Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 16 gennaio 2014, n. 759 Svolgimento del processo C.G. e D.S. , anche quali genitori esercenti la potestà sui figli minori Carmelo e Adriano, hanno citato innanzi al Tribunale di Siracusa P.G. e la Fondiaria Assicurazioni, per ottenere il risarcimento dei danni per la morte del proprio figlio,...
Categoria: Diritto Civile e Procedura Civile
Corte di Cassazione, sezione I, entenza 17 gennaio 2014, n. 927. Riduzione dell’ammontare dell’assegno di mantenimento. Il giudice di secondo grado ha dato rilievo, ai fini dell’apprezzamento della situazione economica dell’onerato dell’assegno di mantenimento, alle sue condizioni di salute, documentalmente accertate – e, quindi, non riferite ad una previsione, sibbene all’attualità – per inferirne uno stato di disagio, dovuto ad esigenze di cure mediche e di assistenza, del quale ha poi operato un giudizio prognostico, correlato alla presumibile ingravescenza dello stato con l’avanzare dell’età
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 17 gennaio 2014, n. 927 Ritenuto in fatto 1. – Con ricorso depositato il 13 luglio 2005, M.R. si rivolse al Tribunale di Enna chiedendo che venisse pronunciata la sua separazione personale dal coniuge S.S., con il quale aveva contratto matrimonio il 30 ottobre 1997, con addebito allo...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 3 gennaio 2014, n. 59. In tema di incapacità naturale, onere della prova e configurabilità.
Suprema Corte di Cassazione sezione II Sentenza 3 gennaio 2014, n. 59 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PICCIALLI Luigi – Presidente Dott. MIGLIUCCI Emilio – Consigliere Dott. MATERA Lina – Consigliere Dott. CARRATO Aldo – Consigliere Dott. SCALISI Antonino...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 16 gennaio 2014, n. 809. Dalla cointestazione del conto corrente tra marito e moglie non può desumersi l’animus donandi delle somme versate nel tempo da un solo coniuge, essendo vietata dall’ordinamento la donazione di beni futuri. Mentre, la presunzione della divisione a metà delle somme presenti al momento della costituzione del conto stesso può essere superata attraverso presunzioni semplici
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 16 gennaio 2014, n. 809 Svolgimento del processo 1. – A.A. propose appello avverso la sentenza del Tribunale di Monza, Sezione distaccata di Desio, che aveva dichiarato l’esclusiva proprietà di D.M. sui beni oggetto di sequestro di cui al provvedimento 3 luglio 2000, e in particolare delle somme...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 3 gennaio 2014, n. 54. Per vincere la presunzione legale di proprieta’ comune delle parti dell’edificio condominiale indicate nell’articolo 1117 cod. civ., non sono sufficienti il frazionamento-accatastamento, e la trascrizione, eseguiti a domanda del venditore costruttore, della parte dell’edificio in questione, trattandosi di atto unilaterale di per se’ inidoneo a sottrarre il bene alla comunione condominiale, dovendosi riconoscere tale effetto solo al contratto di compravendita, in cui la previa delimitazione unilaterale dell’oggetto del trasferimento sia stata recepita nel contenuto negoziale per concorde volonta’ dei contraenti.
