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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 27 febbraio 2014, n. 4745. E' configurabile, accanto alla mediazione ordinaria, una mediazione negoziale cosiddetta atipica, fondata su di un contratto a prestazioni corrispettive, con riguardo anche ad una soltanto delle parti interessate (cosiddetta mediazione unilaterale), ipotesi ricorrente nel caso in cui una parte, volendo concludere un affare, incarichi altri di svolgere un'attivita' intesa alla ricerca di una persona interessata alla conclusione del medesimo affare a determinate, prestabilite conclusioni; essa rientra nell'ambito di applicabilita' della disposizione prevista dalla Legge n. 39 del 1989, articolo 2 comma 4, che, per l'appunto, disciplina anche ipotesi atipiche di mediazione, stante la rilevanza, nella atipicita', che assume il connotato della mediazione alla quale si accompagna l'attivita' ulteriore in vista della conclusione dell'affare

Suprema Corte di Cassazione sezione II Sentenza 27 febbraio 2014, n. 4745 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ODDO Massimo – Presidente Dott. MAZZACANE Vincenzo – rel. Consigliere Dott. MIGLIUCCI Emilio – Consigliere Dott. MATERA Lina – Consigliere Dott. D’ASCOLA...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 3 marzo 2014, n. 4934. Nell'interpretazione dei contratti di compravendita immobiliare, ai fini della determinazione della comune intenzione delle parti circa l'estensione dell'immobile compravenduto, i dati catastali, emergenti dal tipo di frazionamento approvato dai contraenti ed allegato all'atto notarile trascritto, e l'indicazione dei confini risultante dal rogito assurgono al rango di risultanze di pari valore. Le piante planimetriche allegate ai contratti aventi ad oggetto immobili fanno parte integrante della dichiarazione di volontà, quando ad esse i contraenti si siano riferiti nel descrivere il bene, e costituiscono mezzo fondamentale per l'interpretazione del negozio, salvo, poi, al giudice di merito, in caso di non coincidenza tra la descrizione dell'immobile fatta in contratto e la sua rappresentazione grafica contenuta nelle dette planimetrie, il compito di risolvere la "quaestio voluntatis" della maggiore o minore corrispondenza di tali documenti all'intento negoziale ricavato dall'esame complessivo del contratto.

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 3 marzo 2014, n. 4934 Svolgimento del processo Con atto di citazione notificato in data 17 dicembre 2003, la sig.ra P.I. , nella qualità di proprietaria in (omissis) di un fabbricato con antistante marciapiede, conveniva in giudizio, dinanzi al Tribunale di Pinerolo, i sigg. V.P.A. e Pe.Ma. ,...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 marzo 2014, n. 5030. In tema di responsabilità per le cose portate in albergo, il cliente non ha l'obbligo di affidare gli oggetti di valore di sua proprietà in custodia all'albergatore, mancando una specifica previsione normativa in tale senso; tuttavia, se non si avvalga di tale facoltà, corre il rischio di non poter ottenere, in caso di sottrazione, l'integrale risarcimento del danno, come disposto dall'art. 1783 c.c., a meno che non provi la colpa dell'albergatore o degli altri soggetti a lui legati da rapporto di parentela o collaborazione, ai sensi dell'art. 1785 bis c.c. In assenza di tale riscontro probatorio, la determinazione del "quantum" entro il limite massimo stabilito nell'ultimo comma dell'art. 1783 c.c. rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il quale é libero di determinare la somma da liquidare secondo il suo prudente apprezzamento. La responsabilità dell'albergatore per le cose dei clienti sorge per il solo fatto della introduzione, da parte del cliente, delle cose nell'albergo, indipendentemente da qualsiasi consegna, poiché essa inerisce direttamente al contenuto del contratto alberghiero, dovendo essere riferita all'obbligo accessorio dell'albergatore di garantire alla clientela, contro eventuali perdite, danni e furti, la sicurezza delle cose portate in albergo. Per cui spetta a lui offrire la prova liberatoria

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 4 marzo 2014, n. 5030 Svolgimento del processo 1. – Con sentenza in data 14 maggio 2003 il Tribunale di Lucca respinse la domanda proposta da S.B., che aveva chiesto la condanna di SEAR Hotel Augustus di M.N. & C. S.a.s. e di Minerva Assicurazioni S.p.A. (poi Zurigo...

In tema di assicurazione, alla norma generale dettata, in tema di prescrizione, dall'art. 2935 c.c. (secondo la quale la prescrizione stessa comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere), viene apportata deroga dalla norma di cui all'art. 2952, quarto comma, c.c.
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In tema di assicurazione, alla norma generale dettata, in tema di prescrizione, dall'art. 2935 c.c. (secondo la quale la prescrizione stessa comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere), viene apportata deroga dalla norma di cui all'art. 2952, quarto comma, c.c.

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 febbraio 2014, n. 4548. In tema di assicurazione, alla norma generale dettata, in tema di prescrizione, dall’art. 2935 c.c. (secondo la quale la prescrizione stessa comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere), viene apportata deroga dalla norma di cui all’art. 2952, quarto...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 27 febbraio 2014, n. 4750. Nel contratto a favore di terzo, obbligato al pagamento dell'attività svolta è il committente e non il beneficiario

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 27 febbraio 2014, n. 4750 Ritenuto in fatto 1. – È impugnata la sentenza della Corte d’appello di Roma, depositata il 1° aprile 2008, che ha riformato la sentenza del Tribunale di Roma con cui è stata accolta l’opposizione, proposta da S.S., avverso il decreto ingiuntivo che le...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 25 febbraio 2014, n. 4443. L’indennità di cui all’art. 34 L. cit. spetta ai conduttori la cui attività sia rivolta astrattamente ad una generalità indiscriminata di persone, a nulla rilevando che di fatto a quell’attività sia interessata solo una cerchia limitata e specifica di soggetti, come nel caso di realizzazione di manifesti destinati alla pubblicità

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza  25 febbraio 2014, n. 4443 Svolgimento del processo 1. Nel 1980 il sig. M.M. nella veste di locatore, e la società “Selegrafica 80 s.r.l.” (d’ora innanzi, per brevità, “Selegrafica”) stipularono un contratto di locazione avente ad oggetto l’immobile sito in (omissis) , che la conduttrice avrebbe destinato a...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 20 febbraio 2014, n. 4064. Il conduttore ha diritto al rimborso delle spese per le riparazioni eccedenti la normale manutenzione se, avendo il carattere dell’urgenza, il conduttore ha avvisato il locatore e nell’inerzia di questi, ha provveduto direttamente ai lavori

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza  20 febbraio 2014, n. 4064 Svolgimento del processo Con citazione del 18 settembre 2001 l’impresa Albergo – Ristorante al Castello, in (…), di D.C.C. , conduttrice dei locali a piano terra di T.R. , premesso che nel 1994 era crollato il soffitto a causa delle condizioni di fatiscenza...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 20 febbraio 2014, n. 4065. Nelle operazioni di leasing tra il contratto di vendita e quello di locazione finanziaria esiste un collegamento funzionale, per effetto del quale si produce una diffusione delle cause di nullità, annullamento, risoluzione, dall’uno all’altro dei due contratti collegati

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 20 febbraio 2014, n. 4065 Svolgimento del processo 1. Nel 2000 la società Mercantile Leasing s.p.a. (che successivamente mutò ragione sociale in Banca Italease s.p.a.) convenne dinanzi al Tribunale di Firenze la società Komatex s.r.l., esponendo: (-) di avere acquistato dalla convenuta una “macchina fresatrice a banco fisso”,...