Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione I , sentenza 25 ottobre 2013 n. 43890 E’ fatto divieto di disporre o mantenere la medesima custodia carceraria in costanza di persona affetta da malattia particolarmente grave tale da rendere le sue condizioni di salute incompatibili con lo stato detentivo ovvero non adeguatamente curabili. Anche in...
Giorno: 28 Ottobre 2013
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 11 ottobre 2013, n. 23147. Se la responsabilita’ da mala gestio impropria, non puo’ comportare la responsabilita’ ultramassimale dell’assicuratore per il capitale, rispetto al quale il limite del massimale e’ insuperabile, puo’ comportarla invece, per interessi e svalutazione. Ne deriva quindi che l’assicuratore della responsabilita’ civile derivante dalla circolazione dei veicoli, ove ritardi colposamente il pagamento della somma dovuta a titolo di risarcimento in favore terzo danneggiato, incorrendo cosi’ nell’ipotesi di cosiddetto “mala gestio” impropria, e’ tenuto alla corresponsione, non solo degli interessi sul massimale, ma, anche del maggior danno ex articolo 1224 c.c., comma 2, (che puo’ consistere anche nella svalutazione monetaria, per la parte non coperta dagli interessi).
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 11 ottobre 2013, n. 23147 Integrale CIRCOLAZIONE STRADALE – RISARCIMENTO DANNI – RISARCIMENTO DANNI (IN GENERE) REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RUSSO Libertino Alberto – Presidente Dott. PETTI Giovanni Battista – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 22 ottobre 2013, n. 43198. L’insufficienza e la contraddittorietà degli elementi [probatori] devono avere caratteristiche tali da non poter essere ragionevolmente considerate superabili in giudizio, con la conseguenza che, a meno che ci si trovi in presenza di elementi palesemente insufficienti per sostenere l’accusa in giudizio per l’esistenza di prove positive di innocenza o per la manifesta inconsistenza di quelle di non colpevolezza, la sentenza di non luogo a procedere non è consentita quando l’insufficienza e la contraddittorietà degli elementi acquisiti siano superabili in dibattimento
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 22 ottobre 2013, n. 43198 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 22/10/2012 il G.U.P. del Tribunale di Trento dichiarava non luogo a procedere nei confronti di B.D. per il delitto di cui all’art. 589 c.p., per omicidio colposo in danno di S.C. (acc. in (omissis) ). All’imputato...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 24 ottobre 2013, n. 24132. La falsa rappresentazione della realtà circa la natura (agricola o edificatoria) di un terreno, ricadendo direttamente su di una qualità dell’oggetto, integra l’ipotesi normativa dell’errore di fatto e non di diritto, poiché la inesatta conoscenza della norma che ne preveda la destinazione urbanistica si risolve in una (altrettanto) inesatta conoscenza della circostanza della edificabilità o inedificabilità del suolo, di una circostanza, cioè, inerente ai caratteri reali del bene, differenziandosi un terreno non fabbricabile da un altro utilizzabile a scopi edilizi essenzialmente sotto il profilo dei relativi, possibili impieghi, così che le parti di una compravendita si determinano alla stipula del negozio proprio in relazione alle qualità del terreno ed alle utilità (ed utilizzazioni) da esso ricavabili, incorrendo in errore essenziale in caso di ignoranza della sua vera natura (errore che, per converso, non influirà sulla validità del contratto qualora verta esclusivamente sul valore, attenendo, in tal caso, ai motivi che possano aver indotto le parti alla stipula e che, come tali, non spiegano una incidenza diretta sul processo formativo del volere negoziale)
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 24 ottobre 2013, n. 24132 Svolgimento del processo T..P. , con atto notificato in data 13.3.1990 conveniva in giudizio avanti al tribunale di Lamezia Terme, i coniugi M.G. e J.J..W. , e, premesso di avere acquistato da questi ultimi un apprezzamento di terreno sito nel comune di (omissis)...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 17 ottobre 2013, n. 42667. La nullita’ derivante dall’omesso avviso all’indagato da parte della polizia giudiziaria che proceda ad un atto urgente ed indifferibile, quale certamente e’ la sottoposizione dell’indagato ai test per il rilievo del tasso alcolemico, della facolta’ di farsi assistere dal difensore e’ di natura intermedia e deve ritenersi sanata se non tempestivamente rilevata o se non dedotta prima, ovvero immediatamente dopo il compimento dell’atto, ai sensi dell’articolo 182 c.p.p., comma 2
