Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria ordinanza 29 luglio 2014, n. 17250 In fatto e in diritto La R. spa ha proposto ricorso per Cassazione, affidato a tre motivi, contro la sentenza resa dalla CTR Lazio n.229/6/12, depositata il 12.12.2012, che aveva accolto l’appello proposto dall’Agenzia delle entrate contro la sentenza resa dalla CTP di...
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 24 luglio 2014, n. 16836. Nullo l'avviso di accertamento se la pretesa impositiva non consente al contribuente il diritto di difesa
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 24 luglio 2014, n. 16836 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CAPPABIANCA Aurelio – Presidente Dott. DI IASI Camilla – Consigliere Dott. VIRGILIO Biagio – Consigliere Dott. GRECO Antonio – Consigliere Dott. FEDERICO Guido...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 9 luglio 2014, n. 15633. In sede di accertamento mediante parametri, la motivazione dell'atto di accertamento non può esaurirsi nel mero rilievo dello scostamento dai parametri, ma deve essere integrata (anche sotto il profilo probatorio) con le ragioni per le quali sono state disattese le contestazioni sollevate dal contribuente in sede di contraddittorio, solo così emergendo la gravità, precisione e concordanza attribuibile alla presunzione basata sui suddetti parametri e la giustificabilità di un onere della prova contraria (ma senza alcuna limitazione di mezzi e di contenuto) a carico del contribuente.
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 9 luglio 2014, n. 15633 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CAPPABIANCA Aurelio – Presidente Dott. DI IASI Camilla – Consigliere Dott. GRECO Antonio – Consigliere Dott. FERRO Massimo – rel. Consigliere Dott. FEDERICO...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 3 luglio 2014, n. 15191. Per contestare i fatti espressi nel p.v.c. della G.d.F. il contribuente deve proporre querela di falso In tema di accertamenti tributari, il processo verbale di constatazione, redatto dalla Guardia di finanza o dagli altri organi di controllo fiscale, è assistito da fede privilegiata
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 3 luglio 2014, n. 15191 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE T Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CICALA Mario – Presidente Dott. BOGNANNI Salvatore – Consigliere Dott. IACOBELLIS Marcello – rel. Consigliere Dott. DI BLASI Antonino –...
Corte di Cassazione, sezione unite, ordinanza 9 luglio 2014, n. 15593. La giurisdizione in ordine alle controversie aventi ad oggetto l'impugnazione del fermo amministrativo di beni mobili registrati (e del relativo preavviso), emesso ex art. 86 del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 602, con riguardo a crediti di natura tributaria, spetta al giudice tributario e i si estende anche all'ipotesi in cui la domanda sia stata proposta in epoca anteriore all'entrata in vigore dell'art. 35, comma 25 quinquies, dei d.l. 4 luglio 2006, n. 223 (convertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248), il quale, modificando l'art. 19 del d.lgs. n. 546 del 1992, ha incluso il fermo tra gli atti impugnabili dinanzi al giudice tributario. Ma va applicata la giuridizione del giudice ordinario quando la domanda proposta non investe il rapporto tributario (requisito necessario per configurare la giurisdizione tributaria, al fine di evitare la violazione del divieto costituzionale di istituire giudici speciali), ma ha ad oggetto il comportamento asseritamente illecito – causa del danno lamentato – tenuto dal concessionario nella fase successiva all’emissione del provvedimento di fermo, del quale non è chiesto l’annullamento per ragioni attinenti al credito tributario: sicché il giudizio attiene ad una posizione di diritto soggettivo del tutto indipendente ed avulsa dal rapporto tributario e rientrante, pertanto, nella giurisdizione del giudice ordinario
Suprema Corte di Cassazione sezione unite ordinanza 9 luglio 2014, n. 15593 Ritenuto in fatto 1. L.C., dopo che il Tribunale di Brindisi, in riforma della sentenza del Giudice di pace di San Vito dei Normanni, originariamente adito, aveva declinato la giurisdizione indicando come munito di questa il giudice tributario, ha riassunto la causa dinanzi...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 12 giugno 2014, n. 24875. Ai reati tributari, in particolare a quello previsto dall'art. 10 ter del d.lgs. 74/2000 (omesso versamento dell'iva), non è applicabile il terzo comma dell'art. 182 bis l.f., il quale stabilisce che non si possono iniziare o proseguire azioni cautelari sul patrimonio del debitore in presenza di un accordo di ristrutturazione dei debiti
Corte di Cassazione sezione III sentenza 12 giugno 2014, n. 24875 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. FRANCO Amedeo – rel. Consigliere Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. RAMACCI Luca – Consigliere Dott. ACETO...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 9 giugno 2014, n. 12995. La disciplina di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972, articolo 21, comma 7 – a norma del quale "se viene emessa fattura per operazioni inesistenti, ovvero se nella fattura i corrispettivi delle operazioni o le imposte relativi sono indicate in misura superiore a quella reale, l'imposta e' dovuta per l'intero ammontare indicato o corrispondente alle indicazioni della fattura" – costituisce attuazione dell'articolo 21, paragrafo 1, lettera c), della sesta direttiva 77/388/CEE, come modificata dalla direttiva 91/680/CEE del Consiglio, del 16 dicembre 1991 – al quale e' subentrato l'articolo 203 della direttiva CE 2006/112 -, a cui tenore chiunque indichi l'IVA in una fattura o in ogni altro documento che ne fa le veci e' debitore di tale imposta. In particolare, tale soggetto e' debitore dell'IVA indicata in una fattura indipendentemente da qualsiasi obbligo di versarla in ragione di un'operazione soggetta ad IVA
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 9 giugno 2014, n. 12995 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE T Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. IACOBELLIS Marcello – Presidente Dott. CARACCIOLO Giuseppe – Consigliere Dott. COSENTINO Antonello – Consigliere Dott. PERRINO Angelina Maria – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza del 3 giugno 2014, n. 22899. La cessione di materiali e prodotti dell'industria lapidea non risulta inclusa tra quelle per le quali, nell'ambito delle tabelle del D.P.R. n. 633 del 1972, sono previste aliquote Iva diverse da quella ordinaria: il richiamato n. 80 della parte 2^ della tabella A del D.P.R. n. 633 del 1972, non risulta, infatti, vigente.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza del 3 giugno 2014, n. 22899 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNINO Saverio F. – Presidente – Dott. SAVINO Mariapia Gaeta – Consigliere – Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere – Dott....
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 21 maggio 2014, n. 11183. Le ispezioni fiscali da parte degli agenti durano in genere 30 giorni, più altri 30 in caso di particolari complessità; l’ispezione fiscale può protrarsi anche alcuni mesi poiché devono essere conteggiati solo i giorni passati effettivamente in azienda
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 21 maggio 2014, n. 11183 Svolgimento del processo La controversia origina dall’impugnazione con separati ricorsi da parte della contribuente, titolare della ditta “Istituto Dott. P.B.” degli avvisi di rettifica IVA per gli anni 1996 e 1997, con i quali l’Ufficio rettificava la dichiarazione annuale IVA per irregolare tenuta...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 13 maggio 2014, n. 10326. Se la notifica della cartella di pagamento contestata dal contribuente è regolare, questi non può dedurre nuovi vizi chiedendo all'Agente della riscossione di produrne la copia integrale
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 13 maggio 2014, n. 10326 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RUSSO Libertino Alberto – Presidente Dott. AMBROSIO Annamaria – Consigliere Dott. SESTINI Danilo – Consigliere Dott. RUBINO Lina – Consigliere Dott. BARRECA Giuseppina...