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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, entenza 26 settembre 2017, n. 44381. Non è reato l’espressione “ve la farò pagare” se riferita all’esercizio di azioni giudiziarie.

Non è reato l’espressione “ve la farò pagare” se riferita all’esercizio di azioni giudiziarie, il che implica un diritto e non un danno ingiusto o una minaccia. Sentenza 26 settembre 2017, n. 44381 Data udienza 28 aprile 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 31 agosto 2017, n. 39758. Stalking dovuta a forte litigiosità tra gli ex coniugi
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 31 agosto 2017, n. 39758. Stalking dovuta a forte litigiosità tra gli ex coniugi

La forte litigiosità degli ex coniugi dovuta alla gestione dei figli diventa stalking quando genera uno stato di ansia nella vittima costringendola a cambiare le sue abitudini.     Sentenza 31 agosto 2017, n. 39758 Data udienza 3 febbraio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 8 giugno 2017, n. 28566
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 8 giugno 2017, n. 28566

Da un lato, il provvedimento di “cessazione” delle intercettazioni adottato del P.M. assume i connotati di una vera e propria rinuncia da parte del P.M. all’attività investigativa da svolgere mediante l’intercettazione di conversazioni sull’utenza oggetto di captazione (rinuncia della quale la P.G. e gli altri enti interessati devono tener conto, astenendosi dall’operare l’attività captativa in...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 28 aprile 2017, n. 10527
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 28 aprile 2017, n. 10527

La dichiarazione del contribuente di non possedere libri, registri, scritture e documenti, specificamente richiestigli dall’Amministrazione finanziaria nel corso di un accesso, preclude la valutazione degli stessi in suo favore in sede amministrativa o contenziosa e rende legittimo l’accertamento induttivo, solo ove sia non veritiera, cosciente, volontaria e dolosa, così integrando un sostanziale rifiuto di esibizione...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 16 febbraio 2017, n. 7404
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 16 febbraio 2017, n. 7404

La vittima del reato di stalking può fare ricorso in Cassazione per la mancata comunicazione dell’istanza di revoca della misura cautelare nei confronti del suo persecutore Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 16 febbraio 2017, n. 7404 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 17 febbraio 2017, n. 7614
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 17 febbraio 2017, n. 7614

In tema di reati contro la fede pubblica, la nozione di uso di atto falso comprende qualsiasi modo di avvalersi del falso documento per uno scopo conforme alla natura dell’atto, con la conseguenza che ad integrare il reato è sufficiente la semplice esibizione del documento falso, quale che sia il significato che il soggetto intenda...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 10 gennaio 2017, n. 859
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 10 gennaio 2017, n. 859

L’appartenenza di un soggetto ad un sodalizio criminale può essere ritenuta, anche in base alla partecipazione ad un solo reato fine, sempre che il ruolo svolto e le modalità dell’azione siano tali da evidenziare la sussistenza del vincolo e ciò può verificarsi solo quando detto ruolo non avrebbe potuto essere affidato a soggetti estranei, oppure...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 5 gennaio 2017, n. 523
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 5 gennaio 2017, n. 523

Il giudice non può condannare i privati per concorso in atto pubblico in relazione al reato di concussione, commesso dal pubblico ufficiale, senza la prova che abbiano istigato o rafforzato il proposito di stilare il falso verbale con il quale si attestava di aver eseguito in dogana controlli di merce con la procedura semplificata, in...

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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 5 gennaio 2017, n. 522

Ai fini della configurabilità del reato di diffamazione, deve presumersi la sussistenza del requisito della comunicazione con più persone qualora l’espressione offensiva sia inserita in un documento (nella specie un vaglia postale) per sua natura destinato ad essere normalmente visionato appunto da più persone. (Fattispecie relativa alla condotta dell’imputato che, nella causa di un vaglia...

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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 20 dicembre 2016, n. 54148

In tema di lesioni personali volontarie, ricorre la circostanza aggravante del fatto commesso con armi quando il soggetto agente utilizzi un manico di scopa od un ombrello, trattandosi di armi improprie, ai sensi dell’art. 4, comma secondo, legge n. 110 del 1975, per il quale rientra in questa categoria, oltre agli strumenti da punta e...