioni della decisione Con il primo motivo il ricorrente deduce violazione di legge ai sensi degli artt. 1427, 1434 e 1438 cod.civ. e vizio di motivazione, avendo erroneamente la corte d’appello ravvisato l’inconfigurabilità della minaccia di far...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 29 maggio 2014, n. 12117. Va annullato il contratto di compravendita di un fondo stipulato dal padre utilizzando il denaro della figlia, di cui è rappresentante legale, se poi lo intesta a sé stesso anziché alla minore, come disposto dal giudice tutelare, così provocando le azioni pregiudizievoli dei suoi creditori

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 29 maggio 2014, n. 12117 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 3 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VIVALDI Roberta – Presidente Dott. ARMANO Uliana – Consigliere Dott. FRASCA Raffaele – Consigliere Dott. SCARANO Luigi Alessandro – Consigliere Dott....

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