Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 17 novembre 2015, n. 23504 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ODDO Massimo – Presidente Dott. NUZZO Laurenza – rel. Consigliere Dott. MIGLIUCCI Emilio – Consigliere Dott. MATERA Lina – Consigliere Dott. BIANCHINI...
Categoria: Diritto Civile e Procedura Civile
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 16 novembre 2015, n. 23409. In tema di separazione personale, la decisione che nega il diritto del coniuge al mantenimento o ne riduce la misura non comporta la ripetibilità delle maggiori somme corrisposte in forza di precedenti provvedimenti non definitivi, qualora, per la loro non elevata entità, tali somme siano state comunque destinate ad assicurare il mantenimento del coniuge fino all’eventuale esclusione del diritto stesso o al suo affievolimento in un obbligo di natura solo alimentare, e debba presumersi, proprio in virtù della modestia del loro importo, che le stesse siano state consumate per fini di sostentamento personale
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 16 novembre 2015, n. 23409 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RAGONESI Vittorio – Presidente Dott. CRISTIANO Magda – Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – rel. Consigliere Dott. ACIERNO Maria –...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 dicembre 2015, n. 24622. Il concetto di circolazione stradale di cui all’art. 2054 cod. civ. include anche la posizione di arresto del veicolo e ciò in relazione sia all’ingombro da esso determinato sugli spazi addetti alla circolazione, sia alle operazioni propedeutiche alla partenza o connesse alla fermata, sia, ancora, rispetto a tutte le operazioni che il veicolo è destinato a compiere e per il quale può circolare sulle strade. Ne consegue che per l’operatività della garanzia per R.C.A. è necessario che il veicolo, nel suo trovarsi sulla strada di uso pubblico o sull’area ad essa parificata, mantenga le caratteristiche che lo rendano tale in termini concettuali e, quindi, in relazione alle sue funzionalità non solo sotto il profilo logico ma anche delle eventuali previsioni normative, risultando invece indifferente l’uso che in concreto se ne faccia, sempreché esso rientri nelle caratteristiche del veicolo medesimo
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III SENTENZA 3 dicembre 2015, n. 24622 Motivi della decisione II primo motivo di ricorso. 1.1. Con l’unico motivo di ricorso la sostiene che la sentenza impugnata sarebbe affetta da una violazione di legge, ai sensi all’art. 360, n. 3, c.p.c.. Si assumono violati gli artt. 2054 c.c.; 1 e...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 16 novembre 2015, n. 23395. Posto che l’improcedibilità dell’appello per omessa produzione della copia completa della sentenza appellata deve ricollegarsi pur sempre ad un comportamento colpevole dell’appellante, qualora il giudice d’appello rilevi l’incompletezza di detta sentenza, se non sia in grado di decidere sull’impugnazione in base al complesso dei documenti disponibili, prima di dichiarare l’improcedibilità, deve assegnare un termine per provvedere al deposito di una copia completa della sentenza impugnata
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 16 novembre 2015, n. 23395 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI PALMA Salvatore – Presidente Dott. NAPPI Aniello – Consigliere Dott. RAGONESI Vittorio – Consigliere Dott. GIANCOLA Maria Cristina – rel. Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 27 novembre 2015, n. 24205. L’offerta dell’assicuratore per la responsabilità civile auto non ha portata cognitiva o ricognitiva di un fatto o di un rapporto preesistenti, quindi, non è una dichiarazione confessoria né di riconoscimento dell’importo del debito risarcitorio. A prescindere, infatti, dalla più limitata portata di riconoscimento del diritto del danneggiato quanto all’an debeatur – che potrebbe esserle attribuita ai fini interruttivi della prescrizione ex art. 2944 cod. civ. (qui non rilevanti) – la comunicazione di un’offerta “congrua” presuppone, un’attività valutativa dell’esistenza e dell’entità dei danni risarcibili che non può mai essere oggetto né di confessione né di riconoscimento di debito
