Non applicabilità del più lieve delitto di “Abuso di mezzi di correzione” qualora sia stata adoperata, sia pur per finalità disciplinari, «un’azione non consentita, sia per la sua natura che per la sua potenzialità». Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 24 maggio 2016, n. 21696 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...
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Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 20 maggio 2016, n. 21051
Il giudice dell’udienza preliminare, ai fini della pronuncia di sentenza di non luogo a provvedere a norma dell’art. 425, comma 3, cod. proc. pen., deve limitarsi a valutare -sulla base di un giudizio prognostico di valenza meramente processuale- se gli elementi acquisiti risultino insufficienti, contraddittori o comunque non idonei a sostenere l’accusa in giudizio, in...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 19 maggio 2016, n. 20763
Va annullato il provvedimento del giudice che, in un procedimento penale per reati fiscali, confermi la legittimità del sequestro preventivo operato per equivalente sui beni dell’amministratore di società, in assenza della prova dell’impossibilità di effettuare il sequestro e la confisca in forma specifica nei confronti dei beni della persona giuridica. Inoltre, il profitto del reato...
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 17 maggio 2016, n. 20470
In tema di liberazione anticipata, trattandosi di beneficio penitenziario che non incide sul reato e sulla pena al momento della sua irrogazione, non si applicano le disposizioni dell’art. 2 c.p., dell’art.25 Cost. e neppure quelle dell’art. 7 Cedu. In particolare non ha vigore ultrattivo la disposizione del decreto legge 23/12/2013 che consentiva la concessione della...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 31 maggio 2016, n. 11327
Il reddito dello studio associato viene assoggettato all’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), a meno che il contribuente non dimostri che tale reddito è derivato dal solo lavoro professionale dei singoli associati Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 31 maggio 2016, n. 11327 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 30 maggio 2016, n. 11158
La rinuncia per iscritto all’usucapione della servitu’ di passaggio fatta dal proprietario del fondo dominante – che, dopo avere esercitato il possesso ultraventennale della servitu’, esprima al proprietario del fondo servente la volonta’ di non avvalersi della causa di acquisto del diritto reale minore a titolo originario maturata a favore del proprio fondo – rileva...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 30 maggio 2016, n. 11130
Licenziamento per il dirigente medico della Asl che nell’ambito della sua attività libero professionale extra moenia rilasci un certificato di idoneità per il conseguimento del porto d’armi Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 30 maggio 2016, n. 11130 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 9 giugno 2016, n. 24065
Non integra il reato di diffamazione l’affermazione offensiva, caratterizzata da preconcetti e luoghi comuni, che non consenta l’individuazione specifica ovvero riferimenti inequivoci a circostanze e fatti di notoria conoscenza attribuibili ad un determinato individuo, giacché il soggetto passivo del reato deve essere individuabile, in termini di affidabile certezza, dalla stessa prospettazione oggettiva dell’offesa, quale si...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 6 giugno 2016, n. 11592
E’ denunciabile in cassazione solo l’anomalia motivazionale che si tramuta in violazione di legge costituzionalmente rilevante, in quanto attinente all’esistenza della motivazione in sé, purché il vizio risulti dal testo della sentenza impugnata, a prescindere dal confronto con le risultanze processuali. Tale anomalia si esaurisce nella “mancanza assoluta di motivi sotto l’aspetto materiale e grafico”,...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 9 giugno 2016, n. 11873
A proiezione sullo schermo televisivo del testo di canzoni, contemporaneamente all’esecuzione in studio dei brani musicali (nell’ambito di trasmissioni che seguono lo schema del cosiddetto “Karaoke”), costituisce, ai sensi della formulazione originaria dell’art. 13 della legge n. 633 del 1941, applicabile ratione temporis (resa più chiara ed esplicita a seguito della modifica operata dal d.lgs....