Suprema Corte di Cassazione sezione IV Sentenza 17 ottobre 2013, n. 42667 IntegraleCIRCOLAZIONE STRADALE – STATO DI EBBREZZA REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SIRENA Pietro Antonio – Presidente Dott. D’ISA Claudio – Consigliere Dott. BIANCHI Luisa – Consigliere Dott. IZZO...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 24 ottobre 2013, n. 24118. L’attività di mera assistenza e consulenza finalizzata alla preparazione ed alla presentazione di una domanda rivolta alla concessione di finanziamenti pubblici, da presentare ad un organo già determinato direttamente dalla legge, non costituisce mediazione tipica né atipica, ma va qualificata come prestazione d’opera professionale
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 24 ottobre 2013, n. 24118 Svolgimento del processo 1. Nel 2003 il sig. F..F. convenne in giudizio la sig.a S..G. , imprenditrice, allegando di avere con essa stipulato nel luglio e nel novembre del 2000 due contratti di prestazione d’opera professionale, aventi ad oggetto l’assistenza e la consulenza...
Corte di Cassazione, sezione I, ordinanza 25 ottobre 2013, n. 24216. In tema di determinazione dell’assegno di divorzio, deve escludersi la necessità di una puntuale considerazione, da parte del giudice che dia adeguata giustificazione della propria decisione di tutti, contemporaneamente, i parametri di riferimento indicati dall’art. 5, comma 6, della legge 1 dicembre 1970, n. 898 (nel testo modificato dall’art. 10 della legge 6 marzo 1987, n. 74), potendo valorizzare quello basato sulle condizioni economiche delle parti, in particolare apprezzando la deteriore situazione del coniuge avente diritto dall’assegno, oltre alla durata legale del matrimonio
Suprema Corte di Cassazione sezione I ordinanza 25 ottobre 2013, n. 24216 Fatto e diritto Rilevato, che è stata depositata la seguente relazione ex art. 380 bis cod. proc. civ., nel procedimento civile iscritto al R.G. 10188 del 2012; “La Corte d’Appello di Perugia accoglieva l’appello proposto da C.M. avverso la sentenza di primo grado,...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 8 ottobre 2013, n. 22892. E’ illegittimo vietare la destinazione d’uso a locale pubblico per tutelare la quiete di un edificio quando le emissioni sonore risultano tollerabili, secondo quanto stabilito dall’art. 844 c.c.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II CIVILE Sentenza 8 ottobre 2013, n. 22892 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TRIOLA Roberto Michele – Presidente – Dott. BURSESE Gaetano Antonio – rel. Consigliere – Dott. MIGLIUCCI Emilio – Consigliere – Dott....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 24 ottobre 2013, n. 24127. Risponde a regola comune dei giudizi in tema di immissioni che essi si riferiscono ai fenomeni di disturbo (da rumore, odore, etc.) cagionati secondo una certa tipologia mutevole nel tempo in relazione molteplicità di fattori (frequenza d’uso della fonte, sua manutenzione, intensità volumetrica, additivi di ogni tipo, modifica del rumore di fondo, etc.).
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 24 ottobre 2013, n. 24127 Svolgimento del processo 1) L’8 novembre 1999 gli odierni resistenti T.V. e R.L. chiedevano al tribunale di Ragusa provvedimento di urgenza per eliminare immissioni di rumore provenienti dall’autoclave dell’appartamento di una loro vicina, G.T..B. . Il provvedimento veniva concesso e il tribunale, accolta...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 24 ottobre 2013, n. 43565. Il discrimine tra aborto illegale e omicidio volontario del neonato
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 24 ottobre 2013, n. 43565 Ritenuto in fatto 1. Con ordinanza deliberata il 31 maggio 2013 il Tribunale di Roma, costituito ai sensi dell’art. 310 cod. proc. pen., ha respinto l’appello proposto dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo avverso l’ordinanza in data 7 marzo 2013...