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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 19 dicembre 2012, n. 23426. Grava sulla parte che richieda, per l’inosservanza dell’obbligo di fedeltà, l’addebito della separazione all’altro coniuge l’onere di provare la relativa condotta e la sua efficacia causale nel rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza

La massima Grava sulla parte che richieda, per l’inosservanza dell’obbligo di fedeltà, l’addebito della separazione all’altro coniuge l’onere di provare la relativa condotta e la sua efficacia causale nel rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza; mentre, é onere di chi eccepisce l’inefficacia dei fatti posti a fondamento della domanda, e quindi dell’infedeltà nella determinazione dell’intollerabilità...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 22384 del 10 dicembre 2012. Folgorato a causa dell’impianto elettrico non a norma, responsabili la ditta che ha realizzato l’impianto ed anche i proprietari di casa

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 22384 del 10 dicembre 2012 Svolgimento del processo Con citazione notificata il 23 settembre 1993 D.G.M. C., A.F. e F.R. convennero in giudizio innanzi al Tribunale di Palermo L.C.F. e M. M. nonchè R.G., Al.Gi. e S. G., chiedendone la condanna al risarcimento dei danni subiti a...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 17 dicembre 2012, n. 23202. In tema di separazione coniugi

Le massime 1. Quando la sentenza di separazione si è pronunciata specificamente sull’addebito, escludendolo, o ponendolo a carico di entrambi i coniugi, al fine di far valere, in sede di determinazione dell’assegno di divorzio “le ragioni della decisione”, ovvero la responsabilità esclusiva o prevalente di uno dei coniugi nella definitiva cessazione del vincolo coniugale, occorre...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 14 dicembre 2012, n. 23014. In tema di condizione mista

Le massime 1. Il contratto sottoposto a condizione mista è soggetto alla disciplina dell’art. 1358 c.c. che impone alle parti di comportarsi secondo buona fede durante lo stato di pendenza della condizione. 2. Alla condizione potestativa mista pure applicabile l’art. 1359 cod. civ., secondo cui la condizione si considera avverata qualora sia mancata per fatto...

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Legge 10 dicembre 2012, n. 219. Disposizioni in materia di riconoscimento dei figli naturali.

Legge 10 dicembre 2012, n. 219 Disposizioni in materia di riconoscimento dei figli naturali. (12G0242) La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato; IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Promulga la seguente legge: Art. 1 Disposizioni in materia di filiazione 1. L’articolo 74 del codice civile e’ sostituito dal seguente: «Art. 74 (Parentela). –...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 22820 del 12 dicembre 2012. La mancata stipula del contratto definitivo non è imputabile a nessuna delle parti se non viene nominato il notaio rogante

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza n. 22820  del 12 dicembre 2012   Fatto e Diritto Si trascrive di seguito la relazione preliminare ex art. 380 bis c.p.c. “A. C. e A. R. promittenti venditori in un contratto preliminare di compravendita immobiliare, ricorrono avverso la sentenza in epigrafe, con la quale la corte capitolina,...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 17 dicembre 2012 n. 23199. Riconosciuto il danno al coniuge quando l’altro vende un appartamento in comunione, dichiarando che è un bene personale, anche se poi acquista un altro immobile, in ipotesi di valore superiore, che cade anch’esso in comunione

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 17 dicembre 2012 n. 23199[1]     [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/civile/sentenzeDelGiorno/2012/12/condannato-il-coniuge-che-vende-il-bene-comune-anche-se-ne-acquista-un-altro-che-vale-di-piu.html      Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa      renatodisa.com

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 12 dicembre 2012, n. 22828. In tema di contratto misto

  La massima In tema di contratto misto, la relativa disciplina giuridica va individuata in quella risultante dalle norme del contratto tipico nel cui schema sono riconducibili gli elementi prevalenti (cosiddetta teoria dell’assorbimento o della prevalenza), senza escludere ogni rilevanza giuridica degli altri elementi, che sono voluti dalle parti e concorrono a fissare il contenuto...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 13 dicembre 2013 n. 22909. In caso di morte di una casalinga i congiunti conviventi hanno diritto al risarcimento del danno subito per la perdita delle prestazioni attinenti alla cura e assistenza dalla stessa fornita

  Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 13 dicembre 2013 n. 22909[1] In caso di morte di una casalinga i congiunti conviventi hanno diritto al risarcimento del danno subito per la perdita delle prestazioni attinenti alla cura e assistenza dalla stessa fornita. Attività che sia pure non produttive di reddito sono...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 13 dicembre 2012 n. 48327. Bancarotta anche se la distrazione avviene fra società collegate

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 13 dicembre 2012 n. 48327[1]   L’articolo 2634, comma 3, del codice civile definisce non ingiuste nei confronti della società talune disposizioni del suo patrimonio; ciò non esclude che tali disposizioni possano risultare ingiuste nei confronti dei creditori sociali, cui non può addossarsi il rischio...