Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 22 gennaio 2015, n. 1151 Fatto e diritto In un procedimento di divorzio tra D. O. e B. F. C.A., la Corte d’appello di Messina con sentenza del 16/6/2011, confermava la pronuncia di primo grado, che aveva posto a carico del marito assegno per la moglie. Ricorre per...
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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 19 gennaio 2015, n. 2329. Il sostituto processuale (nominato ex art. 102 cod.proc.pen. dal difensore titolare della difesa tecnica) è legittimato alla difesa tecnica ma non alla costituzione di parte civile nel processo, quando la procura speciale che ha attribuito al difensore, insieme con la nomina a difensore tecnico (ex art.100 cod.proc.pen.), pure i poteri dispositivi relativi al diritto in contesa propri della parte (artt. 76 e 122 cod.proc.pen.) non lo preveda espressamente
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 19 gennaio 2015, n. 2329 Considerato in fatto 1. Avverso la sentenza con cui in data 3-11.4.2014 la Corte d’appello di Campobasso ha confermato l’affermazione della sua responsabilità ai fini penali e civili, deliberata dal Tribunale di Larino il 15.12.10 per reato ex art. 570 cod.pen. in...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 13 gennaio 2015, n. 1186. Il mancato o inesatto adempimento da parte del difensore di fiducia dei doveri funzionali (ivi inclusa la proposizione di eventuali impugnazioni) a qualsiasi causa ascrivibile non è idoneo ad integrare ipotesi di caso fortuito e di forza maggiore (che si manifestano come eventi impeditivi non altrimenti superabili) legittimanti la restituzione in termini ex art. 175 c.p.p. Tale inadempimento si traduce, infatti, in una falsa rappresentazione della realtà, vincibile mediante la normale diligenza ed attenzione, non potendosi escludere -sia pure in via presuntiva- l'esistenza di un onere dell'assistito di vigilare sull'esatta o corretta osservanza dell'incarico conferito, nelle ipotesi in cui il controllo sull'adempimento del mandato difensivo non sia impedito al comune cittadino da un quadro normativo di riferimento caratterizzato da particolare complessità.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 13 gennaio 2015, n. 1186 Fatto e diritto 1. Con decreto penale del 31.1.2007 il g.i.p. del Tribunale di Taranto condannava M.R., difeso di ufficio, alla pena di euro 1.340 di multa per il reato di omessa somministrazione dei mezzi di sussistenza in favore della moglie e dei...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 24 dicembre 2014, n. 53695. La nomina di ulteriori difensori diviene efficace (ai sensi dell'articolo 24 delle disposizioni di attuazione del codice di procedura penale) anche nel caso di successiva «rinuncia» al mandato da parte del difensore nominato in precedenza, operando ex nunc.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 24 dicembre 2014, n. 53695 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI VIRGINIO Adolfo – Presidente Dott. CITTERIO Carlo – rel. Consigliere Dott. PETRUZZELLIS Anna – Consigliere Dott. DI STEFANO Pierluigi – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 12 gennaio 2015, n. 181. In tema di competenza per territorio, ove un avvocato abbia presentato ricorso per ingiunzione per ottenere il pagamento delle competenze professionali da un proprio cliente, avvalendosi del foro speciale di cui agli artt. 637, terzo comma, cod. proc. civ., e 14, comma 2, del d.lgs. 1 settembre 2011, n. 150, il rapporto tra quest'ultimo ed il foro speciale della residenza del consumatore, previsto dall'art. 33, comma 2, lettera u), del d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, va risolto a favore del secondo, in quanto di competenza esclusiva, che prevale su ogni altra, in virtù delle esigenze di tutela, anche sul terreno processuale, che sono alla base dello statuto del consumatore
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 12 gennaio 2015, n. 181 Fatto e diritto Ritenuto che R.G. proponeva dinanzi al Tribunale di Milano, con ricorso ex art. 102-bis cod. proc. civ. depositato in data 21 marzo 2013, opposizione al decreto ingiuntivo richiesto ed ottenuto dall’Avv. A.S. per il pagamento di competenze professionali e notificato...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 10 dicembre 2014, n. 26059. Deve ritenersi insussistente una responsabilità, per violazione dei doveri professionali, in capo all'avvocato il quale segua una strategia processuale consistente nella proposizione di una domanda di divorzio, per mancata consumazione, nei confronti del coniuge dell'assistita, rinviando poi ad un giudizio successivo la proposizione di un assegno per il suo mantenimento
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 10 dicembre 2014, n. 26059 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VITRONE Ugo – Presidente Dott. DOGLIOTTI Massimo – Consigliere Dott. CAMPANILE Pietro – rel. Consigliere Dott. CRISTIANO Magda – Consigliere Dott. NAZZICONE...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 1 dicembre 2014, n. 25368. Il Consiglio dell'ordine degli avvocati non può sottoporre un proprio iscritto ad un procedimento disciplinare per fatti di rilievo penale commessi in un periodo antecedente alla sua iscrizione all'albo. Può però rifiutarne l'iscrizione qualora ritenga che tale comportamento sia incompatibile con i principi della condotta «specchiatissima ed illibata» richiesta per l'esercizio della professione
Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 1 dicembre 2014, n. 25368 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SANTACROCE Giorgio – Primo Presidente f.f. Dott. SALME’ Giuseppe – Presidente Sezione Dott. RORDORF Renato – Presidente Sezione Dott. DI AMATO...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 28 novembre 2014, n. 25313. In tema di IRAP, deve ritenersi presunto, dinanzi ad uno studio associato tra professionisti, il requisito dell'autonoma organizzazione quale presupposto impositivo del tributo
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 28 novembre 2014, n. 25313 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VIRGILIO Biagio – Presidente Dott. GRECO Antonio – rel. Consigliere Dott. CIGNA Mario – Consigliere Dott. FEDERICO Guido – Consigliere Dott. IOFRIDA Giulia...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 25 novembre 2014, n. 25012. Nella definizione del proprio compenso, il legale, in accordo con il cliente, può decidere di ancorare percentualmente la parcella al valore dell'affare, ma nel farlo deve rispettare un criterio di «proporzionalità» rispetto all'attività svolta
Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 25 novembre 2014, n. 25012 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROVELLI Luigi Antonio – Primo Presidente f.f. Dott. LUCCIOLI Maria Gabriella – Presidente Sezione Dott. DI PALMA Salvatore – Consigliere Dott. AMOROSO...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 21 novembre 2014, n. 24860. Il compenso del legale per i pareri legali pro-veritate, se frutto di contrattazione con il cliente, non può successivamente essere messo in discussione sulla scorta del mancato rispetto dei minimi tariffari
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 21 novembre 2014, n. 24860 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BURSESE Gaetano Antonio – Presidente Dott. BUCCIANTE Ettore – Consigliere Dott. PARZIALE Ippolisto – rel. Consigliere Dott. ABETE Luigi – Consigliere...