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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 21 novembre 2013, n. 26189. In tema di notifica effettuata a mani di un familiare del destinatario, la presunzione di convivenza non meramente occasionale non opera nel caso in cui la notificazione sia stata eseguita nella residenza propria del familiare, diversa da quella del destinatario dell’atto, in tal caso non potendosi ritenere avverato il presupposto della frequentazione quotidiana sul quale si basa l’ipotesi normativa della presumibile consegna

Suprema Corte di Cassazione sezione VI Ordinanza 21 novembre 2013, n. 26189 IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE T Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CICALA Mario – Presidente Dott. BOGNANNI Salvatore – Consigliere Dott. IACOBELLIS Marcello – Consigliere Dott. DI BLASI Antonino – Consigliere Dott. CARACCIOLO...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 22 novembre 2013, n. 26204. La valutazione dello stato d’abbandono. L’esistenza di patologie fisiche o psichiche a carico dei genitori non costituisce di per sé un fattore inequivocamente rivolto ad integrare la condizione di abbandono

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza  22 novembre 2013, n. 26204 Svolgimento del processo Con la sentenza impugnata, la Corte d’Appello di Roma, sezione minorenni, confermando la pronuncia di primo grado dichiarava lo stato di adottabilità di D..M.K. , figlio di M.K.T. . Il minore risultava essere stato affidato e coolocato fin dalla nascita...

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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 15 novembre 2013, n. 25671. La disciplina antielusiva dell’interposizione, prevista dall’art. 37, comma 3, del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, non presuppone necessariamente un comportamento fraudolento da parte del contribuente, essendo sufficiente un uso improprio, ingiustificato o deviante di un legittimo strumento giuridico, che consenta di eludere l’applicazione del regime fiscale che costituisce il presupposto d’imposta: ne deriva che il fenomeno della simulazione relativa, nell’ambito della quale può ricomprendersi l’interposizione fittizia di persona, non esaurisce il campo di applicazione della norma, ben potendo attuarsi lo scopo elusivo anche mediante operazioni effettive e reali. Da quanto esposto consegue che il carattere reale, e non simulato, dell’operazione di vendita e l’effettiva percezione del prezzo da parte dei venditori-donatari, non sono sufficienti ad escludere lo scopo elusivo dell’intera operazione negoziale posta in essere, nella sequenza donazione-vendita

Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 15 novembre 2013, n. 25671 Ritenuto in fatto 1. L.B. propone ricorso per cassazione, articolato in nove motivi, avverso la sentenza della Commissione tributaria regionale del Veneto indicata in epigrafe, con la quale, in accoglimento dell’appello dell’Ufficio, è stata affermata la legittimità dell’avviso di accertamento emesso nei confronti...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 25 novembre 2013 n. 26283. E’ competente la Corte dei conti sull’azione di responsabilità esercitata dalla Procura della Repubblica per la responsabilità degli organi sociali per danno da essi procurati al patrimonio di una società in house

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 25 novembre 2013 n. 26283[1]   La S.C. ritiene che la società in questione presenta le caratteristiche di una cosiddetta società in house, in quanto essa è stata costituita dall’ente pubblico comunale, il quale ne è l’unico socio e le cui azioni non possono non...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 22 novembre 2013 n. 26269. Solo al momento della firma del mandato alle liti il cliente ha avuto con certezza notizia dell’avvenuta accettazione da parte dell’avvocato della sua proposta e, quindi, solo in quel momento sorge l’obbligazione prevista dall’articolo 1326 del c.c., cioè la conclusione del contratto

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 22 novembre 2013 n.26269[1]   Secondo il tribunale la competenza per territorio era quella in cui era stato rilasciato il mandato ad Iitem e dove l’obbligazione avrebbe dovuto eseguirsi (forum destnatae solutionis), cioè nel capoluogo di provincia (dove si trovava lo studio legale dei professionisti)...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 25409 del 12 novembre 2013. Il danno esistenziale non costituisce un’autonoma voce di danno risarcibile, ma costituisce un aspetto della più ampia categoria del danno non patrimoniale. Di tale danno quindi va tenuto conto, nel determinare la somma complessivamente spettante a titolo di risarcimento dei danni non patrimoniali, a cui va apportato un congruo aumento, in misura da determinare con riguardo alle peculiarità del caso concreto

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 25409 del 12 novembre 2013 Svolgimento del processo G.B., Er.Bo. e Bo.An. rispettivamente, madre, padre e fratello di M.B., deceduta nell’incidente stradale verificatosi il (omissis) sull’autostrada (omissis) , mentre era trasportata sull’automobile condotta da Gi.Ca. – hanno convenuto davanti al Tribunale di Milano il Ca. e la...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 26096 del 20 novembre 2013. In tema di risarcimento del danno per responsabilità per le cose in custodia; le condizioni della strada, unitamente all’ubicazione e alla dimensione del palo in questione, deponevano per la perfetta visibilità dello stesso e, di conseguenza, impedivano di ritenere accertato il nesso di causalità, ex art. 2051 c.c., tra la cosa in custodia e l’evento occorso

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 26096 del 20 novembre 2013 ORDINANZA IN FATTO E IN DIRITTO Nella causa indicata in premessa. é stata depositata la seguente relazione: “1. – La sentenza impugnata (Tribunale di Caltagirone 29/08/2011, non notificata), rigettava l’appello proposto dall’odiemo ricorrente e, in accoglimento dell’appello incidentale del Comune odierno intimato,...