Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 18 novembre 2016, n. 49178
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 18 novembre 2016, n. 49178

Qualora la sentenza di condanna di primo grado non abbia esaminato la questione dell’amnistia (propria), al condannato è consentito di formulare richiesta di applicazione di tale beneficio in sede di esecuzione anche nel caso in cui avrebbe potuto prospettare la questione con l’atto di appello Suprema Corte di Cassazione sezione I penale sentenza 18 novembre...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 4 novembre 2016, n. 46583
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 4 novembre 2016, n. 46583

In tema di revoca delle misure alternative alla detenzione, secondo cui la revoca non può conseguire al mero riscontro di violazioni di legge o delle prescrizioni della misura, ma il Tribunale deve valutare (e spiegare) le ragioni per le quali la violazione commessa deve ritenersi indicativa di una volontà di allontanamento dalle finalità proprie della...

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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 1 settembre 2016, n. 36329

Ai fini della concessione del permesso, non è necessario il verificarsi di un singolo grave evento, unico e irripetibile, ma è sufficiente anche una grave situazione cronica perdurante nel tempo, quale la grave malattia psichica di un familiare Suprema Corte di Cassazione sezione I penale sentenza 1 settembre 2016, n. 36329 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME...

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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 6 luglio 2016, n. 28039

Non è configurabile il reato di patrocinio infedele a carico del legale che rimanga dolosamente inerte nella fase dell’esecuzione esattoriale disciplinata dal DPR 29\9\1973 n. 602, atteso che il legislatore ha inteso riservare la sanzione penale per quei comportamenti infedeli che abbiano luogo nell’ambito di un procedimento, escludendo invece dalla portata della previsione le attività...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 6 luglio 2016, n. 27986
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 6 luglio 2016, n. 27986

Non può invocarsi il legittimo esercizio del diritto di cronaca da parte di chi riveli fatti, immagini, informazioni coperti da segreto nell’ambito del processo penale, poiché il legislatore in queste situazioni valuta preminente l’interesse alla non divulgazione dei dati processuali, specie se riferiti a persone minori di età, rispetto all’utilità sociale dell’informazione Suprema Corte di...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 maggio 2016, n. 21195
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 maggio 2016, n. 21195

In tema di procedimento di sorveglianza, il decreto di inammissibilita’ per manifesta infondatezza puo’ essere emesso de plano, ai sensi dell’articolo 666 c.p.p., comma 2, soltanto con riguardo ad una richiesta identica, per oggetto e per elementi giustificativi, ad altra gia’ rigettata ovvero priva delle condizioni previste direttamente dalla legge e non con riferimento al...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 maggio 2016, n. 21196
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 maggio 2016, n. 21196

In caso di successione di disposizioni diverse concernenti benefici penitenziari, che non attengono ne’ alla cognizione del reato, ne’ all’irrogazione della pena, ma alle modalita’ esecutive di questa, non operano le regole dettate dall’articolo 2 c.p., ne’ il principio costituzionale di irretroattivita’ delle disposizioni in pejus, ma quelle vigenti al momento della loro applicazione  ...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 maggio 2016, n. 21204
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 maggio 2016, n. 21204

Il sopravvenuto difetto di interesse all’impugnazione e’ una causa di inammissibilita’ che prevale su quella della rinuncia all’impugnazione, eventualmente concorrente, perche’ piu’ favorevole, non comportando la condanna al pagamento delle spese: infatti, il venir meno dell’interesse, sopraggiunto alla proposizione del ricorso, non configura un’ipotesi di soccombenza e pertanto il ricorrente non deve essere condannato ne’...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 maggio 2016, n. 21198
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 maggio 2016, n. 21198

Non sussiste la condizione di cosiddetta quasi-flagranza qualora l’inseguimento dell’indagato da parte della P.G. sia stato iniziato” non gia’ a seguito e a causa della “diretta percezione dei fatti da parte della polizia giudiziaria”, bensi’ “per effetto e solo dopo l’acquisizione di informazioni da parte di terzi   Suprema Corte di Cassazione sezione I penale...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 maggio 2016, n. 21197
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 maggio 2016, n. 21197

Nel caso di udienza di fronte al tribunale di sorveglianza per la modifica della misura cautelare la mancata notifica all’imputato determina la nullità dell’ordinanza Suprema Corte di Cassazione sezione I penale sentenza 23 maggio 2016, n. 21197 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi...