In tema di misure cautelari personali, allorche’ sia denunciato, con ricorso per cassazione, vizio di motivazione del provvedimento emesso dal tribunale in sede di riesame o di appello cautelare in ordine alla consistenza dei gravi indizi di colpevolezza e alle esigenze cautelari
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In tema di misure cautelari personali, allorche’ sia denunciato, con ricorso per cassazione, vizio di motivazione del provvedimento emesso dal tribunale in sede di riesame o di appello cautelare in ordine alla consistenza dei gravi indizi di colpevolezza e alle esigenze cautelari

Corte di Cassazione, sezione prima penale, Sentenza 17 maggio 2018, n. 21958. La massima estrapolata: Il controllo di legittimita’ sulla motivazione delle ordinanze emesse a seguito di impugnazione di provvedimenti in materia di liberta’ personale e’ diretto a verificare la congruenza e la coordinazione logica dell’apparato argomentativo, sia in ordine al collegamento degli indizi al...

Misure di prevenzione: l’eventuale annullamento del decreto applicativo della misura non determina il mancato rispetto del termine di cui al Decreto Legislativo n. 159 del 2011, articolo 27, comma 6
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Misure di prevenzione: l’eventuale annullamento del decreto applicativo della misura non determina il mancato rispetto del termine di cui al Decreto Legislativo n. 159 del 2011, articolo 27, comma 6

Corte di Cassazione, sezione prima penale, Sentenza 17 maggio 2018, n. 21980. Le massime estrapolate: L’eventuale annullamento del decreto applicativo della misura non determina il mancato rispetto del termine di cui al Decreto Legislativo n. 159 del 2011, articolo 27, comma 6, che stabilisce la inefficacia del provvedimento ove non venga pronunciata definito il giudizio...

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 6 marzo 2018, n. 10235. L’effetto estintivo di cui all’articolo 460 comma 5 cpp non è condizionato dalla mancata esecuzione della pena inflitta con il decreto penale di condanna.
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Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 6 marzo 2018, n. 10235. L’effetto estintivo di cui all’articolo 460 comma 5 cpp non è condizionato dalla mancata esecuzione della pena inflitta con il decreto penale di condanna.

L’effetto estintivo di cui all’articolo 460 comma 5 cpp non è condizionato dalla mancata esecuzione della pena inflitta con il decreto penale di condanna. Sentenza 6 marzo 2018, n. 10235 Data udienza 23 gennaio 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:...

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 5 marzo 2018, n. 9983. La confisca pertinenziale è strettamente correlata alla pronuncia irrevocabile di condanna.
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Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 5 marzo 2018, n. 9983. La confisca pertinenziale è strettamente correlata alla pronuncia irrevocabile di condanna.

La confisca pertinenziale è strettamente correlata alla pronuncia irrevocabile di condanna. Sentenza 5 marzo 2018, n. 9983 Data udienza 23 gennaio 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI TOMASSI Maria Stefani – Presidente Dott. TARDIO Angela – Consigliere Dott....

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 5 marzo 2018, n. 9984. La pronuncia della sentenza di condanna costituisce il termine finale di riferimento per operare la confisca lei beni
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Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 5 marzo 2018, n. 9984. La pronuncia della sentenza di condanna costituisce il termine finale di riferimento per operare la confisca lei beni

La circostanza che il provvedimento di confisca sia alternativamente emesso da parte del giudice dell’esecuzione, dopo la condanna irrevocabile, non puo’ modificare la prospettiva temporale, che e’ anche prospettiva ontologica e funzionale, connessa a tale misura. Il limite, a cui il giudice dell’esecuzione deve attenersi per valutare se l’acquisto sia da presumere di illecita accumulazione...

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 15 febbraio 2018, n. 7390. La circostanza attenuante di cui all’articolo 62 c.p., comma 1, n. 1, viene in rilievo quando la condotta dell’agente rinviene il suo movente in ragioni che siano certamente corrispondenti ad un’etica che sottolinei i valori piu’ elevati della natura umana
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Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 15 febbraio 2018, n. 7390. La circostanza attenuante di cui all’articolo 62 c.p., comma 1, n. 1, viene in rilievo quando la condotta dell’agente rinviene il suo movente in ragioni che siano certamente corrispondenti ad un’etica che sottolinei i valori piu’ elevati della natura umana

La circostanza attenuante di cui all’articolo 62 c.p., comma 1, n. 1, viene in rilievo quando la condotta dell’agente rinviene il suo movente in ragioni che siano certamente corrispondenti ad un’etica che sottolinei i valori piu’ elevati della natura umana (quanto alla sfera morale) o parimenti consentanei a ragioni di elevato spessore avvertite e favorevolmente...

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 15 gennaio 2018, n. 1544. L’espulsione dello straniero, identificato, il quale sia stato condannato e si trovi detenuto in esecuzione di pena anche residua non superiore a due anni per reati non ostativi
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Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 15 gennaio 2018, n. 1544. L’espulsione dello straniero, identificato, il quale sia stato condannato e si trovi detenuto in esecuzione di pena anche residua non superiore a due anni per reati non ostativi

L’espulsione dello straniero, identificato, il quale sia stato condannato e si trovi detenuto in esecuzione di pena anche residua non superiore a due anni per reati non ostativi, prevista dal Decreto Legislativo n. 286 del 1998, articolo 16, comma 5, profondamente riscritto dalla L. n. 189 del 2002, articolo 15 e ulteriormente integrato dalla L....

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 15 gennaio 2018, n. 1525. In tema di disciplina dell’immigrazione, il delitto di cui al Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, articolo 12
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Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 15 gennaio 2018, n. 1525. In tema di disciplina dell’immigrazione, il delitto di cui al Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, articolo 12

In tema di disciplina dell’immigrazione, il delitto di cui al Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, articolo 12, per la sua natura di reato di pericolo, si perfeziona per il solo fatto che l’agente pone in essere, con la sua condotta, una condizione, anche non necessaria, teleologicamente connessa al potenziale ingresso illegale dello straniero...

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 12 gennaio 2018, n. 988. In materia di richiesta di accesso alle misure alternative alla detenzione del condannato in espiazione dell’ergastolo e di pena detentiva temporanea inflitta per reato ostativo
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Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 12 gennaio 2018, n. 988. In materia di richiesta di accesso alle misure alternative alla detenzione del condannato in espiazione dell’ergastolo e di pena detentiva temporanea inflitta per reato ostativo

In materia di richiesta di accesso alle misure alternative alla detenzione del condannato in espiazione dell’ergastolo e di pena detentiva temporanea inflitta per reato ostativo, si è chiarito che, allorché’ si debba procedere allo scioglimento del cumulo per la verifica della già intervenuta espiazione di quest’ultima – tradottasi, per la concorrenza con la pena perpetua,...

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 14 dicembre 2017, n. 55797. Ai fini della concessione del permesso di necessità previsti dall’art. 30, co. 2 O.P.: la celebrazione del matrimonio del figlio
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Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 14 dicembre 2017, n. 55797. Ai fini della concessione del permesso di necessità previsti dall’art. 30, co. 2 O.P.: la celebrazione del matrimonio del figlio

Ai fini della concessione del permesso di necessità previsti dall’art. 30, co. 2 O.P.: la celebrazione del matrimonio del figlio non rappresenta un evento eccezionale di particolare gravità tale da “incidere profondamente nella vicenda umana del detenuto” e da costituire, quindi, circostanza idonea a fondare la concessione del beneficio penitenziario. Sentenza 14 dicembre 2017, n....