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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 28 febbraio 2014, n. 9883. Il geometra che accetta denaro per seguire con particolare "scrupolo" le pratiche del palazzinaro viene meno ai suoi doveri di imparzialità e merita la condanna per il reato di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 28 febbraio 2014, n. 9883 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MILO Nicola – Presidente Dott. CONTI Giovanni – Consigliere Dott. PAOLONI Giacomo – Consigliere Dott. LEO Giuglielmo – Consigliere Dott. CAPOZZI Angelo...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 4 febbraio 2014, n. 5599. Il concetto di continuazione il quale, implicando che le singole violazioni costituiscano parte integrante di un unico programma deliberato nelle linee essenziali per conseguire un determinato fine, esige la progettazione ab origine di una serie ben individuata di illeciti, gia' concepiti almeno nelle loro caratteristiche essenziali

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 4 febbraio 2014, n. 5599 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. OLDI Paolo – Presidente Dott. LAPALORCIA Grazia – rel. Consigliere Dott. PALLA Stefano – Consigliere Dott. MICHELI Paolo – Consigliere Dott. DE...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 12 marzo 2014, n. 11895. Rispetto ai casi in cui la misura cautelare reale cada su di un supporto destinato a comunicare fatti di cronaca ovvero espressioni di critica o ancora denunce su aspetti della vita civile di pubblico interesse, quale appunto un blog di libera informazione (oggetto di quella decisione era un sequestro preventivo di un articolo pubblicato su un sito internet, contenente espressioni ritenute lesive dell'onore e del decoro); in casi del genere, infatti, il vincolo non incide solamente sul diritto di proprietà del supporto o del mezzo di comunicazione, ma sul diritto di libertà di manifestazione del pensiero (cui si ricollegano l'esercizio dell'attività d'informazione, le notizie di cronaca, le manifestazioni di critica, le denunce civili con qualsiasi mezzo diffuse), che ha dignità pari a quello della libertà individuale e che trova la sua copertura non solo nell'art. 21 della Costituzione, ma anche – in ambito sovranazionale – nell'art. 10 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo nonché nell'art. 11 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 12 marzo 2014, n. 11895 Ritenuto in fatto 1. Con decreto del 6 aprile 2013, il G.I.P. presso il Tribunale di Udine disponeva il sequestro preventivo del sito internet www.ilperbenista.it, gestito da B.M., indagato per il reato di cui all’art. 595, commi 1 e 3, ai danni di...

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Corte Costituzionale, sentenza n. 47 del 13 marzo 2014. Dichiarata non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 60 del decreto legislativo 28 agosto 2000, n. 274 (Disposizioni sulla competenza penale del giudice di pace, a norma dell’articolo 14 della legge 24 novembre 1999, n. 468), sollevata, in riferimento agli artt. 3 e 76 della Costituzione

Sentenza   47/2014 Giudizio Presidente SILVESTRI – Redattore FRIGO Udienza Pubblica del 25/02/2014    Decisione  del 10/03/2014 Deposito del 13/03/2014   Pubblicazione in G. U. Norme impugnate: Art. 60 del decreto legislativo 28/08/2000, n. 274. Massime: Atti decisi: ord. 55/2012 SENTENZA N. 47 ANNO 2014 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori: Presidente:...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 11 marzo 2014, n. 11773. Nei reati contro il patrimonio, la circostanza attenuante comune del danno di speciale tenuità é applicabile anche al delitto tentato quando sia possibile desumere con certezza, dalle modalità del fatto e in base ad un preciso giudizio ipotetico che, se il reato fosse stato importato al compimento, il danno patrimoniale per la persona offesa sarebbe stato di rilevanza minima

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza  11 marzo 2014, n. 11773  Ritenuto in fatto 1. La Corte d’appello di Torino, con la sentenza indicata in epigrafe, ha confermato – quanto all’affermazione di responsabilità – la sentenza con la quale il G.U.P. del Tribunale della stessa città, in data 11 gennaio 2013, all’esito del giudizio...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 10 marzo 2014, n. 11493. Commette reato il praticante avvocato che patrocina una causa di valore superiore a quello consentito dalla legge per attività abusiva

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza  10 marzo 2014, n. 11493 Motivi della decisione 1. Decidendo sul gravame dell’imputata, la Corte di Appello di Caltanissetta con la sentenza indicata in epigrafe ha confermato in punto di responsabilità la decisione del Tribunale di Gela, che all’esito di giudizio ordinario ha dichiarato T.N. colpevole del reato...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 10 marzo 2014, n. 11383. Responsabile del reato di cui agli artt. 64 lett. a) e 68 co. 2, d.Lvo 81/2008, perché quale legale rappresentante della stazione di distribuzione carburanti non garantiva le dotazioni igieniche ex lege previste

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza  10 marzo 2014, n. 11383 Ritenuto in fatto Il Tribunale di Macerata, sezione distaccata di Civitanova Marche, con sentenza del 14/2/2013, ha dichiarato M.A. responsabile del reato di cui agli artt. 64 lett. a) e 68 co. 2, d.Lvo 81/2008, perché quale legale rappresentante della Oil Italia s.r.l....

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 7 marzo 2014, n. 11157. Nel caso di querela depositata tramite incaricatolla sottoscrizione che deve essere autenticata è solo e soltanto quella del querelante, non vi è nessuna norma che prescriva una autenticazione della sottoscrizione di colui che viene incaricato di depositare la querela per conto di un terzo; né – tanto meno – un'autenticazione della sottoscrizione del querelante da parte dei mero incaricato al deposito

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 7 marzo 2014, n. 11157 Presidente Brusco Relatore D’Isa Ritenuto in fatto Il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma ricorre per cassazione avverso la sentenza del locale Giudice di pace, in data 14.02.2013, con cui ha dichiarato n.d.p. per difetto di querela nei confronti di P.F.,...