Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 11 luglio 2016, n. 28810
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 11 luglio 2016, n. 28810

In tema di attività sotto copertura, l’azione dell’agente provocatore, che pure non abbia agito nel rispetto delle condizioni di cui all’articolo 97 del dpr 9 ottobre 1990 n. 309, non è punibile se si limita a disvelare un’intenzione criminale esistente, ma allo stato latente, fornendo solo l’occasione per concretizzare la stessa, e, quindi, senza determinarla...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 27 giugno 2016, n. 26638
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 27 giugno 2016, n. 26638

A proposito “del tempo trascorso dalla commissione del reato” di cui all’articolo 292 del codice di rito, lettera c), nella formulazione allora vigente, che esso esprime la necessita’ di un impegno motivazionale crescente, per via dell’ordinario affievolimento delle esigenze cautelari che corrisponde alla maggiore distanza cronologica dai fatti – e’ stato quindi sostenuto che il...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 27 giugno 2016, n. 26631
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 27 giugno 2016, n. 26631

Essendo l’elezione di domicilio atto personalissimo dell’indagato, che non ammette equipollenti, la stessa deve essere integrata da una consapevole ed esplicita manifestazione di volonta’ della persona che la effettua: volonta’, il cui primo e rilevante indice dimostrativo non puo’ che essere costituito dalla sottoscrizione del documento che tale volonta’ contiene ed esteriorizza. Precisato che la...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 27 giugno 2016, n.26623
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 27 giugno 2016, n.26623

Non è la destinazione all’uso personale della sostanza stupefacente che costituisce causa di non punibilità, ma, al contrario, è la destinazione della sostanza allo smercio elemento costitutivo del reato di illecita detenzione. Pertanto, non sta alla difesa dimostrare la destinazione all’uso personale della droga detenuta, ma è l’accusa che, secondo i principi generali, deve dimostrare...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 9 giugno 2016, n. 24053
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 9 giugno 2016, n. 24053

La nomina del difensore di fiducia deve essere depositata innanzi all’Autorità Giudiziaria che procede nel momento in cui la nomina viene effettuata, atteso che la nomina fiduciaria del difensore, per la rilevanza giuridica che tale atto ha nell’ordinamento processuale, deve essere eseguita in forme tali da non consentire dubbi od incertezza alcuna sia sulla individuazione...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 6 maggio 2016, n. 19002
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 6 maggio 2016, n. 19002

Commette corruzione e non truffa il pubblico ufficiale che, per un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve denaro consegnatagli spontaneamente e non in conseguenza di artifici e raggiri Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 6 maggio 2016, n. 19002 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 12 aprile 2016, n. 15113. La tematica della natura pubblica della gestione dell’infrastruttura e quantomeno di taluni dei servizi di trasporto ferroviario di interesse nazionale, o regionale e locale, non risulta affatto assorbita, o dissolta, dal regime concorrenziale che deve caratterizzare l’individuazione di gestore e operatori.

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 12 aprile 2016, n. 15113 Ritenuto in fatto 1. Avverso la sentenza del 08.03-20.05.13 con cui la Corte d’appello di Perugia ha confermato la condanna di D.T. (solo in motivazione riqualificando il reato ascritto ex art. 336 cod. pen. ai sensi dell’art. 337), ricorre l’imputato a mezzo del...