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 27 novembre 2015, n. 24205 Svolgimento del processo 1.- Con sentenza del 21 ottobre 2011 la Corte d’Appello di Firenze ha rigettato l’appello proposto da B.E.G. nei confronti di M.P. e Fondiaria SAI S.P.A. avverso la sentenza del Tribunale di Pisa depositata il 20 luglio 2010. Con questa...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 27 novembre 2015, n. 24210. Atteso il carattere unitario della liquidazione del danno non patrimoniale ex art. 2059 c.c.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 27 novembre 2015, n. 24210 Svolgimento del processo Con sentenza del 5/10/2011 la Corte d’Appello di Venezia, in accoglimento del gravame interposto dal sig. C.J. e in conseguente riforma della pronunzia Trib. Treviso n. 1529/06, ha parzialmente accolto la domanda proposta nei confronti del sig. M.Z. e della...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 27 novembre 2015, n. 24220 . In tema di responsabilità medica, il sanitario che formuli una diagnosi di normalità morfologica del feto anche sulla base di esami strumentali che non ne hanno consentito, senza sua colpa, la visualizzazione nella sua interezza, ha l’obbligo di informare la paziente della possibilità di ricorrere ad un centro di più elevato livello di specializzazione, in vista dell’esercizio del diritto della gestante di interrompere la gravidanza, ricorrendone i presupposti. In caso di omessa informazione, il medico è responsabile per la lesione del diritto all’autodeterminazione della paziente, a prescindere dalla prova che quest’ultima avrebbe rifiutato di sottoporsi agli esami diagnostici se adeguatamente informata
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 27 novembre 2015, n. 24220 Svolgimento del processo 1.- I coniugi S.L. e C.M. citavano in giudizio dinanzi al Tribunale di Mantova il dottor P.M. , ginecologo, per sentirlo condannare al risarcimento dei danni, che assumevano essere loro derivati per la mancata informazione circa le indagini prenatali da...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 2 dicembre 2015, n. 24521. Quando l’attore, quale erede legittimo e legittimario, ha proposto domanda di riduzione di atti di donazione lesivi della quota di riserva a lui spettante ai sensi degli artt. 536 ss. c.c., legittimamente il giudice di merito, a seguito della interpretazione della domanda giudiziale, può ritenere che tale domanda si estenda anche alla riduzione delle disposizioni contenute nel testamento del de cuius che sia stato prodotto in corso di causa e di cui l’attore legittimario non conosceva l’esistenza, quanto dal tenere della sua pretesa risulti che l’attore intenda comunque conseguire la quota di legittima spettantegli ex lege
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II SENTENZA 2 dicembre 2015, n. 24521 Ritenuto in fatto B.L., B.G., B.M. e B.R. convennero in giudizio, dinanzi al Tribunale di Alessandria, il fratello B.A. , con la di lui moglie F.G. e con i figli B.N.F. e B.D.L., unitamente alle rispettive mogli G.M. ed Gr.An.. Esposero che il...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 11 novembre 2015, n. 23049. Alla mancata riassunzione della causa innanzi al giudice di rinvio ad opera dell’ente impositore o del contribuente consegue l’estinzione del processo tributario, determinandosi in tal modo la definitività dell’avviso di accertamento che ne costituiva l’oggetto
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 11 novembre 2015, n. 23049 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI AMATO Sergio – Presidente Dott. GRECO Antonio – Consigliere Dott. LOCATELLI Giuseppe – rel. Consigliere Dott. FEDERICO Guido – Consigliere Dott. IOFRIDA...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 11 novembre 2015, n. 22989. In ossequio al principio di libertà di forme, il mandato senza rappresentanza per l’acquisto di beni immobili non necessita della forma scritta, che occorre soltanto per gli atti, come la procura, che costituiscono presupposto per la realizzazione dell’effetto reale del trasferimento di proprietà
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 11 novembre 2015, n. 22989 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETTI Giovanni B. – Presidente Dott. SPIRITO Angelo – rel. Consigliere Dott. AMBROSIO Annamaria – Consigliere Dott. ARMANO Uliana – Consigliere Dott....