Suprema Corte di Cassazione sezione II Sentenza 3 gennaio 2014, n. 54 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TRIOLA Roberto Michele – Presidente Dott. PICCIALLI Luigi – Consigliere Dott. MIGLIUCCI Emilio – Consigliere Dott. D’ASCOLA Pasquale – Consigliere Dott. SCALISI...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 gennaio 2014, n. 760. In materia di responsabilità da sinistri derivanti dalla circolazione stradale, la ricostruzione delle modalità del fatto generatore del danno, la valutazione della condotta dei singoli soggetti che vi sono coinvolti, l’accertamento e la graduazione della colpa, l’esistenza o l’esclusione del rapporto di causalità tra i comportamenti dei singoli soggetti e l’evento dannoso, integrano altrettanti giudizi di merito, come tali sottratti al sindacato di legittimità se il ragionamento posto a base delle conclusioni sia caratterizzato da completezza, correttezza e coerenza dal punto di vista logico-giuridico (sentenza 23 febbraio 2006, n. 4009, più volte confermata in seguito). Di recente, il principio è stato ribadito anche in riferimento alla valutazione della prova liberatoria da parte del conducente
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 16 gennaio 2014, n. 760 Svolgimento del processo 1. In data (OMISSIS) si verificava in (…) un incidente stradale che vedeva coinvolti il motociclo condotto da D.D.M. , assicurato con la società MEIE, e l’autovettura condotta da M.M. , assicurata con la società Savoia, poi divenuta Winterthur. A...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 15 gennaio 2014, n. 703. Il difetto di legittimazione processuale della persona fisica o giuridica, che agisca in giudizio in rappresentanza di un altro soggetto, può essere sanato, in qualunque stato e grado del giudizio, con efficacia retroattiva e con riferimento a tutti gli atti processuali già compiuti, per effetto della costituzione in giudizio del soggetto dotato della effettiva rappresentanza, il quale manifesti la volontà di ratificare la precedente condotta difensiva del falsus procurator. Tanto la ratifica, quanto la conseguente sanatoria devono ritenersi ammissibili anche in relazione ad eventuali vizi inficianti la procura originariamente conferita al difensore da soggetto non abilitato a rappresentare la parte in giudizio, trattandosi di atto soltanto inefficace e non anche invalido per vizi formali o sostanziali, attinenti a violazioni degli artt. 83 e 125 cod. proc. civ.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II SENTENZA 15 gennaio 2014, n. 703 Ritenuto in fatto Con atto di citazione notificato il 5 giugno 2001 D.V.C.P. , per sé e quale procuratrice del fratello D.V.F.O. , e D.V.M. convennero in giudizio innanzi al Tribunale di Trento, sez. distaccata di Cles, P.C. al fine di conseguire l’accertamento...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 gennaio 2014, n. 750. Richiesta di condanna al risarcimento dei danni per avere il medico curante cagionato, o contribuito a cagionare, il decesso di un minore in conseguenza di un errore diagnostico e terapeutico consistito nella sola somministrazione di farmaci antiemetici, senza procedere ad un esame obbiettivo del torace e dell’apparato respiratorio del piccolo paziente (affetto da carenza immunitaria anticorporale), nonostante questi avesse accusato dapprima astenia e cefalea accompagnata da alcune linee di febbre, poi alcuni episodi di vomito, per spirare, infine, a causa di una polmonite franca lombare. Per i giudici di prime cure, e confermato in Cassazione, la malattia era asintomatico, pertanto, nessuna responsabilità del medico
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 16 gennaio 2014, n. 750 I fatti Nell’aprile del 2004 S.G. e S.M., in proprio nella qualità di eredi del figlio L., convennero in giudizio, dinanzi al tribunale di Milano, il dott. R.G., suo medico curante all’epoca dei fatti, chiedendone la condanna al risarcimento dei danni per avere...
Corte di cassazione, sezione II, sentenza 15 gennaio 2014, n. 713. Ai sensi dell’art. 21 della legge n. 646/1982 (normativa antimafia), all’appaltatore di opera pubblica è vietato cedere in subappalto l’esecuzione delle opere o di una parte di esse, senza l’autorizzazione dell’autorità competente
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 15 gennaio 2014, n. 713 Svolgimento del processo 1 – La srl Archingeo, con atto notificato il 6 ottobre 1993, citò innanzi al Tribunale di Trani la spa Sepi chiedendone la condanna al pagamento di L. 120.395.493, oltre accessori e spese, esponendo: che essa attrice, società di ingegneria...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 10 gennaio 2014, n. 406. La deroga alla previsione dell’art. 718 cod. civ. – la cui applicazione è rimessa alla valutazione discrezionale del giudice, che, peraltro, deve adeguatamente motivarla – è riferibile esclusivamente alla ipotesi in cui singole unità immobiliari siano considerate indivisibili, non potendo trovare applicazione alle ipotesi in cui vi sia una pluralità di beni immobili, laddove è possibile procedere a un progetto che consenta l’assegnazione in natura a ciascun condividente di porzioni dei beni ereditari
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 10 gennaio 2014, n. 406 Svolgimento del processo 1. – D.F.L. , in nome e per conto della figlia minore G.A. , conveniva in giudizio davanti il tribunale di Bologna R.R. per sentire accertare la lesione della quota di legittima spettante alla G. con la condanna della convenuta...