Il licenziamento per superamento del comporto non puo’ assimilarsi ad un licenziamento disciplinare con i connessi obblighi in tema di specificita’ ab origine della contestazione
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Il licenziamento per superamento del comporto non puo’ assimilarsi ad un licenziamento disciplinare con i connessi obblighi in tema di specificita’ ab origine della contestazione

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 11 giugno 2018, n. 15095. La massima estrapolata: Il licenziamento per superamento del comporto non puo’ assimilarsi ad un licenziamento disciplinare con i connessi obblighi in tema di specificita’ ab origine della contestazione, che il datore di lavoro non e’ tenuto a specificare i giorni di assenza di malattia,...

Ai fini della condanna ex articolo 96 c.p.c., comma 3, puo’ costituire abuso del diritto all’impugnazione la proposizione di un ricorso per cassazione basato su motivi manifestamente infondati o incoerenti con il contenuto della sentenza impugnata
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Ai fini della condanna ex articolo 96 c.p.c., comma 3, puo’ costituire abuso del diritto all’impugnazione la proposizione di un ricorso per cassazione basato su motivi manifestamente infondati o incoerenti con il contenuto della sentenza impugnata

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Ordinanza 7 giugno 2018, n. 14751. La massima estrapolata: Ai fini della condanna ex articolo 96 c.p.c., comma 3, puo’ costituire abuso del diritto all’impugnazione la proposizione di un ricorso per cassazione basato su motivi manifestamente infondati o incoerenti con il contenuto della sentenza impugnata, o completamente privo di...

Compensate tra le parti le spese se la rinuncia è determinata dall’adesione alla rottamazione cartelle bis (Dl 148/2017).
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Compensate tra le parti le spese se la rinuncia è determinata dall’adesione alla rottamazione cartelle bis (Dl 148/2017).

Corte di Cassazione, sezione sesta tributaria, Ordinanza 7 giugno 2018, n. 14782. Ordinanza 7 giugno 2018, n. 14782 Data udienza 4 aprile 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE T Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CIRILLO Ettore – Presidente Dott. MANZON Enrico – rel....

La sosta di un veicolo a motore su un’area pubblica o ad essa equiparata integra anch’essa gli estremi della fattispecie “circolazione”
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La sosta di un veicolo a motore su un’area pubblica o ad essa equiparata integra anch’essa gli estremi della fattispecie “circolazione”

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, Ordinanza 7 giugno 2018, n. 14800. La massima estrapolata: La sosta di un veicolo a motore su un’area pubblica o ad essa equiparata integra anch’essa gli estremi della fattispecie “circolazione”, con la conseguenza che dei danni derivati a terzi dall’incendio del veicolo in sosta sulle pubbliche vie o sulle...

Se l’attore muta nel corso del giudizio di appello la versione dei fatti originariamente prospettata nel giudizio di primo grado, si determina un’inammissibile mutatio libelli
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Se l’attore muta nel corso del giudizio di appello la versione dei fatti originariamente prospettata nel giudizio di primo grado, si determina un’inammissibile mutatio libelli

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Ordinanza 8 giugno 2018, n. 14910. La massima estrapolata: Se l’attore muta nel corso del giudizio di appello la versione dei fatti originariamente prospettata nel giudizio di primo grado, si determina un’inammissibile mutatio libelli , in quanto nel processo viene introdotto un nuovo tema di indagine e di decisione,...

Quello che rileva in caso di mancato o inesatto inserimento nell’elenco telefonico del nominativo dell’avvocato
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Quello che rileva in caso di mancato o inesatto inserimento nell’elenco telefonico del nominativo dell’avvocato

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Ordinanza 8 giugno 2018, n. 14916. La massima estrapolata: Quello che rileva in caso di mancato o inesatto inserimento nell’elenco telefonico del nominativo dell’avvocato non è tanto la possibilità di continuare ad essere contattati da clienti già acquisiti, quanto il fatto di non poter essere contattati da nuova clientela,...

Illegittima la cartella di pagamento che non decurta quanto versato per la definizione agevolata da condono.
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Illegittima la cartella di pagamento che non decurta quanto versato per la definizione agevolata da condono.

Corte di Cassazione, sezione tributaria, Ordinanza 8 giugno 2018, n. 14958. Ordinanza 8 giugno 2018, n. 14958 Data udienza 2 maggio 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CHINDEMI Domenico – Presidente Dott. STALLA Giacomo Maria – Consigliere Dott. BALSAMO Milena...

Perde la caparra chi conclude il preliminare e poi recede dall’acquisto, ritenendo viziata la vendita perché non è ancora scaduto il vincolo “comunale” di inalienabilità dell’immobile.
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Perde la caparra chi conclude il preliminare e poi recede dall’acquisto, ritenendo viziata la vendita perché non è ancora scaduto il vincolo “comunale” di inalienabilità dell’immobile.

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 11 giugno 2018, n. 15069. La massima estrapolata: Perde la caparra chi conclude il preliminare e poi recede dall’acquisto, ritenendo viziata la vendita perché non è ancora scaduto il vincolo “comunale” di inalienabilità dell’immobile. Infatti, la limitazione non grava sul nuovo acquirente, ma su quello che ha inizialmente...

Non possono essere riunite le due procedure concordatarie, al fine di far ricorrere il termine a ritroso previsto dalla legge fallimentare.
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Non possono essere riunite le due procedure concordatarie, al fine di far ricorrere il termine a ritroso previsto dalla legge fallimentare.

Corte di Cassazione, sezione prima civile, Sentenza 6 giugno 2018, n. 14671. Sentenza 6 giugno 2018, n. 14671 Data udienza 9 marzo 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DIDONE Antonio – Presidente Dott. DI MARZIO Mauro – Consigliere Dott....

Nelle materie in cui trova applicazione il rito del lavoro, giusto il richiamo disposto dall’articolo 447 bis c.p.c. il “dies a quo” di decorrenza del termine cd. lungo di decadenza per la proposizione della impugnazione, previsto dall’articolo 327 c.p.c., con riferimento alla pubblicazione della sentenza, deve essere individuato alla stessa data della udienza in cui e’ stato definito il giudizio
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Nelle materie in cui trova applicazione il rito del lavoro, giusto il richiamo disposto dall’articolo 447 bis c.p.c. il “dies a quo” di decorrenza del termine cd. lungo di decadenza per la proposizione della impugnazione, previsto dall’articolo 327 c.p.c., con riferimento alla pubblicazione della sentenza, deve essere individuato alla stessa data della udienza in cui e’ stato definito il giudizio

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Ordinanza 7 giugno 2018, n. 14724. La massima estrapolata: Nelle materie in cui trova applicazione il rito del lavoro, giusto il richiamo disposto dall’articolo 447 bis c.p.c., in seguito alla modifica del primo comma dell’articolo 429 c.p.c., disposta dal Decreto Legge n. 112 del 2008, articolo 53, comma 2,...