Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 4 luglio 2016, n. 13609 La parte che abbia già ricevuto, per ogni singolo periodo, le prestazioni previste dalla sentenza di separazione a titolo di assegno per il mantenimento del figlio non può essere costretta a restituirle dopo la raggiunta autosufficienza economica del figlio medesimo Suprema Corte di...
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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 16 maggio 2016, n. 12462
In tema di rapporti pendenti al momento della dichiarazione di fallimento, l’esercizio da parte del curatore del promissario acquirente della facoltà di scioglimento dal contratto preliminare di vendita pendente, ai sensi dell’art. 72 legge fall. (nel testo, vigente ratione temporis, anteriore alle modifiche introdotte dal d.lgs. n. 5 del 2006), non richiede un negozio formale...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 25 maggio 2016, n. 10826
Il segno distintivo costituito dal nome anagrafico e validamente registrato, non può essere di regola adottato in settori affini salvo il suo impiego limitato secondo principi di correttezza professionale, neppure dalla persona che legittimamente porti quel nome. L’inserimento nel marchio di un patronimico coincidente con il nome della persona che in precedenza l’ha incluso in...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 25 maggio 2016, n. 10828
La delibera di un’assemblea ordinaria di una società cooperativa a responsabilità limitata di approvazione del bilancio ha piena efficacia vincolante nei confronti di tutti i soggetti legati dal rapporto sociale e costituisce anche piena prova del credito che la società vanta nei confronti del singolo socio Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 13 maggio 2016, n. 9889
Il marchio non registrato o marchio di fatto trova una sua tutela nell’utilizzazione effettiva di esso, con la conseguenza che la tutela stessa non è esperibile in rapporto a segni distintivi di un’attività di impresa mai esercitata dal preteso titolare Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 13 maggio 2016, n. 9889 REPUBBLICA...
Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 12 maggio 2016, n. 9788.
Anche per le cooperative aventi ad oggetto attività agricole è dovere del giudice, oltre che quello della verifica delle clausole statutarie e del loro tenore, esaminare anche in concreto l’atteggiarsi dell’attività di impresa svolta dal sodalizio mutualistico esaminando le attività economiche svolte, alla luce della disciplina introdotta dall’art. 1 del D.Lgs. n.228/01, senza che su...
Va rimessa al Primo Presidente, per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite, la questione, ritenuta di massima di particolare importanza, della possibilità di un più meditato esame dell’”overruling” da esse compiuto con le ordinanze nn. 12410 e 16862 del 2011 circa la natura (questione di giurisdizione, e non ipotesi di sospensione necessaria del giudizio) della litispendenza internazionale. Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 2 maggio 2016, n. 8619.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 2 maggio 2016, n. 8619 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RAGONESI Vittorio – Presidente Dott. GENOVESE Francesco Antonio – rel. Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – Consigliere Dott. DE CHIARA Carlo...
In tema di società di capitali, la revoca della delega all’amministratore delegato, decisa dal consiglio di amministrazione, deve essere assistita da «giusta causa», anche in applicazione analogica dell’art. 2383, comma 3, c.c., sussistendo, in caso contrario, il diritto del revocato al risarcimento dei danni eventualmente patiti. Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 15 aprile 2016, n. 7587.
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 15 aprile 2016, n. 7587 Svolgimento del processo 1. La Corte d’Appello di Brescia ha accolto l’impugnazione proposta da (…) scarl (ora (omissis) scarl) avverso la sentenza del Tribunale di Bergamo che, in accoglimento della domanda proposta da F.E. , amministratore delegato in carica della società, aveva condannato...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 4 aprile 2016, n. 6512. In tema di data della scrittura privata nei confronti dei terzi, se la scrittura privata non autenticata forma un unico corpo con il foglio sul quale è stato impresso il timbro, la data risultante da quest’ultimo deve ritenersi come data certa della scrittura, ai fini della computabilità di fronte ai terzi, perché la timbratura eseguita in un pubblico ufficio deve considerarsi equivalente ad un’attestazione autentica che il documento è stato inviato nel medesimo giorno in cui essa è stata eseguita
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI SENTENZA 4 aprile 2016, n. 6512 [omissis] Il ricorso appare manifestamente fondato, per quanto di ragione, giacché: A)con riferimento alla prima ratio decidendi, con la quale era stata sollevata d’ufficio e accolta l’eccezione di difetto di data certa relativa alla documentazione versata dalla Banca,deve affermarsi il principio di diritto...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 16 febbraio 2016, n. 3005. Il procedimento di opposizione allo stato passivo, espressamente regolato dall’art. 99 L.F., non prevede che il ricorso sia dichiarato improcedibile nell’ipotesi in cui la parte opponente non sia comparsa ad una delle udienze fissate, ivi compresa la prima, nella quale va solo verificato che il ricorso sia stato notificato nei termini assegnati
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 16 febbraio 2016, n. 3005 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DOGLIOTTI Massimo – Presidente Dott. RAGONESI Vittorio – Consigliere Dott. GENOVESE Francesco Antonio – rel. Consigliere Dott. SCALDAFERRI Andrea –...